Vincenzo Cacace aveva finito di scontare la propria pena tra le mura di casa. E’ stato il primo testimone delle violenze all’interno del penitenziario di S. Maria Capua Avetere
È venuto a mancare Vincenzo Cacace, uno degli ex detenuti del carcere di S. Maria Capua Avetere vittima del pestaggio delle guardie. L’uomo, ormai in libertà, era una dei testimoni principali di quanto accaduto nel bloody aprile del 2020. Vincenzo ha raccontato di essere stato picchiato all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere, durante quella che il Gip Sergio Enea ha definito “un’orribile mattanza”.Cacace ha scontato la fine pena in casa, nella quale oggi si è spento. A dare notizia della sua morte è stato il Garante dei detenuti metropolitano di Napoli Pietro Ioia. Secondo quanto riferito da Ioia, Enzo sarebbe deceduto a causa di un ictus.
L’ex detenuto del carcere sammaritano si è rivelato il protagonista dell’inizio di un lungo processo. Il tutto descritto faccia a faccia, a volto scoperto per la prima volta presso le telecamere dei media come Fanpage. L’uomo, veniva picchiato assieme ad altri detenuti così come dimostrano i video divulgati in rete del 6 aprile 2020. Si tratta di una vergognosa pagina delle nostre istituzioni ancora aperta. Al presente è già iniziato il processo in cui sono imputate 108 persone, tra agenti della Polizia penitenziaria e funzionari del DAP, per le violenze subite dai detenuti. Purtoppo si tratta solo della punta dell’iceberg, una vicenda che impone una riflessione sull’intero sistema carcerario del nostro paese. Un sistema logorante ed inefficace ed incapace di scegliere i suoi vassalli.