Addio allo scrittore napoletano Raffaele La Capria, autore di “Ferito a Morte” e vincitore del Premio Strega 1961
Morto stamane Raffaele La Capria, autore influente del secondo novecento e ritrattista della napoletanità. Lo si ricorda per il capolavoro Ferito a Morte, vincitore del premio Strega nel 1961. Il prossimo 3 ottobre avrebbe compiuto 100. Nato a Napoli nel 1922, La Capria ha seguito carriere da giornalista, collaboratore di numerose riviste e quotidiani quali “Il Mondo”, “Tempo presente” e il “Corriere della Sera”. Dal 1990 era condirettore della rivista letteraria “Nuovi Argomenti”.
La Capria ha vissuto la propria esperienza in in numerosi paesi come Francia, Inghilterra e Stati Uniti, per poi stabilirsi definitivamente a Roma. Il suo ricordo padrone rimane però quello della città d’origine, descritta da autore in Ferito e Morte. A seguito del ritratto decennale dei vizi e virtù della sua Napoli, l’autore ha vinto numerosi premi alla carriera quali il Premio Campiello (2001), il Premio Chiara (2002), il Premio Alabarda d’oro (2011) e il Premio Brancati (2012).
“Uno scrittore per il semplice fatto di essere nato a Napoli viene definito ‘scrittore napoletano’. E l’’aggettivo napoletano gli viene imposto come un marchio di fabbrica, tutto quello che scrive è made in Naples. Io però dico – senza voler nulla rinnegare della mia identità – che i miei libri, anche quando parlano di Napoli, parlano prima di se stessi, cioè di come sono scritti, e poi di Napoli”