Il governo continua a lavorare contro il caro bollette: ha messo in campo oltre 3 miliardi per fermarne la corsa. L’ultima tappa è l’approvazione “in via definitiva” in consiglio dei Ministri del decreto legge che introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale. Il provvedimento aveva già ricevuto il disco verde dal Cdm la scorsa settimana. È tornato sul tavolo di palazzo Chigi per alcune modifiche: una approvazione che, stando di il premier Mario Draghi, ha scongiurato “un disastro”, con “rincari fino al 35%-40% senza questo intervento”.
Per evitarlo, è prevista la proroga anche per il prossimo trimestre dell’azzeramento degli oneri generali di sistema per famiglie negozi e piccole imprese, l’abbattimento dell’Iva e il rafforzamento del bonus sociale. Tema caldo è quello degli stoccaggi. L’obiettivo del governo è, ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, è “andare al 90% del riempimento degli stoccaggi. Oggi siamo al 57%”, ha aggiunto, ma “l’andamento di riempimento negli ultimi giorni è in crescita”. Il decreto, ha riferito Garofoli, prevede che “ci sia un concorso anche pubblico a questa operazione di importazione finalizzata agli stoccaggi. Si coinvolge Gse in questa operazione che quindi affiancherà operatori economici di mercato, e anche Snam. In questa prospettiva, il decreto legge stanzia un finanziamento, un prestito significativo di 4 miliardi perché Gse possa concorrere con altri operatori a finalizzare questo obiettivo di sicurezza energetica nazionale“.
Per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico per il terzo trimestre 2022: sono annullate le aliquote relative agli oneri generali di sistema per le utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione, oltre che per le utenze con potenza disponibile superiore a 16,5 kW. Si tratta, in particolare, delle piccole utenze come per esempio negozi, piccole e medie imprese, attività artigianali, commerciali o professionali, capannoni e magazzini), o per usi di illuminazione pubblica o di ricariche pubbliche di veicoli elettrici. Sono inoltre assoggettate all’Iva al 5% le somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali e sono mantenute al livello del secondo trimestre le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il gas naturale. È prevista una ulteriore riduzione degli oneri di sistema per il settore del gas con particolare riferimento agli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi all’anno.
È stabilito un contributo al contenimento dei prezzi del gas (e dunque del caro bollette) da parte dei soggetti titolari di contratti pluriennali di importazione di gas naturale. A loro si chiede – per ciascun mese tra ottobre 2022 e il dicembre 2022 e per ciascun contratto – di versare alla Csea il 10% di quanto prodotto tra la differenza, se in positivo, tra il costo medio efficiente del mercato fissato da Arera e il prezzo medio di importazione risultante dal medesimo contratto, al netto dei quantitativi destinati all’iniezione in stoccaggio Il decreto stabilisce poi che il bonus sociale per l’energia elettrica, in pratica le agevolazioni tariffarie per la fornitura di energia elettrica in favore dei clienti domestici economicamente svantaggiati e ai clienti domestici in gravi condizioni di salute, sia riconosciuto anche per il primo trimestre 2022.
Dunque, i bonus annuali riconosciuti agli aventi diritto decorrono dal 1 gennaio 2022. Le soglie di reddito per accedere ai bonus sono 8 mila euro per il primo trimestre 2022, 12 mila per il secondo e terzo trimestre 2022 previa la presentazione di richiesta Isee.
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