Abbiamo esaurito le riserve di acqua dolce.
È passato esattamente un mese esatto dalla Giornata mondiale dell’Ambiente, istituita il 3 giugno 1972 dalle Nazioni Unite con lo slogan “Only one Earth”, una sola Terra. Lo scopo dell’istituzione di tale giornata è quello di sensibilizzare e rendere consapevoli sull’importanza di preservare gli ecosistemi e la loro biodiversità e sulla necessità di trovare un equilibrio con la natura.
Ci sono dei limiti che l’umanità ha superato e dai quali sembra impossibile far ritorno. Le attività umane, le mode e le comodità della modernità stanno letteralmente sciupando l’unica casa che abbiamo a disposizione. Secondo uno studio condotto da un gruppo di scienziati svedesi dello Stockholm Resilience Center, il ciclo naturale della più importante risorsa per la vita sulla Terra è stato perturbato così tanto da aver oltrepassato il massimo sopportabile.
Le soglie che l’umanità sta oltrepassando con danni irreversibili sono dette “limiti planetari”, ovvero quei livelli che l’uomo non dovrebbe superare per evitare che la Terra collassi. L’autoregolazione del pianeta avviene attraverso 9 processi ambientali, per la cui salvaguardia sono stati posti dei limiti. Eccoli di seguito:
- Cambiamenti climatici
- Perdita della biodiversità
- Modifiche ai cicli dell’azoto e del fosforo
- Sfruttamento del suolo
- Inquinamento chimico
- Disponibilità di acqua dolce
- Acidificazione degli oceani
- Distruzione dello strato di ozono
- Concentrazione di aerosol atmosferici
I primi 6 punti di questa lista sono stati abbondantemente e tristemente superati, di cui l’ultimo quello dell’acqua dolce.
(Fonte Lifegate)
Uno studio svedese ha scoperto che le valutazioni sul ciclo dell’acqua dolce si sono sempre concentrate sull’acqua blu, ossia quella di fiumi, laghi e falde acquifere. I ricercatori svedesi, invece, hanno considerato anche l’acqua verde, quella proveniente dalle precipitazioni, dal terreno e dall’evaporazione e assorbita dalle specie vegetali. L’acqua verde regola l’umidità dei suoli che assicura la resilienza della biosfera, la capacità di trattenere la CO2 e la circolazione atmosferica.
E intanto, le foreste continuano a perdere umidità a causa dell’aumento delle temperature e della deforestazione ed il suolo diviene sempre più secco.
(Fonte Lifegate)