venerdì, Novembre 22, 2024
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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sciolto le Camere: elezioni il 25 settembre

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sciolto le Camere, ponendo dunque fine alla XVIII Legislatura.

Il governo resterà ora in carica fino all’insediamento del nuovo Parlamento seguentemente alle prossime elezioni, per il solo cosiddetto “disbrigo degli affari correnti”, ovvero l’ordinaria amministrazione.

Mattarella aveva ricevuto dapprima la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e successivamente il Presidente della Camera Roberto Fico che avevano firmato il decreto di scioglimento delle camere, poi controfirmato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberta Casellati

Il Quirinale ha emesso un breve comunicato:

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver sentito i Presidenti dei due rami del Parlamento, ai sensi dell’articolo 88 della Costituzione, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Il decreto di scioglimento sarà consegnato ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti.

Il Presidente della Repubblica ha poi parlato brevemente della decisione di sciogliere le Camere dalla sala stampa del Quirinale. Di seguito il testo completo del discorso del Presidente della Repubblica:

Come è stato ufficialmente comunicato, ho firmato il decreto di scioglimento delle Camere affinché vengano indette nuove elezioni entro il termine di settanta giorni indicato dalla Costituzione.

Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l’ultima scelta da compiere, particolarmente se, come in questo periodo, davanti alle Camere vi sono molti importanti adempimenti da portare a compimento nell’interesse del nostro Paese. Ma la situazione politica che si è determinata ha condotto a questa decisione.

La discussione, il voto e le modalità con cui questo voto è stato espresso ieri al Senato hanno reso evidente il venir meno del sostegno parlamentare al Governo e l’assenza di prospettive per dar vita a una nuova maggioranza. Questa condizione ha reso inevitabile lo scioglimento anticipato delle Camere.

Il Governo ha presentato le dimissioni. Nel prenderne atto ho ringraziato il Presidente del Consiglio Mario Draghi e i Ministri per l’impegno profuso in questi diciotto mesi.

È noto che il Governo, con lo scioglimento delle Camere e la convocazione di nuove elezioni, incontra limitazioni nella sua attività. Dispone comunque di strumenti per intervenire sulle esigenze presenti e su quelle che si presenteranno nei mesi che intercorrono tra la decisione di oggi e l’insediamento del nuovo Governo che sarà determinato dal voto degli elettori.

Ho il dovere di sottolineare che il periodo che attraversiamo non consente pause negli interventi indispensabili per contrastare gli effetti della crisi economica e sociale e, in particolare, dell’aumento dell’inflazione che, causata soprattutto dal costo dell’energia e dei prodotti alimentari, comporta pesanti conseguenze per le famiglie e per le imprese.

Interventi indispensabili, dunque, per fare fronte alle difficoltà economiche e alle loro ricadute sociali, soprattutto per quanto riguarda i nostri concittadini in condizioni più deboli. Indispensabili per contenere gli effetti della guerra della Russia contro l’Ucraina sul piano della sicurezza dell’Europa e del nostro Paese. Indispensabili per la sempre più necessaria collaborazione a livello europeo e internazionale.

A queste esigenze si affianca – con importanza decisiva – quella della attuazione nei tempi concordati del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, cui sono condizionati i necessari e consistenti fondi europei di sostegno.

Né può essere ignorato il dovere di proseguire nell’azione di contrasto alla pandemia, che si manifesta tuttora pericolosamente diffusa.

Per queste ragioni mi auguro che – pur nell’intensa, e a volte acuta, dialettica della campagna elettorale – vi sia, da parte di tutti, un contributo costruttivo, riguardo agli aspetti che ho indicato; nell’interesse superiore dell’Italia.

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico

Mattarella ha dunque sottolineato come l’attuale governo dimissionario avrà comunque facoltà di intervenire sulle questioni più urgenti e che attualmente pongono il nostro paese in una situazione di particolare difficoltà, con la possibilità che non vengano approvate le necessarie riforme per ottenere i fondi del Recovery Fund, destinati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il PNRR.

Non è comunque chiaro quali siano i confini dei poteri del governo attualmente in carica, ma sicuramente maggiori dettagli emergeranno nei prossimi giorni.

Le prossime elezioni dovranno tenersi entro 70 giorni da oggi. La data sarà quella del 25 settembre, inizialmente esclusa in quanto in concomitanza con il capodanno ebraico, il Rosh Hashanah. L’intesa firmata nel 1987 tra Stato e comunità ebraica riconosce ai cittadini ebrei il diritto di non essere obbligati a votare di sabato o durante le festività ebraiche. Tuttavia, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha fatto sapere che non ci sarebbero stati problemi in caso di scelta di voto previsto per domenica 25 settembre.

Il prossimo Parlamento sarà composto da soli 400 senatori e 200 deputati per effetto della riforma costituzionale del 2020 che ne ha ridotto il numero dai precedenti, rispettivamente, 630 e 315. Per i partiti sarà dunque particolarmente complessa la scelta dei candidati per le liste nei collegi uninominali e plurinominali. Oltretutto, il fatto che la caduta del governo sia avvenuta in maniera così inaspettata e che i giorni di campagna elettorale siano in concomitanza con la stagione estiva pone ulteriori problemi. Il deposito dei simboli, con l’ufficialità delle eventuali coalizioni, dovrà arrivare entro i giorni compresi tra il 12 e il 14 agosto, mentre le candidature dovranno essere formalizzate tra il 21 e il 22 agosto.

 

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