Sono ufficialmente partite in Spagna le vaccinazioni contro il vaiolo delle scimmie, giacché il paese è tra i più colpiti con quasi 4.000 persone conteggiate fino a oggi. I nostri cugini iberici hanno dunque seguito i consigli dell’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che aveva definito quella del vaiolo delle scimmie ‘un’emergenza a livello internazionale’ da non sottovalutare con almeno 70 paesi del mondo che stanno attualmente avendo a che fare con l’infezione. Tra i consigli, oltre i vaccini per i soggetti più deboli, altresì «limitare i partner sessuali e le interazioni».
La situazione nel nostro paese non è ancora così allarmante e nonostante l’Italia abbia acquistato delle dosi da somministrare in via preventiva, il Ministro della Salute ritiene che non siamo ancora arrivati a un punto di non ritorno. Contrariamente alle aspettative, infatti, sul suolo nazionale si contano al momento solo 400 casi registrati, un numero che naturalmente spinge a monitorare l’andamento dei contagi ma che, allo stesso tempo, permette di affermare che tutto è sotto controllo. Nessuna campagna vaccinale in vista a suon di Imvanex, dunque. Almeno per il momento.
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