Caivano – Giovedì è stato presentato all’attenzione della Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli Nord, un esposto per chiedere l’immediato sgombero del campo rom di via Cinquevie tra Caivano e Afragola.
L’esposto è stato presentato da alcune liste civiche: Caivano per Tutti, Caivano Conta, Caivano Oltre e La Svolta.
Crediamo che per risolvere un problema, il primo passo da fare è avere il coraggio di chiamarlo per nome e di denunciarlo, per poi vederlo condannare. La popolazione residente nel campo nomadi di Via Cinquevie in Caivano, che si compone in larga parte anche di minori, anziani ed invalidi, è dedita, come noto, alla raccolta e allo smaltimento illecito mediante la combustione di rifiuti speciali e pericolosi. Tale prassi, eseguita a ridosso del Campo, è finalizzata, principalmente, all’estrazione e successiva rivendita delle materie prime provenienti dai materiali dati alle fiamme. La condotta descritta, costante negli anni, pare essere la prevalente, se non l’unica, fonte di reddito di tali popolazioni nomadi presenti nel campo di Via Cinquevie. Questo il pensiero delle civiche che hanno consegnato l’esposto in Procura.
Il problema generato da questo campo rom è innegabile. Soprattutto in primavera e in estate, ma se condizioni meteorologiche lo permettono anche in inverno, vengono smaltiti e inceneriti quantità enormi di rifiuti ingombranti e pericolosi. Quando le cataste di materiali diventano delle vere e proprie montagne accatastante sui muri perimetrali del campo, nel giro di poche ore, vengono appiccati dei mega roghi tossici. I fumi carichi di veleno ricadono sul circondario in base alla direzione dei venti colpendo non solo la cittadini caivanese, ma anche Afragola, Acerra o Casalnuovo in prima battuta e l’intera area nord di riflesso.
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