venerdì, Novembre 22, 2024
HomeCronacaElsa, migliorate le condizioni della bambina fantasma presso "La casa di Matteo"

Elsa, migliorate le condizioni della bambina fantasma presso “La casa di Matteo”

“Elsa, la bimba con gambe e braccia spezzate e fratture mai curate, ora sta migliorando”. L’assessore Luca Trapanese conferma le condizioni della bambina, pronti i percorsi di riabilitazione

di Nicolaos Nicolau

“Elsa, la bimba con gambe e braccia spezzate e fratture mai curate, ora sta migliorando, accolta tra le carezze amorevoli dagli operatori della Casa di Matteo, si è inserita ed è serena. Gli assistenti sociali l’hanno salvata. Ma per 9 anni nessuno ha denunciato la sua situazione: familiari, conoscenti, vicini. È il sistema che non funziona e va profondamente cambiato”. Queste le parole di Luca Trapanese, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli e fondatore di “La Casa di Matteo”. Quest’ultima è l’associazione che si sta occupando della piccola Elsa e di tanti altri bambini con disabilità e malattie gravi.

Tratto il nome dalla favola di Frozen, Elsa ha ricominciato a sorridere grazie all’aiuto di numerosi volontari. Attualmente la struttura ospitante,  si sta occupando della bambina salvata e di altri 5 bambini in condizioni gravi. Nell’associazione collaborano operatori sanitari ed educatori pronti a ridare ad Elsa e ad i suoi compagni un nuovo futuro. Restano sconcertanti i dettagli riguardanti la sopravvivenza della bambina nell’ hinterland napoletano. “Ancora oggi non si può stendere a causa dei problemi con la spina dorsale”– spiega il Presidente della “Casa di Matteo” Marco Caramanna.

La casa di Matteo e la mancanza delle istituzioni

“La Casa di Matteo è una missione, si investe tutto per i bambini. Non c’è guadagno. Ci sono due sedi: una al Vomero, in via Pigna, l’altra a Bacoli. Ha un equipe sanitaria, fatta da infermieri, e una socio-educativa, fatta da educatori, i quali fanno musico-terapia, sensibilizzazione, affiancamento e coinvolgono i bambini in una serie di attività, nei limiti delle loro possibilità. I vantaggi per i bambini sono notevoli, perché sono stimolati e coccolati, cosa che, per forza di cose, non potrebbero avere in un ospedale, dove mancano gli educatori” – spiega Luca Trapanese.

Secondo l’ assessore, Elsa ha cambiato completamente volto e sta bene. Riceve tutte le cure e le attenzione che la società non ha saputo offrirle. Come spiega Trapanese, ormai tra vicini di casa non ci si conosce e per questo motivo Elsa non è stata mai salvata. Sono mancate le segnalazioni di maltrattamenti e abusi, in quanto le istituzioni erano troppo lontane. Non c’erano nemmeno i vicini, il medico di base o le maestre di scuola. La bambina è vissuta in 4 anni di black out sociale, come molti altri bambini fantasma residenti nei comuni più dimenticati. Dove gli operatori sociali sono troppo pochi e gli enti non parlano tra loro. Di chi è la colpa ?

 

 

Nicolaos Nicolau
Nicolaos Nicolauhttps://www.instagram.com/nicogreek_69/
Studente universitario presso il DISP dell'Università Federico II di Napoli
RELATED ARTICLES

Most Popular

Recent Comments

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker rilevato!!!

Abbiamo rilevato che stai utilizzando estensioni per bloccare gli annunci. Sostienici disabilitando il blocco degli annunci.

Powered By
Best Wordpress Adblock Detecting Plugin | CHP Adblock
error: IL CONTENUTO È PROTETTO