Più soldi allo sport e meno alla sanità: polemica su Mastrangelo

Sabato mattina l’ex pallavolista Luigi Mastrangelo, attualmente a capo del dipartimento Sport della Lega, il partito del segretario Matteo Salvini, ha auspicato durante un’intervista a The Breakfast Club, in onda su Radio Capital, che il prossimo governo tolga «un qualcosina alla sanità» per aumentare i finanziamenti pubblici allo sport.

Mastrangelo è stato uno dei simboli della pallavolo italiana, e da qualche anno si è avvicinato alla politica dopo un incontro con Matteo Salvini. «Una sera ero a un suo comizio, ero lì perché stimo la persona e il politico, credo sia tra i politici l’unico che vuole veramente il bene degli italiani, è una persona pura e vicina alla gente. Ci siamo conosciuti, c’è stata subito una stima reciproca», ha raccontato l’ex pallavolista in una recente intervista. Luigi Mastrangelo è candidato alle prossime elezioni politiche del 25 settembre con la Lega, come terzo in lista nel collegio plurinominale alla Camera Puglia – 03, che comprende la zona definita dai due collegi uninominali Puglia – 06 e Puglia – 08, dunque dalla provincia di Taranto e da 15 comuni dell’entroterra della città metropolitana di Bari.

Secondo Mastrangelo nello sport «viene stanziato sempre molto poco e nella sanità tantissimo». Durante la trasmissione, l’ex pallavolista ha argomentato la sua proposta, sostenendo che non sia necessario prendere medicine «se possiamo star bene semplicemente facendo attività fisica», e aggiungendo che «lo sport è salute, poi però ci dedichiamo poco tempo. Deve diventare un elemento essenziale della nostra quotidianità, dovremmo essere bravi a ritagliarci un’oretta al giorno da dedicare al movimento».

Le dichiarazioni di Mastrangelo hanno generato sconcerto e più di una polemica, soprattutto per la controversa proposta di tagliare i fondi alla sanità pubblica durante una pandemia.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha commentato la proposta dell’ex pallavolista su Twitter. «Incredibile assistere a proposte di riduzione delle risorse per la Sanità. Negli ultimi tre anni abbiamo finalmente ricominciato ad investire aumentando il fondo sanitario di 10 miliardi e stanziandone 20 con il Pnrr. Sarebbe folle tornare indietro. Non lo permetteremo», ha scritto Speranza, che è candidato per la Camera dei deputati nel collegio plurinominale Campania 1 – 01 come capolista della lista del Partito Democratico in quota Articolo Uno, partito di cui è segretario.

Mastrangelo ha tentato di difendersi dalle accuse mosse nei suoi confronti e dalle polemiche che le sue dichiarazioni hanno generato, parlando in maniera piuttosto generica di travisamento delle sue parole. L’ex pallavolista e attuale candidato della Lega, ha detto che «un adeguato e calibrato investimento nello sport oggi, produce anche un risparmio in sanità domani», e che le sue parole sono state strumentalizzate «dalla sinistra».

L’Italia spende in media meno dei paesi dell’Unione Europea sia in ambito sanitario che nello sport. Secondo Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, nel 2019 la spesa pubblica relativa all’ambito sanitario in Italia in rapporto al prodotto interno lordo era dell’8.7%, al di sotto della media europea del 9.9%. La spesa media per abitante era di 2.599 euro a fronte di 3.102 euro di spesa media dei paesi facenti parte dell’Unione Europea. Nonostante durante il periodo pandemico si sia verificato un ovvio aumento della spesa relativa all’ambito sanitario, quella italiana è rimasta comunque al di sotto della media europea.

Per quanto riguarda lo sport i dati riguardanti il nostro paese sono ancora più impietosi. L’Italia nel 2020 ha speso meno dello 0.5% del suo prodotto interno lordo in progetti legati allo sport o ad attività ricreative, in calo rispetto al periodo precedente alla pandemia e nettamente al di sotto della spesa media dei paesi dell’Unione Europea.

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