Aversa – La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto il rinvio a giudizio per 65 persone, quasi tutti beneficiari delle pensioni di invalidità gonfiate.
Al centro di questa inchiesta c’è Salvatore Ambrosio, che ricopriva anche il ruolo prestigioso di presidente della commissione Inps a Caserta.
Nel corso di un dialogo intercettato con un amico il medico evidenziò che nei ristoranti non badava a spese arrivando a dare anche 50 euro di mancia ai camerieri. Nel corso delle indagini la Guardia di Finanza di Aversa ha scoperto un vero e proprio tariffario con tangenti da 5mila euro per ottenere il doppio del punteggio e ottenere l’agognata invalidità.
L’inchiesta si muove su due filoni: uno a Napoli Nord e l’altro a Santa Maria Capua Vetere che riguarda soprattutto i beneficiari, portato avanti dal pm Sergio Occhionero. È stato proprio il sostituto procuratore a firmare l’avviso di conclusione indagine che ha notificato a 65 persone la richiesta di rinvio a giudizio. Sono accusati a vario titolo di corruzione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso. L’Inps ha collaborato proficuamente con fiamme gialle e Procura che ha condotto alla scoperta di un sistema fraudolento che aveva consentito a circa ottanta persone di ottenere falsi riconoscimenti di invalidità. L’istituto ha inviato dalla Direzione generale di un’apposita Commissione medico-legale che ha permesso di revisionare riconoscimenti sprovvisti dei requisiti necessari e di revocare benefici non dovuti.
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