Gragnano – Lutto cittadino, bara bianca, palloncini e tantissime persone questa mattina a Gragnano intorno al chiostro di Sant’Agostino dove si sono celebrati i funerali di Alessandro, il 13enne morto dopo essere precipitato dal balcone dell’appartamento in cui abitava.
Per la sua morte, dopo la prima ipotesi in cui si è parlato di un incidente, ci sono sei indagati per istigazione al suicidio: quattro minorenni (tre ragazzi e una ragazza) e due maggiorenni, un ragazzo e una ragazza.
Gli applausi, quelli che straziano il cuore. Le urla di disperazione di chi sa che non rivedrà più Alessandro. Gli occhi gonfi di lacrime degli amichetti, delle insegnati e del padre e della madre che da non troppo vicino fissano la bara bianca dove all’interno riposa il loro unico figlio che si è suicidato lanciandosi dal balcone di casa. ‘Nostalgia’ del cantante Blanco, la sua canzone preferita. E poi magliette con il volto sorridente e spensierato di Alex, come lo chiamavano a Gragnano, paese in provincia di Napoli che oggi è a lutto per i funerali.
“Guai a voi che ora ridete calpestando i fratelli e guai a voi perché poi piangerete ma non è una minaccia di un Dio che vuole distruggere”, ha detto a circa duemila persone l’arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, Franco Alfano. “Alessandro era uno dei piccoli della nostra comunità e non c’è più, non potrà più parlare, né dirci quello che aveva nel cuore ma lo dice a Dio e noi lo ascoltiamo attraverso la parola di Dio e la preghiera”.
Tutti gli amici di Alessandro poi sono stati chiamati dal papà. Voleva che abbracciassero la bara, che idealmente facessero sentire il calore di un amore che non finirà. “Caro dolce Alessandro, mai avremmo immaginato a darti un saluto così. Eri buono e bravo, te ne sei andato così presto, lasciandoci senza fiato, colpevoli di non aver compreso il tuo malessere. Averti avuto come alunno è stato un dono – ricorda Teresa Barbato, sua professoressa di Lettere . Eri speciale, di una tenerezza infinite, con quei tuoi modi riuscivi a fare breccia nel cuore di tante ragazzine che facevano a gara per attirare la tua attenzione e tu neanche nemmeno te ne accorgevi”.
“Non voglio rassegnarmi alla tua morte, mi manchi piccolo angelo, la mattina penso di aver fatto un incubo. Avevamo un colore in comune, ti voglio bene Best friend. Ti ricordo quando mi accompagnavi sotto casa con la pioggia, il diluvio”, ricorda invece la sua amica del cuore che ha dovuto interrompere la lettura per una crisi di pianto.
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