Ad Afragola servizio trasporto disabili sospeso verso il centro di riabilitazione Aias, mai ripreso dopo la pausa estiva. Mille difficoltà affrontate dalle famiglie e bambini che stanno perdendo terapie importanti poiché giustamente non hanno altri mezzi per arrivare al centro Aias.
Il servizio sarebbe scaduto a fine agosto e non ci sarebbe stato il rinnovo perentorio, rendendo necessaria la pubblicazione di una manifestazione d’interesse da parte del comune, andata però deserta, non dando, almeno per adesso, speranze di una ripresa imminente del servizio.
“Sono giorni e giorni che riceviamo segnalazioni da parte di genitori – dichiara Asia Maraucci, presidente de La Battaglia di Andrea – abbiamo parlato con il sindaco, il quale ci ha garantito che ci sta mettendo tutto l’impegno e noi stessi lo stiamo notando, ma ad oggi purtroppo, nulla si muove, capiamo le difficoltà del comune nel reperire i fondi, ma avrebbero potuto rinnovarlo anche per un solo mese giusto per non sospendere il servizio per poi trovare la soluzione definitiva o comunque, in mancanza assoluta di fondi, iniziare sin da allora a lavorare in maniera preventiva per trovarli e non arrivare a questo. Noi ci siamo dati da fare nel nostro piccolo accompagnando qualche bambino, ma la nostra é una utilitaria, non abbiamo ne forza ne spazio per portarli tutti. Abbiamo saputo inoltre che lo stesso sindaco ha accompagnato un bambino ed apprezziamo molto il gesto – prosegue – però adesso é arrivato il momento di risolvere. I bambini oltre alle terapie rischiano di essere dimessi dopo un certo numero di assenze, noi siamo certi che non succederà, perché il direttore del centro é una persona molto sensibile… Ma se succede? – tuona Maraucci – chi si assumerà la responsabilità? Poiché noi siamo sempre molto attenti e presenti, abbiamo iniziato a sollecitare a luglio, un mese prima della data di scadenza, ma evidentemente questo non é bastato. A noi interessa la ripresa del servizio – conclude – a noi interessa la salute e la tranquillità di circa 100 bambini disabili lasciati a piedi. Abbiamo nuovamente chiesto al sindaco, il quale ci ha detto che probabilmente si cercherà anche nel mondo del terzo settore, ma gli abbiamo sottolineato che nonostante questa emergenza il servizio dovrà essere impeccabile e non appunto d’emergenza… poichè si trasportano esseri umani e non oggetti. Noi abbiamo fiducia nelle istituzioni e nel sindaco, ma abbiamo innanzitutto un dovere morale nei confronti di centinaia di persone disabili e dei loro familiari che si affidano e si rivolgono a noi”.
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