CONSULTAZIONI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Una volta eletti i presidenti di Camera e Senato, il Presidente della Repubblica di prassi convoca le consultazioni. Se le elezioni dei presidenti non avranno intoppi, la finestra per le consultazioni si potrebbero aprire gia’ dal 17-18 ottobre. Sempre per prassi salgono al Quirinale gli ex presidenti della Repubblica (in questo caso ci potrebbe essere una telefonata con il presidente emerito Giorgio Napolitano), i due presidenti appena eletti e i rappresentanti dei partiti presenti in Parlamento. Solitamente vengono sentiti i capigruppo a cui normalmente si uniscono i leader dei partiti. Se il risultato e’ chiaro le consultazioni sono veloci, due o tre giorni, e si concludono con l’incarico a un presidente del Consiglio entro poche ore dalla conclusione. Anche in questa occasione il Presidente non ha nessuna intenzione di perdere tempo, visto che ci sono scadenze urgenti che incombono, dalla scrittura della manovra al vertice del G20 in Indonesia. Se sorgono problemi tra i partiti, si puo’ procedere a piu’ ‘giri’ di consultazioni. La formazione piu’ lunga di un governo tocca il record di 88 giorni, per la nascita del governo Conte 1. A normare la formazione del governo c’e’ l’articolo 92 della Costituzione che recita: “Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri”.
INCARICO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Una volta che il presidente della Repubblica conferisce l’incarico al presidente del Consiglio, questi solitamente accetta con riserva e conduce sue ‘consultazioni’ con i partiti disposti a sostenere il suo esecutivo. Si comincia a formare un programma e a stilare una lista di ministri. Davanti a un risultato netto di solito in uno o due giorni anche queste ‘consultazioni’ si concludono.
SCIOGLIMENTO DELLA RISERVA.
Se le consultazioni del premier incaricato hanno esito positivo, questo torna al Quirinale, scioglie la riserva e viene nominato presidente del Consiglio. All’uscita dallo studio alla Vetrata, dove ha appena parlato con il Capo dello Stato, il neo presidente del Consiglio legge la lista dei ministri.
GIURAMENTO DEL GOVERNO
Il giorno dopo o anche poche ore dopo lo scioglimento della riserva, il presidente del Consiglio e i ministri giurano al Quirinale nelle mani del presidente della Repubblica. Se non sorgeranno intoppi politici, il governo potrebbe dunque giurare gia’ negli ultimi giorni di ottobre o al massimo i primi di novembre.
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