A Roma non piove da tre anni e Paolo Virzì decide di raccontarlo in una commedia corale dal sapore di film d’autore: Siccità.
Antonio (Silvio Orlando) è un galeotto reo di aver ucciso la compagna e, una volta uscito dal carcere in maniera casuale, non si sente a suo agio nel vivere la libertà, ma cerca comunque di ritrovare un contatto con la figlia, infermiera in dolce attesa. Le sue scene sono sempre frenetiche, come se fosse alla costante ricerca di qualcosa.
Loris (Valerio Mastandrea) è un’autista sopra le righe e usurato dai fasti del tempo che parla con i fantasmi del suo passato, croce e delizia dei suoi viaggi in auto.
Tommaso Ragno e Elena Lietti sono Tommaso e Mila (Lui ossessionato dai social network, lei costretta a lavorare in un supermercato per ovviare alle difficoltà economiche).
Vinicio Marchioni e Claudia Pandolfi sono Sara e Luca (Lei dottoressa in carriera che individua il nuovo male che affligge la città, lui avvocato di successo e marito di Sara, che tradisce abitualmente).
Tutti i personaggi sono in attesa della pioggia, di un cambiamento, uno scossone che possa ribaltare le carte in tavola di una monotonia e di un’insoddisfazione perenne che accumuna tutti i personaggi e le loro storie che, minuto dopo minuto, finiscono per intrecciarsi.
Lo smarrimento, il senso di incertezza, l’attesa, le mascherine e la paura di un male di cui si conosce poco: difficile non empatizzare sulle vicissitudini dei personaggi, a prescindere dal ceto sociale a cui appartengono. L’ironia dei personaggi e alcune scene surreali aiutano a distendere la mente e rendono il film più scorrevole.
Tanti gli episodi evocativi che danno spazio alle immaginazioni più disparate. Una Roma diversa, così lontana, ma così reale. Uno sfondo che potrebbe trovare la stessa intensità con qualsiasi città del mondo.
Nessuna storia trova la sua fine, figuriamoci il lieto fine. Tutto è volutamente aperto e liberamente interpretabile.
I destini sono aridi e, SEMBRANO, definitivi. Poi arriva la pioggia, e ricomincia la vita. La domanda è: Quale? Di Chi?
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