sabato, Novembre 23, 2024
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Arzano: ex comandante dei vigili condannato dalla Corte dei Conti

Arzano – Dopo la condanna penale arriva anche la sentenza della Corte dei Conti per l’ex Comandante dei vigili Angela Errichiello.

I giudici della Prima sezione penale del Tribunale di Napoli Nord  avevano condannato la Errichiello alla pena di due anni e dieci mesi di reclusione ed alla multa pari 1.290 euro, senza condizionale per il reato di truffa pluriaggravata in concorso ai danni del Comune di Arzano; dopo le formalità di rito e le segnalazioni della Commissione straordinaria, la Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale Regionale per la Campania nel giudizio di responsabilità, iscritto al n. 73431 del registro di segreteria, è stato promosso direttamente dal Procuratore regionale Michele Oricchio, azione nei confronti di: Angela Errichiello, Domenico Barone e Luigi Marigliano.

Con atto di citazione depositato in data 25 novembre 2021 la Procura conveniva in giudizio Errichiello Angela, Barone Domenico e Marigliano Luigi per sentirli condannare al pagamento in favore del comune di Arzano dell’importo complessivo di euro 13.410 mila euro, oltre interessi, rivalutazione monetaria e spese di giustizia. L’azione prendeva le mosse dalla segnalazione pervenuta in data 12.01.2017,con la quale il comune di Arzano informava di aver ricevuto dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli nord l’ordinanza applicativa della misura interdittiva della sospensione dal Corpo della polizia municipale nei confronti dei dipendenti odierni convenuti, “perché il Marigliano e, in alcuni casi il Barone, col previo accordo della Errichiello, aveva falsamente attestato la presenza della Errichiello o del Barone sul posto di lavoro, inserendo il badge in dotazione alla Errichiello e/o al Barone nella macchina marcatempo allocata negli uffici del Comando”. Sulla base dell’indagine condotta dai Carabinieri della Tenenza di Arzano dal settembre al dicembre 2016, mediante osservazioni dei loro movimenti e intercettazioni telefoniche autorizzate sull’utenza in uso al comando della Polizia municipale, nonché sulla base delle informative del segretario comunale richieste dalla Procura, si ricavava l’esistenza di un accordo tra i convenuti che prevedeva che il Marigliano e il Barone, giunti in ufficio, timbrassero presso le macchinette marcatempo anche per conto della Errichiello e successivamente o l’uno o l’altro si allontanassero dal Comando con la propria autovettura per recarsi alla residenza della Errichiello e per condurre questa in ufficio. Emergeva infatti dalla prima informativa che la Errichiello “utilizzando poi “uti dominus” il Marigliano, (era) solita distrarre quest’ultimo dalle attività istituzionali, per farsi prelevare quotidianamente dalla propria abitazione in orario maggiormente comodo”. In buona sostanza, la Errichiello, abusando del suo superiore grado gerarchico, si sarebbe avvalsa sistematicamente del Marigliano per meri fini personali come quello di marcare per suo conto, farsi prelevare la mattina dalla propria abitazione, farsi accompagnare in ufficio oppure al Comune o nel negozio di fiori e poi al cimitero. E così, i Carabinieri di Arzano, acquisendo i tabulati delle presenze dei componenti del citato Comando e confrontando gli stessi con le immagini delle telecamere installate, avrebbero accertato che, grazie a tale sistema, la Errichiello sarebbe risultata in servizio più di quanto effettivamente di chiarato tramite il sistema di rilevazione elettronica delle presenze finendo, in alcuni casi, per attestare falsamente la propria presenza in servizio”. Ciò secondo la Procura con evidente pregiudizio patrimoniale per il comune. Ritenute provate le condotte – scrive la Corte dei Conti – è connotata da dolo la condotta della Errichiello, ovvero dalla volontà di farsi timbrare il cartellino da altri, posto che, una volta nella sede di ufficio, la Errichiello non si soffermava ma i a timbrare il cartellino né in  entrata né in uscita. Ed è connotata dalla volontarietà il fatto che la stessa attendesse a casa che uno dei suoi dipendenti si recasse a prenderla e a portarla in ufficio. Sentite le parti, la Corte dei Conti ha condannato Angela  Errichiello al pagamento in favore del comune di Arzano della somma di  2410, 17 euro, maggiorati di rivalutazione monetaria dal giorno del pagamento delle singole poste fino alla pubblicazione della presente sentenza e di interessi legali da tale momento fino all’effettivo soddisfo; al pagamento in favore del comune di Arzano della somma pari ad  10.000 euro, comprensivi di rivalutazione monetaria e maggiorati di interessi legali dal giorno di pubblicazione della sentenza fino all’effettivo soddisfo;  in via solidale Errichiello Angela e Barone Domenico al pagamento in favore del comune di Arzano di  700 euro, comprensivi di rivalutazione monetaria e maggiorati degli interessi legali dal giorno della pubblicazione della sentenza e fino all’effettivo soddisfo; in via solidale Errichiello Angela e Marigliano Luigi al pagamento in favore del comune di Arzano di  300 euro, comprensivi di rivalutazione monetaria e maggiorati degli interessi legali dal giorno della pubblicazione della sentenza e fino all’effettivo soddisfo. Condanna Errichiello Angela, Barone Domenico e Marigliano Luigi al pagamento, in favore dell’Erario, delle spese di sentenza, da liquidarsi a cura della segreteria con nota in margine alla presente sentenza.

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