Due società e undici impiegati di Avellino sono finiti sotto inchiesta dopo un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza che ha portato alla luce come le società – che su 15 milioni di euro, ne hanno già incassati 9.5 – accedevano ai bonus per facciate e ristrutturazioni previsti dal Governo Draghi pur non avendone diritto, dato che questi lavori non sono mai stati eseguiti.
Non solo soldi ricevuti in maniera ingiusta: le società che avrebbero fatturato queste spese non sarebbero neanche esistenti per davvero ma intestate a prestanomi in tutta Italia. Il sequestro oggi ha impedito la monetizzazione di altri crediti fittizi pari a 5.5 milioni di euro, ancora non utilizzati ma già raccolti nei cassetti fiscali di alcuni indagati.
I colpevoli dovranno rispondere di ‘associazione per delinquere’ e ‘truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche’.
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