Caivano – Emergono dettagli del blitz dello scorso 14 dicembre, condotto dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna, nel Parco Verde di Caivano contro il clan Sautto-Ciccarelli.
Secondo i Militari dell’Arma, il clan non si limitava a controllare i palazzoni del parco, con il relativo spaccio di stupefacenti, ma riforniva piazza di spaccio anche in altri comuni della Campania e d’Italia.
Sonia Brancaccio, tra le 25 persone finite in carcere, sarebbe subentrata nella gestione del clan dopo l’arresto del compagno, il boss Gennaro Sautto. Il quale avrebbe commissionato delle canzoni neomelodiche per lanciare messaggi legati al clan: una contro un collaboratore di giustizia, l’altra invece, il cui video era stato registrato nella sua abitazione, conterrebbe la voce registrata del boss detenuto.
Una canzone contro Vincenzo Iuorio, ex capopiazza e uomo di fiducia di Nicola Sautto poi pentitosi, intitolata “Me chiammave frate”, ovvero “mi chiamavi fratello”, in cui si può anche sentire la voce della donna.
Una seconda canzone neomelodica, intitolata “Si ‘a Regina Mia”, interpretata dal cantante neomelodico Anthony. La storia raccontata è quella di un detenuto che si rammarica per non essere vicino alla compagna. Il videoclip sarebbe stato girato proprio nell’abitazione della Brancaccio e la voce registrata che si sente ad un certo punto nella canzone sarebbe quella di Gennaro Sautto, che all’epoca della registrazione era già in carcere.
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