Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato che la Germania invierà i suoi carri armati Leopard 2 in Ucraina, dopo settimane di pressioni sia interne che da parte della comunità internazionale affinché si sbloccasse l’impasse legata alla decisione.
L’annuncio di Scholz è arrivato dopo che alcuni funzionari americani avevano rivelato in forma anonima che l’amministrazione statunitense guidata da Joe Biden avrebbe annunciato l’invio dei carri armati M1 Abrams nella giornata di oggi, mercoledì 25 gennaio. Una delle condizioni poste dal governo tedesco per l’invio dei Leopard 2 in Ucraina era legata proprio all’invio in parallelo degli M1 Abrams da parte degli Stati Uniti.
L'annuncio ufficiale da parte della Germania: invio di 14 carri armati Leopard 2 A6 dagli inventari della Bundeswehr, consenso all'invio da parte di altri Paesi dei propri Leopard 2 ed inizio immediato dell'addestramento dei soldati ucraini all'uso di questi carri armati. pic.twitter.com/y0Z39JzaYs
— Daniele Angrisani (@putino) January 25, 2023
Se da un lato gli Stati Uniti, che finora hanno inviato all’Ucraina oltre 26 miliardi di dollari in aiuti militari ed economici, hanno avuto certamente un ruolo fondamentale per sbloccare la situazione, dall’altro è probabile che la pressione da parte dei governi dei paesi del Nord Europa, in particolare Finlandia e Polonia, sia stata altrettanto determinante per accelerare la decisione di Scholz.
Nelle ultime settimane, il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki aveva esercitato enormi pressioni sia per convincere la Germania a inviare i propri carri armati sia per fornire l’autorizzazione affinché la Polonia potesse inviare all’Ucraina i Leopard in dotazione al suo esercito. La Germania, che è produttrice dei Leopard e li esporta in vari paesi, da contratto ha il diritto di veto se un paese che ha comprato i Leopard, come la Polonia, vuole cederli a un paese terzo, come l’Ucraina. Il governo polacco nelle ultime settimane ha insistito moltissimo sulla possibilità di inviare i Leopard in Ucraina, tanto che Morawiecki aveva detto perfino che li avrebbe mandati anche senza il consenso tedesco, mettendo in enorme imbarazzo il cancelliere Scholz.
La Germania ha infine accettato di inviare un battaglione di 14 Leopard 2 all’Ucraina e si occuperà, inoltre, dell’addestramento all’uso dei carriarmati dei militari ucraini. Oltre all’invio da parte della Germania, è probabile che anche altri stati europei, tra i quali Polonia, Finlandia, Danimarca e Spagna, decidano ora di inviare i Leopard 2 a disposizione dei propri eserciti all’Ucraina. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Associated Press, è probabile che il numero dei carri armati a disposizione dell’Ucraina si aggirerà intorno alle 88 unità, per un totale di due battaglioni.
BREAKING: Germany says it will supply Ukraine with Leopard 2 tanks and approve requests by other countries to do the same. The U.S. is expected to send M1 Abrams tanks. https://t.co/0uw9fig7zE
— The Associated Press (@AP) January 25, 2023
I Leopard 2 sono ritenuti i carri armati in assoluto più adatti alle esigenze dell’Ucraina perché sono moderni e molto versatili su vari tipi di terreno. Inoltre, il fatto che siano in dotazione ad altri eserciti europei ne renderà il trasferimento molto rapido. Infine richiedono una bassa manutenzione e hanno varie caratteristiche che li rendono più adatti di altri carri armati: tra le altre cose hanno un motore a diesel facile da alimentare, al contrario per esempio degli Abrams americani, che hanno un motore a turbina con prestazioni migliori ma che richiede molta più energia.
Il New York Times ha intervistato Robert B. Abrams, un generale americano in pensione il cui padre, Creighton Abrams, diede il nome ai carri armati omonimi. Abrams ha detto che rispetto ai carri armati russi, quelli americani sono notevolmente superiori: «Li faranno a pezzi. Potranno bucare qualunque cosa».
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