Giornalista, conduttore tv, autore, e sceneggiatore, Maurizio Costanzo era nato a Roma da famiglia originaria di Ortona il 28 agosto 1938.
Nella sua carriera ha firmato decine di programmi radiofonici e televisivi e di commedie teatrali (Il marito adottivo, Vuoti a rendere e molti altri). Giornalisticamente nasce con il quotidiano romano Paese Sera. Poi il Corriere Mercantile, Tv Sorrisi e Canzoni per il quale intervista Totò, e Grazia. Ha diretto anche la Domenica del Corriere e l’Occhio.
Nel 1966 è coautore del testo della canzone Se telefonando, scritto insieme con Ghigo De Chiara, con musica di Ennio Morricone e portata al successo da Mina. Costanzo è anche co-ideatore del personaggio Fracchia, creato e impersonato da Paolo Villaggio.
Nel 1977 intuisce anche il grande talento dell’allora semi-sconosciuto Luciano De Crescenzo e ne promuove la sua opera prima Così parlò Bellavista. Costanzo ha introdotto in Italia il talk show, il primo esempio – con cui raggiunse la grande popolarità – Bontà loro, su Rai uno. Poi seguirono Acquario (1978-1979), Grand’Italia (1979-1980) e Fascination (1984). Queste esperienze lo portano poi a realizzare il suo spettacolo televisivo più famoso, celebrato e longevo, il Maurizio Costanzo Show (in onda dal 1982, sia pure con alcune interruzioni); talk show, registrato al Teatro Parioli di Roma, di cui Costanzo è diventato anche direttore artistico dal 1988 al 2011. Il talk nel frattempo diventa il “salotto mediatico” più importante e influente della televisione italiana.
Tra i suoi programmi più noti, anche Buona domenica. Nel 1981 lo scandalo della Loggia P2. Il nome di Costanzo compare nelle famose liste che vengono trovate nell’abitazione di Licio Gelli. Il 31 marzo 1978, prima ancora che la lista venga resa pubblica (ciò avverrà il 21 maggio), Costanzo si dimette dalla direzione de L’Occhio. Costanzo decide di lasciare gli schermi televisivi per un anno. Ricomincia a lavorare per Videolina, una piccola emittente sarda. Il 14 settembre 1982 la sua carriera conosce un nuovo inizio: parte il Maurizio Costanzo Show e più tardi lavora anche per Napoli Canale 21.
Ha scritto numerosi libri, tra i quali Chi mi credo di essere (2004, in collab. con G. Dotto), E che sarà mai? (2006), La strategia della tartaruga (2009), Sipario! 50 anni di teatro. Storia e testi (2015), Vi racconto l’Isis (2016) e Smemorabilia. Catalogo sentimentale degli oggetti perduti (2022).
Amico del giudice Giovanni Falcone, ospite alle sue trasmissioni, Costanzo si impegnò come uomo e giornalista nella lotta alla mafia. In seguito all’omicidio di Libero Grassi, appena un mese dopo, Costanzo e Michele Santoro realizzarono una maratona Rai-Fininvest contro la mafia. Memorabile rimase la scena in cui Costanzo bruciò in diretta una maglietta con scritto “Mafia made in Italy”. Proprio questo suo impegno sembra essere la causa, il 14 maggio 1993, di un attentato: una Fiat Uno imbottita di novanta chilogrammi di tritolo esplose a Roma in via Ruggero Fauro (vicino al Teatro Parioli).
Maurizio Costanzo si sposa nel 1963 con la fotoreporter Lori Sammartino. In seguito, dal 1973 al 1984, è stato coniugato con la giornalista Flaminia Morandi, dalla quale ha avuto due figli: Camilla e Saverio, oggi regista cinematografico e di serie televisive. Costanzo e la Morandi si sono poi separati alla fine degli anni settanta. In seguito nel 1978 ha iniziato una relazione con l’attrice, regista, sceneggiatrice e doppiatrice Simona Izzo, con la quale ha convissuto dal 1983 al 1986. Il 7 giugno 1989 si è sposato con la conduttrice televisiva Marta Flavi, dalla quale ha divorziato nel 1995. Infine, il 28 agosto 1995 si è sposato con l’attuale moglie Maria De Filippi. Il matrimonio è stato celebrato con rito civile presso il Comune di Roma dall’allora sindaco Francesco Rutelli. Nel 2002 la coppia ha preso in affido e poi adottato un bambino.
Oggi, 24 Febbraio 2023, all’età di 84 anni, Maurizio Costanzo ha terminato la sua vita terrena.
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