Pecunia non olet è una locuzione latina il cui significato letterale è «Il denaro non ha odore», ma anche il titolo del nuovo libro di Alessandro Da Rold che sarà presentato giovedì 28 febbraio alla Feltrinelli di piazza dei Martiri.
Alla presentazione, insieme all’autore, parteciperanno: Paolo Chiariello, Rossella Daverio, Francescomaria Tuccillo e Alex Zanotelli.
Ma perché questo titolo?
Il giornalista milanese si avvale di questa espressione per raccontare come l’illegalità criminale possa trasformarsi in una pratica normale e ripetuta. Come si legge dalla quarta di copertina:
“La mafia che non uccide ma vende armi. Elicotteri, mitragliatrici, bombe, fregate militari: un arsenale ricchissimo e pronto all’uso là dove le guerre causano morti e arricchiscono i portafogli di speculatori e dittatori”.
In particolare il libro Pecunia non olet, edito da Chiarelettere, sarà concentro sulla mafia nell’industria pubblica e, specificatamente, sul caso Finmeccanica.
La storia di Vito Palazzolo
Da Rold nel libro racconta la storia di Vito Palazzolo, considerato il cassiere di Cosa Nostra, esperto riciclatore di denaro, molto vicino ai principali narcotrafficanti italo-americani nonché tesoriere di Bernardo Provenzano e Totò Riina. Mostrerà come il latitante, ricercato già da Giovanni Falcone e finalmente arrestato nel 2012, sia riuscito a entrare nei salotti buoni del commercio internazionale e fare affari con Finmeccanica, Agusta e vari governi, incluso il Sudafrica di Nelson Mandela.
Ma racconterà anche di alcuni valorosi magistrati del Sud, di Napoli e Palermo (cui si affiancheranno quelli del Nord, di Busto Arsizio e di Milano) capaci di ostacolarne l’ascesa. Così come la storia di Francescomaria Tuccillo, avvocato e manager napoletano, direttore di Finmeccanica per l’Africa subsahariana che ha pagato un prezzo amaro per avere avuto il coraggio di dire no.
Un saggio, dunque, in cui si mescolano politica, servizi segreti, mafia, massoneria, criminalità organizzata, scandali e arresti.