Il Presidente del SSC.Napoli, Aurelio De Laurentiis, è intervenuto a proposito dei problemi che sta vivendo il mondo ultras partenopeo. Da alcune gare casalinghe gli ultras non entrano o comunque non espongono stendardi e bandiere, che non gli viene permesso di introdurre.
Contro la Lazio si è arrivati al paradosso di vedere Curva A e B deserte mentre nel settore ospiti, i laziali, oltre a bandiere, vessilli e stendardi, hanno sfoggiato un discretto arsale pirotecnico.
“Io che sono molto rigido vengo contestato, io che sono per la legalità totale mi si dice che non sono tifoso. Io sono per l’organizzazione che funzioni, se vi faccio vedere quanti sono stati arrestati nell’ultima partita per spaccio di droga, i signori della Lazio sono arrestati in tre. Ma come, io non faccio entrare botti, fumogeni e petardi ai nostri e quelli sì? C’è modo e modo di sostenere la squadra, in Inghilterra hanno allontanato gli Hooligans e riempito gli stadi di bambini, da noi invece arriva il bambino con il genitore e gli dicono di non sedersi al suo posto. Questo crea un problema, è diseducativo, quando gli adolescenti sentono i cori credono che quella sia la realtà ma quei cori sottintendono una cosa semplice: ‘il Napoli siamo noi'”.
Queste le parole del patron De Laurentiis, intervenuto all’inaugurazione della prima cattedra universitaria italiana dedicata alla “Giuridicità delle regole del gioco del calcio”, all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, a Santa Maria Capua Vetere.
Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook La Bussola TV per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!