Di Anna Menale – Quanto è accaduto a Belluno ha dell’incredibile: un processo per violenza sessuale è stato bloccato perché nessuno era in grado di capire cosa diceva l’imputato, un 37enne originario di Caserta.
Il processo è fermo da circa 3 mesi perché l’interprete fin ora designato (una consulente della Procura originaria di Salerno) è riuscita a “tradurre” in italiano solo una parte delle 26 ore di registrazioni in casertano stretto di insulti e parolacce accompagnate da frasi idiomatiche e indirizzate dall’imputato contro la ex compagna.
La vicenda sembra, però, avviarsi alla risoluzione. In questi giorni è, infatti, arrivato al comando dei carabinieri di Belluno un appuntato di Caserta che chiesto ai giudici 90 giorni per tradurre le registrazioni.