Continuano gli scontri tra gli ultras tedeschi dell’Eintracht e del Napoli sul lungo mare. Idranti e lacrimogeni intorno all’hotel Royal Continental
di Nicolaos Nicolau
“Champions-League-Schande in Neapel” non poteva esprimersi meglio l’autore del tabloid tedesco Blid, tra i primi a condannare quanto accaduto nelle ultime ore a Napoli. La città è presto diventata lo sfondo dell’ennesima messa in scena ripugnante del mondo ultras, nessuno escluso. Il disastro ha inizio dalla prima uscita dall’aeroporto di Capodichino per poi evolversi in una prima imboscata dei sostenitori azzurri durante il trasferimento in hotel nella giornata di ieri. La tensione tra gli estremisti dell’ Eintracht , coniugi della tifoseria bergamasca atalantina, è aumentata nel primo pomeriggio di giovedì. Infatti, le ore del pre-match sono state un’oltraggio al senso dello sport e soprattutto a quello civile.
Se la città di Napoli riuscì a liberare il suo centro storico da quelle sfilate nel 1943, ci riuscirà anche questa volta grazie alle autorità ed allo schieramento di oltre 500 unità di poliziotti in tenuta anti sommossa. Il corteo, iniziato sul lungo mare intorno alle 13.00, è quindi terminato con gli scontri presso Piazza del Gesù. Quest’ultima è stata invasa da circa 250 sostenitori tedeschi misti ad italiani e messa sotto sopra per via degli scontri contro i caschi blu della polizia, sdegno da parte del popolo partenopeo che ha assistito alla scena rifugiandosi in palazzine e registrando dal proprio balcone. A rispondere al fuoco sono stati però anche numerosi ultras napoletani, sbucati alle spalle della chiesa di Santa Chiara.
Nelle immagini postate si notano alcune automobili date alle fiamme, la distruzione dell’esterno di numerose attività e bar e l’uso di lacrimogeni per stordire i manifestanti. L’ultimo incontro tra i due supporters risale alla fine del match, dominato interamente dagli 11 di Mr.Spalletti . A partire dalle ore 22.00 la polizia ha dovuto limitare i contatti nell’are del lungo mare e dell’Hotel Royal Continental, dietro al quale tra via Partenope e via Chiatamone alcuni sostenitori del Napoli avrebbero provocato l’ennesimo scempio. Gli agenti, dopo aver dispiegato idranti e lacrimogeni, sono stati obbligati ad annullare il trasferimento dei tifosi del Francoforte verso Salerno e Roma.
Scontri ultras – I messaggi della politica
Migliaia i commenti e le denunce dal mondo della politica e delle autorità italo-tedesche. Il primo ad esprimersi è il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, impegnato nelle prime ore degli scontri in un colloquio con il Ministro degli interni Piantedosi. Il video postato sui social dal primo cittadino dichiara: “Sono in contatto continuo con il prefetto e con il questore. Spero che la situazione possa essere gestita senza danni alla città. Oggi deve essere una grande giornata di festa e di sport e mi auguro che questi comportamenti violenti non incidano sulla sicurezza dei cittadini.
Chiaramente c’è amarezza perché questa dovrebbe essere una giornata di festa anche in nome dell’amicizia italo-tedesca e dell’amicizia storica di Napoli con la Germania anche dal punto di vista del legame culturale tra i due popoli. Purtroppo ci sono state intemperanze del passato, giuste le decisioni prese dal ministero dell’Interno. Quando ci sono queste situazioni è sempre una sconfitta dello sport”
Attenzione e solidarietà anche dal ministro Tajani, che si è espresso in onda presso la trasmissione Porta a Porta sostenendo: “Tutta la mia solidarietà alle forze dell’ordine e alla città di Napoli per questi gravi episodi di violenza. Il divieto di vendita dei biglietti ai tifosi dell’Eintracht Francoforte non era un atto discriminatorio. Spero che questi criminali vengano consegnati alla giustizia”.
Ultimo ma non ultimo il messaggio dell’attesa Ministro degli Interni tedesco Nancy Faeser, la quale ha denunciato con fermezza quanto accaduto attraverso un messaggio su Twitter:“La violenza di oggi deve essere condannata con la massima fermezza. Criminali violenti e facinorosi distruggono lo sport”.