sabato, Novembre 23, 2024
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Alla scoperta di GuapaNapoli con Armando Grassitelli

GuapaNapoli è un’associazione che unisce passione, cultura, sport e salute, tutto rigoramente made in Napoli. L’associazione produce e propone spettacoli, corsi di ginnastica posturale e propone attività per grandi e piccini in tutta la Campania. In occasione dello spettacolo di Federico Buffa alla Casa Della Musica, abbiamo incontrato il fondatore dell’associazione Armando Grassitelli che si è concesso ai nostri microfoni.

Come nasce GuapaNapoli?

GuapaNapoli nasce nel 2015 per iniziative mia, di mia moglie Marta Del Giudice e di Roberta Cuomo, con l’idea di offrire e presentare a Napoli delle idee e delle iniziative, seppur sporadiche, ma coerente con un progetto narrativo che mira a mostrare “la bella Napoli”. Per “bella” intendiamo un qualcosa che vada oltre la banalità, sia per gli ospiti che per gli spettacoli. Cerchiamo sempre artisti che hanno un forte legame con Napoli“.

Il 5 marzo avete riportato a Napoli Federico Buffa con il suo spettacolo “Il rigore che non c’era”. Perchè proprio lui?

Federico Buffa era il nostro sogno nascosto. Ci siamo resi conto di aver scelto nel corso degli anni sempre artisti che stimavamo molto, come ad esempio il comico Francesco Arienzo, lo scrittore Lorenzo Marone. Federico Buffa è il miglior narratore italiano e dato che a noi le narrazioni piacciono e inoltre ha sempre dichiarato di amare Napoli e ad un certo punto è iniziato un corteggiamento due anni fa. Era iniziato affinchè venisse a Napoli per un piccolo incontro, dato che tiene spesso corsi di comunicazione e poi ad un certo punto è stato lui a proporci il suo spettacolo. Non è stato facile, anche perchè Buffa è abituato a grandi teatri, dato il cachet importante, ma con il lavoro duro abbiamo raggiunto un accordo. Abbiamo realizzato un sogno e siamo stati la prima associazione privata ad ospitare Federico Buffa e ne siamo molto fieri“.

C’è stato il riscontro che speravate?

Assolutamente no. Abbiamo avuto 350 spettatori, me ne aspettavo il doppio. Probabilmente abbiamo fatto qualche errore di comunicazione, non ha funzionato bene la gestione del rapporto con la stampa. La grande Stampa ci ha ignorato e per grande intendo ad esempio Mattino, Repubblica e Il Corriere e la scelta del più grande quotidiano napoletano di non menzionarci neanche nella pagina eventi, è stata voluta. Siamo riusciti ad intercettare molte persone e sono contento che lo spettacolo sia andato bene e, soprattutto, che sia piaciuto, ma sono meno soddisfatto per i numeri“.

Ci sono altri eventi o sogni che hai intenzione di  realizzere?

Di sogni tantissimi e inseguiamo sempre il prossimo. Adesso dobbiamo rallentare un attimo anche perchè gli eventi dell’associazione sono incastonati all’interno di una nostra attività che prevede corsi di comunicazione di mia moglie Marta, con corsi di Yoga e seminari informativi medici. Mediamente una volta al mese organizziamo eventi ed abbiamo tanti sogni nel cassetto. Ad aprile presenterò il mio libro “Una famiglia con la EMME maiuscola”, a maggio andremo alla fiera “Ricomincio dai libri” Sorrento Edition e porteremo lì uno spettacolo di Michelangelo Iossa. Sempre a maggio, insieme a Michelangelo ci toglieremo un piccolo sfizio: tornare a cantare insieme. Faremo un piccolo spettacolo musicale. Altro sogno è portare a Napoli lo spettacolo di Andrea Zorzi che è passato inosservato e abbiamo intenzione di riproporlo in una veste più organica e completa. Stiamo cercando una struttura adatta per poterlo fare“.

Da dove nasce “Una famiglia con la EMME maiuscola”?

Una famiglia con la EMME maiuscola è un racconto inedito che ha vinto il premio Troisi nel 2018. Nasceva come semplice ispirazione surreale ed ironica della mia famiglia. Nei miei libri molto spesso tratto il tema della famiglia. Tutto è nato come divertimento. Parlo di una famiglia composta da quattro persone, proprio come la mia ed ho caratterizzato i personaggi con tratti surreali, tranne l’età, l’ho mandato al premio Troisi ed ha vinto. Sono stato premiato da Nino Frassica, Lino Banfi, Maurizio De Giovanni e da questo è nato il libro “Una famiglia con la Emme Maiuscola e altri racconti”. Un libro che tratta vicende caratterizzate da passione, sport e ironia, componenti essenziali della mia vita“.

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