FridaysForFuture, il movimento contro i cambiamenti climatici iniziato da Greta Thunberg, arriva a Napoli.
FridaysForFuture è il movimento di protesta che ha risposto alla chiamata di Greta Thunberg, la 16enne attivista svedese per i cambiamenti climatici, che a dicembre tuonò contro i leader mondiali al summit di Katowice e pochi giorni fa ha ricevuto la candidatura al Nobel per la pace.
L’iniziativa, che è volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul riscaldamento globale dovuto alla mano dell’uomo e a richiedere risposte adeguate all’élite politica europea, sta alimentando fuochi di protesta in tutto il mondo.
Ieri, il fiume di giovani di FridaysForFuture è giunto anche tra le strade di Napoli. La manifestazione, partita da Piazza Garibaldi con arrivo finale a Piazza del Plebiscito, ha visto la partecipazione calorosa di circa ventimila persone. Tra loro soprattutto studenti medi e universitari, ragazze e ragazzi scesi in piazza a sostegno della causa ecologica, ma anche tanti adulti che vogliono esprimere il proprio sostegno all’iniziativa, accompagnati da vari movimenti ambientalisti.
I ragazzi di FridaysForFuture vogliono la rottura di un sistema politico-economico che sta lasciando solo macerie dal punto di vista sociale come da quello ambientale. “Bisogna pensare a un nuovo sistema energetico per salvare il pianeta”, dice qualcuno tra gli studenti che hanno invaso le strade della città tingendosi le mani e il volto di verde.
Ci sono state tensioni con la Polizia quando il corteo è stato bloccato per la contestazioni al Ministro Salvini, in arrivo in città. In Via de Gasperi, una frange del corteo ha esposto i volti di Salvini, Di Maio e De Luca con la scritta: “Siete voi i responsabili del biocidio“. Dopo il blocco, i manifestanti sono riusciti a far rispettare ai tutori della legge il prestabilito e autorizzato percorso del corteo, arrivato a Piazza Plebiscito come previsto.
Gli ultimi rapporti sui cambiamenti climatici riducono sempre di più la possibilità temporale di un azione concreta per rovesciare l’andamento drammatico del surriscaldamento globale, le cui conseguenze climatiche saranno sempre più tangibili e catastrofiche.
La tematica ambientalista in generale, tra l’altro, non potrebbe essere più sentita in Campania, in quella Terra dei fuochi dove si continua a morire ogni giorno a causa di roghi e sversamenti e dove, come ci ricordano i manifestanti che parlano di biocidio, la politica è stata, se non complice, asino coi paraocchi.
[…] La prima manifestazione internazionale di Fridays For Future è stata un successo. Come si legge nella nuova call to action, lo sciopero dello scorso 15 marzo ha coinvolto più di un milione e mezzo di giovani, in più di duemila città di 125 Paesi in tutto il mondo. In Italia si parla di quasi 400.000 partecipanti, che hanno sfilato al grido di “ci siamo rotti i polmoni” e “il clima sta cambiando, perché noi no?”. In questo scenario, Napoli non si è tirata indietro e migliaia tra giovani, adulti, ma anche rappresentanti dei movimenti ambientalisti, si sono uniti alla manifestazione partita da piazza Garibaldi (ve ne abbiamo parlato qui). […]