Misure cautelari ordinate per candidati alle ultime amministrative di Torre del Greco, accusati di aver comprato voti a 20 euro.
I Carabinieri, coordinati dalla Procura di Torre Annunziata, hanno indagato e scoperto accordi criminali che, in occasione delle elezioni amministrative del 2018 a Torre del Greco, avevano portato all’acquisto di voti a 20 euro, o venduti in cambio di generi alimentari e posti di lavoro.
Il GIP di Torre Annunziata ha ordinato quindi 14 misure cautelari a carico di indagati ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio, attentati contro i diritti politici del cittadino, rivelazione e utilizzo di segreti d’ufficio, favoreggiamento, detenzione illegale di armi.
Tra gli indagati anche due consiglieri comunali: Stefano Abilitato – broker assicurativo, ex Forza italia, 927 voti nell’ultima tornata da candidato a sostegno del sindaco Giovanni Palomba – che avrebbe partecipato alla gestione illecita delle assunzioni di operatori ecologici, e Ciro Piccirillo, poliziotto, che è accusato di aver rivelato l’inchiesta agli indagati. Indagato anche un ex assessore, il commercialista Simone Magliacano, e il Presidente UNICEF di Napoli, Domenico Pesce, accusato di aver comprato voti in cambio di pacchi alimentari.
Nello specifico, le misure cautelari attivate sono le seguenti: arresto per Giovanni e Ciro Massella, Giuseppe Mercedulo, Gerardo Ramondo; arresti domiciliari per Stefano Abilitato, Andreina Vivace, Francesco Sallustio e Simone Magliacano; divieto di dimora in Campania per Ciro Piccirillo; divieto di dimora a Torre del Greco per Domenico Pesce, Salvatore Loffredo, Giuseppe Sdegno, Vincenzo Izzo, Gennaro Savastano.