sabato, Novembre 23, 2024
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Stupro alla Circumvesuviana: riaperto il caso

I magistrati della Procura di Napoli, a seguito delle perizie cliniche e psicologiche e dalla riesamina delle immagini emerse dalle telecamere di sicurezza, decidono di riaprire il caso di violenza ai danni della ventiquattrenne da parte di tre ragazzi a San Giorgio a Cremano.

Il Caso

Nella giornata del 5 marzo 2019 in provincia di Napoli, presso la stazione ferroviaria Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano, una giovane ragazza di 24 anni è stata trovata da alcuni passanti in lacrime, con i vestiti lacerati e in evidente stato di shock, affermando di aver subito una violenza da parte di tre ragazzi.

La violenza si sarebbe consumata all’interno dell’ascensore della stazione, dove probabilmente sarebbe stata aggredita da tre ragazzi tra i 18 e  20 anni. I tre ragazzi che già precedentemente avevano tentato di abusare della vittima, l’avevano invitata in quel luogo per scusarsi dei fatti precedentemente avvenuti.

Il caos mediatico

L’avvenimento, tragico seppur così particolare, ha suscitato un vero e proprio caos mediatico in cui non sono stati risparmiati commenti di cattivo gusto e del tutto contrari al principio di oggettività giornalistica. Infatti, nomi e foto dei ragazzi sono stati condivisi su social e giornali, che ormai li marchiano a vita come bestie. Dure, ad esempio,  le reazioni del presidente dell’Eav e del sindaco di San Giorgio a Cremano, i quali rilasciano commenti sicuramente inappropriati per via del loro giudizio tempestivo. Il presidente della società che gestisce la circumvesuviana afferma: “Questi vigliacchi devono pagare. Nessuna pietà. Stiamo seguendo con apprensione la vicenda e collaboriamo con le forze dell’ordine“. Il sindaco della città invece esprime il suo pensiero tramite social, pubblicando un post sull’aggressione: “La notizia ha sgomentato tutti. Sono tre animali. Ora è giusto che la giustizia faccia il suo corso“.

L’evoluzione del caso

A distanza di quasi un mese è stato deciso da parte dei magistrati un riesame del giudizio, affinchè la Procura potesse valutare nuovi scenari del caso.  Il tribunale di Napoli ha deciso di revocare la misura della custodia cautelare, rilasciando i  tre ragazzi dal momento che la ventiquattrenne è stata valutata inattendibile psicologicamente, in quanto affetta da disturbi ossessivi compulsivi. Inoltre è emerso dall’analisi dei video delle telecamere di sicurezza che la ragazza “entra spontaneamente” in ascensore – dove poi sarebbe avvenuta la violenza sessuale di gruppo – e rimane all’interno per almeno i primi venti secondi senza che accadesse nulla. All’uscita dall’ascensore, i video mostrano l’intero gruppo tranquillo: “Escono insieme dall’ascensore e si incamminano ancora insieme verso  il sovrappasso, finchè uno dei giovani rivolge un segno di saluto alla ragazza che si allontana con calma verso i binari dei treni, mentre i tre restano in stazione a chiacchierare, senza preoccuparsi di allontanarsi dalla scena”.

Le ipotesi avvalorate

Il caso, tuttora aperto, considera due ipotesi ben avvalorate. Dal momento che non si può attestare una violenza dalle immagini delle telecamere di sicurezza, in quanto marginali, bisogna considerare le perizie psicologiche e le perizie cliniche. Le prime giudicano la ragazza inattendibile, in quanto affetta da disturbo bipolare e disturbo ossessivo compulsivo, per cui incapace di intendere e di volere. La perizia clinica ha però confermato la violenza e quindi lo stupro.

Non ci resta quindi da aspettare che la Procura, servendosi di tutti gli elementi di cui dispone, studi e risolva al meglio il caso.

Impariamo a non ergerci sempre a giudici e lasciamo questo compito a chi sicuramente è più idoneo ad emettere sentenze.

 

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