di Simone Iavarone
“Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza!“.
Così Immanuel Kant, il grande filosofo del Secolo dei Lumi, spiegava cosa significasse Illuminismo. La corrente letteraria e filosofica, che prese le mosse dalla Francia rivoluzionaria, si sviluppò e diffuse ben presto nel resto d’Europa, assumendo tratti diversi per ogni paese. In Italia, i due maggiori centri dell’illuminismo furono Milano e Napoli.
Il diritto alla felicità per Gaetano Filangieri
In occasione del 220esimo anniversario dei moti rivoluzionari del 1799, l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli dedica la 25esima edizione del Maggio dei Monumenti al tema “Il diritto alla felicità. Filangieri e il ‘700 dei Lumi”. Gaetano Filangieri, infatti, è stato uno dei massimi pensatori dell’Illuminismo napoletano. In contrasto con la filosofia di Rousseau, che vedeva nel progresso la causa dell’infelicità dell’uomo, Filangieri rintracciava nel rinnovamento della legislazione la realizzazione dello sviluppo socio-economico, della pace e della pubblica felicità.
Il Maggio dei Monumenti a Napoli
Già il 25 Aprile, giorno di apertura del Maggio dei Monumenti, sono state stampate migliaia di copie del Manifesto degli Intellettuali Antifascisti redatto da Benedetto Croce e pubblicato il 1° Maggio 1925. Giovanni Amendola, nell’esortare Croce a scrivere il manifesto in risposta a quello degli intellettuali fascisti, fece appello al “diritto di parlare e al dovere di rispondere“. Il maggio dei monumenti, quest’anno, fa appello allo stessa massima.
Il programma
Da rappresentazioni teatrali ad incontri filosofici che raccontano la vita e il pensiero di Gaetano Filangieri, il tema della felicità sarà trattato nei più svariati aspetti. Segnaliamo: la mostra alla Biblioteca Nazionale di Napoli dal 1° maggio al 15 giugno “Il diritto alla felicità. La stagione delle riforme nel Regno di Napoli” e quella didattica “Gaetano Filangieri. Lo stato secondo ragione” fino al 2 giugno al Maschio Angioino. Il ciclo di lezioni “Gaetano Filangieri, un intellettuale scomodo”, con Gerardo Ruggiero redattore, a cura della Società Napoletana di Storia Patria; la lezione del prof. Antonio Gargano “Gaetano Filangieri, Lo Stato secondo ragione” rivolta agli studenti di scuole superiori; Visita guidata per le scolaresche agli ambienti settecenteschi del Palazzo Serra di Cassano, la minirassegna “I colori della felicità”, spettacoli tratti da classici della letteratura che disegnano un ideale arco dei colori e delle sfumature della felicità.“Il Festival incontra i giovani”, concerto per pianoforte a quattro mani con musiche di Mozart e Ravel; La felicità a Napoli: Goethe incontra Filangieri. Parole, musica, immagini.” Gli studenti del Master di II Livello in drammaturgia e cinematografia della Federico II apriranno riflessioni nell’incontro “Voglio essere felice”
Che cosa significa oggi felicità? La riflessione prenderà avvio dal poeta che, più di ogni altro, ha visto associata alla propria figura in forme diverse e spesso troppo usurate l’immagine di pessimismo e di infelicità. In una lettera a Pietro Giordani del 24 luglio 1828 Giacomo Leopardi rifletteva su tale sentimento e si chiedeva in maniera esplicita se la felicità dei popoli potesse appunto darsi senza la felicità degli individui.
L’intero programma è consultabile sul sito del comune di Napoli
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