di Pasquale Spirito – Vedi Napoli e poi muori. Già, ma cosa si vede a Napoli oggi?
Cosa vedono i cittadini che vivono la città quotidianamente? E cosa, invece, i turisti che la scelgono come meta del loro viaggio?
Arte, storia e cultura: certo. Basti pensare alle ultime mostre ospitate dai nostri musei: da Caravaggio a Chagall, passando per Canova.
Il festival “Lezioni di storia” dell’editore Giuseppe Laterza dello scorso weekend, che ha ricevuto una grande risposta di pubblico. Ma anche i festival più “mondani” alla riscoperta delle tradizioni partenopee culinarie o musicali, come lo “Street Food Festival” o il Concerto del 1° maggio, entrambi in Piazza Dante.
Nonostante il suo risveglio culturale, Napoli non sembra, però, ancora pronta a offrire i servizi adeguati per poterne godere appieno. E poi, potrebbe capitare anche che le persone che girano in città – per dovere o per piacere – si trovino ad assistere a spettacoli poco piacevoli.
Si potrebbe avere la (s)fortuna di essere testimoni di pomposi matrimoni in carrozza ad opera di personaggi alquanto discutibili. Ma anche di sparatorie a pochi passi dal centro città.
È questo il rovescio di una medaglia di una città che sta cercando in tutti i modi di ritornare ai vecchi fasti. La Napoli che cerca di riacquistare il suo posto da protagonista nel cinema, nella letteratura, nel teatro. Che cerca di ritornare ad essere una capitale europea al pari delle altre.
Perché Napoli sembra davvero essere, come affermava Benedetto Croce, un Paradiso abitato da diavoli.