Emanuela 28enne di Pianura, Napoli, denuncia sui social l’ennesima proposta di lavoro a nero oltre i limiti della dignità
Toccata anche l’ultima spiaggia della dignità per una babysitter, assurde le proposte di lavoro segnalate dalla giovane Emanuela Calzarano. La 28enne, originaria di Pianura, ha presto denunciato tramite piattaforme social le indecorose offerte delle famiglie richiedenti una babysitter a tempo pieno e non a Napoli. Il primo esempio riportato dalla ragazza, ai microfoni del Corriere della Sera e sui gruppi Facebook utilizzati per lo sfogo consisteva in una ricompensa di 350 euro mensili, ovviamente retribuite in nero. L’orario iniziava dalle 7.30 alle 14.30 dal lunedì al venerdì, per una media di 2,50 euro l’ora. Secondo le dichiarazioni sottolineate da Emanuela, ad un possibile reclamo (data l’indecenza della proposta) ne seguirebbe la risposta “è mezza giornata di lavoro, mica puoi pretendere di più”.
Una frase che conferma la poco celebre teoria secondo la quale la fascia oraria menzionata equivarrebbe ad una mezza giornata. Motivo per il quale si dovrebbe giustificare ulteriormente la remunerazione così bassa in denaro. Una vergogna se si pensa che i giovani non vogliano lavorare, eppure le correnti che spingerebbero centinaia di ragazzi ad accettare questo tipo di sfruttamento sono troppe. In questo caso, Emanuela aveva precedentemente fatto esperienze operando nel mondo della ristorazione come cameriera e in quello delle segreterie d’ufficio. A seguito di un incidente alla mano la ragazza si è vista costretta a cercare impieghi adattabili all’infortunio. Eppure difronte a certi inviti, guai a dire di si: “Anche un supermercato le avrebbe offerto un full time a 400 euro, sempre in nero. Anche se l’offerta più incredibile è arrivata proprio come babysitter: 11 ore al giorno, 5 giorni a settimana, per 400 euro al mese. Ovvero, 1,8 euro all’ora. In nero, manco a dirlo.” – dichiara Fanpage.
Babysitter Napoli – Il messaggio su Facebook
Qui menzionato lo sfogo della giovane, trascritto nei gruppi della pagina dedicata ad alcuni gruppi di lavoro:
“Nel 2023 fanno proposte di lavoro assurde e lo Stato si prende anche il lusso di dire che non vogliamo lavorare. Sono stata chiamata poco fa per una proposta di babysitter dal lunedì al venerdì per 350,00€ al mese a nero, quando gli ho detto che era poco mi ha risposto signora ma per mezza giornata lei chiede un compenso eccessivo (800/900€). Ma che schifo, qui non cercano dipendenti ma schiavi. Scusate lo sfogo ma sono seriamente indignata”.