Un uomo di sessantacinque anni residente ad Ischia in visita a Napoli è stato colto da un malore mentre passeggiava per le strade di San Gregorio Armeno. Soccorso da un’ambulanza viene condotto all’ospedale del Mare, nella zona est della città. Il triage del pronto soccorso ritiene che il malore sia da codice giallo, cioè non grave: i sanitari sospettano che si tratti di un’ischemia. Non trattandosi di un codice rosso, l’uomo viene lasciato ad attendere in barella per quattro ore, ma i fatti successivi mostreranno che l’uomo aveva un infarto in corso.
Un’attesa infinita
L’infartuato viene raggiunto dalla moglie, un’infermiera in servizio da trentotto anni, che assistendo il marito si rende conto che l’emergenza sia molto più grave di quello che era stato inizialmente prospettato. La donna racconta di aver chiesto aiuto ai colleghi dell’ospedale del Mare che però ritengono che quella in atto non sia un’emergenza da codice rosso Così, dopo quattro ore di attesa, richieste di aiuto e proteste, secondo quanto detto dall’infermiera questa ha deciso di portare autonomamente il marito ad un altro ospedale, quello di Pozzuoli dove, dopo alcuni accertamenti, è stato stabilito che l’uomo venisse trasferito all’ospedale di Caserta. Qui finalmente l’uomo ha subito un intervento chirurgico che ha portato all’impianto di ben tre stand cardiaci.
La protesta sui social network
La moglie del malcapitato paziente, Carmela Fattorusso, ha riportato la sua esperienza sui social network, fino ad arrivare al profilo facebook di Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, che riporta quanto raccontato dalla donna.
Nel post del consigliere leggiamo le parole di Carmela: “Mio marito è attualmente ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di #Aversa, dopo aver ricevuto tre stand #cardiaci. Le sue condizioni mi sono apparse da subito serie quando l’ho raggiunto all’ospedale del Mare dove il servizio del 118 lo aveva trasportato subito dopo il malore alle 18:45. Dopo ore di attesa sulla lettiga in codice giallo mi sono rivolta ai colleghi infermieri chiedendo che rivalutassero le condizioni di mio marito che intanto peggiorava sempre di più, mi sono sentita rispondere in malo modo, con arroganza e assoluta scostumatezza senza ottenere che qualcuno di essi si avvicinasse al paziente. A mezzanotte e mezza, senza ottenere alcun tipo di soccorso ho portato via in taxi mio marito all’ospedale di Pozzuoli dove in seguito a prelievo, ecocardiogramma e torace è stato riscontrato un infarto. Per mancanza di posti è stato trasferito ad Aversa dove il calvario ha avuto fine”.
Francesco Emilio Borrelli aggiunge che “Ho chiesto al Commissario dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, di fare piena luce e accertare ogni responsabilità. Gli ospedali siano luoghi in cui ci senta al sicuro e in mani fidate. La denuncia di Carmela è gravissima, l’ospedale del Mare è un’eccellenza, è indispensabile l’impegno di persone dedite e professionali in tutti gli ambiti. Seguirò personalmente lo sviluppo della vicenda, è inquietante che un paziente colto da infarto si salvi solo grazie alla lungimiranza della moglie e non per il lavoro di gente pagata per svolgere il proprio lavoro”.
Attualmente il sessantacinquenne è ricoverato in terapia intensiva. Carmela Fattorusso sembra decisa a denunciare quanto accaduto e spera che venga avviata un’indagine interna sulla vicenda.