La divisone “Clan Fiamma”, del gruppo A.G.E.S.C.I Napoli 6, degli scout presenta la ricerca annuale sulla tematica dell’uso compulsivo degli schermi da parte dei giovanissimi
Chi sono gli scout?
Avete presente quando vengono menzionati gli scout nelle serie televisive o nei cult americani? si tratta solo di una piccola parte, spesso finzione, di quello che offre in realtà questo microcosmo di valori e attività en plein air. Lo scautismo è de facto un movimento esistente e riconosciuto a livello internazionale dalla Conferenza internazionale dello scautismo di Copenaghen. SI tratta di un lavoro di formazione e sensibilizzazione sociale nato dall’idea di un generale inglese nel primo decennio del novecento. Il metodo educativo scelto dal militare consisteva nella formazione diretta a contatto con la natura attraverso attività fisica e numerosi gesti di volontariato. In tempi moderni è considerato il metodo educativo non formale per eccellenza, in quanto si impara facendo e si sviluppano skills importanti per la creazioni di legami e amicizie. La parola per eccellenza è il lavoro di gruppo, il quale fine finale sarà il divertimento dei ragazzi.
Per quanto concerne l’Italia l’attività degli scout è rappresentata dall’ Associazione nazionale della F.I.S, la quale opera attraverso circa 40 differenti circoli. I principali, che fondano le proprie radici anche in un passato poco semplice dalla prima guerra mondiale, sono A.G.E.S.C.I e C.N.G.E.I. Entrambe rispettivamente dirette a carattere cattolico per la prima ( con finanziamenti e organizzazioni parrocchiali) e laica. Lo stivale accoglie approssimativamente 220mila scout e guide pronti a giurare fedeltà al proprio motto “estote parati”.
Gli scout di Napoli ed i loro studi
Come precedentemente dimostrato, lo scoutismo si pone obiettivi anche d’interazione sociale al di fuori della propria tenda. Il gruppo principe delle associazioni scout di Napoli appartiene ad AGESCI ed è composto da numerose unità a seconda delle età. Quest’ultimo, grazie al lavoro del “Clan Fiamma” ( i ragazzi del quartiere Vomero di Napoli) , ha realizzato un progetto di sensibilizzazione verso i giovani riguardante l’uso No Stop del cellulare. Il gruppo presenterà il proprio “Capitolo” alla fine del percorso iniziato quest’anno attraverso le ricerche dei giovanissimi nei riguardi del tema. Gli scout, dunque, si sono rivolti a professionisti quali psicologi specialisti nell’ambito delle dipendenze.
I risultati, riguardanti gli approfondimenti sulla Nomofobia ( uso compulsivo del cellulare) e la FOMO verranno presto divulgate attraverso le piattaforme social dell’associazione e volantini. Si tratta di un lavoro pronto a rompere i tabù riguardante gli aspetti positivi e negativi della dipendenza dal proprio schermo o dalla paura di restare fuori dal mondo delle notizie (Fear Of Missing Out).
Secondo un ottica generale gli scout potrebbero sembrare dei semplici avventurieri altamente stereotipati e capaci di costruirsi un riparo. Ma come dimostrato dalla nostra fonte Alice (Fiamma Napoli 6), lo scoutismo è una continua condivisione di valori, amicizie e cultura!