di Filomena Cristiano – Il Premier Giuseppe Conte, nel corso del Cdm, ha illustrato le ragioni che sono alla base della revoca dell’incarico del sottosegretario ai Trasporti Armando Siri, indagato per corruzione.
Durante il consiglio dei ministri durato due ore e mezza, le due compagini governative sono rimaste ferme sulle rispettive posizioni. Da un lato c’era il Premier Conte sostenuto dagli esponenti del Movimento 5 stelle, dall’altro il ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, a rappresentare la Lega nella difesa di Siri. Nel corso della discussione sono intervenuti anche i Vicepremier Di Maio e Salvini.
La posizione della Lega
Dalla Lega si appeende che si è trattato di una “discussione civile e pacata” e, al termine del Cdm, il Carroccio ha ribadito la “fiducia nel premier” ma è persistita la “difesa del sottosegretario Armando Siri, innocente fino a prova contraria come tutti i 60 milioni di Italiani”.
Dalla Lega è stato inoltre aggiunto:
“Basta coi litigi e con le polemiche, ci sono tantissime cose da fare: flat tax per famiglie, imprese e lavoratori dipendenti, autonomia, riforma della giustizia, apertura dei cantieri, sviluppo e infrastrutture: basta chiacchiere, basta coi No e i rinvii”.
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