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Campi Flegrei: 260 milioni per la sicurezza delle infrastrutture pubbliche

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Cinquantasei interventi per le infrastrutture pubbliche nell’area del bradisismo ai Campi Flegrei, da eseguire nell’arco di tre anni con fondi per 260 milioni di euro.

È il massiccio piano di lavori per la sicurezza presentato oggi dal ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, in un incontro con i sindaci del territorio svoltosi a Pozzuoli.
La riqualificazione sismica riguarderà anzitutto gli edifici scolastici, ma anche strutture pubbliche di rilevanza nazionale come la casa circondariale femminile di Pozzuoli e l’Accademia aeronautica, ma anche il comprensorio logistico della Guardia di Finanza a Miseno e quello militare di Nisida.

Un altro capitolo è dedicato alle opere idrauliche, cominciando dagli interventi sulla rete fognaria e su quella idrica a Pozzuoli e Bacoli.

Poi la rete viaria: previsto un nuovo ingresso per la Tangenziale di Napoli, dall’abitato di via Cigliano a Pozzuoli, e il completamento dello svincolo di via Campana. Infine nel porto di Pozzuoli è prevista una nuova darsena traghetti e saranno eseguite opere di livellamento dei fondali con la creazione di moli galleggianti temporanei.

Completano questa prima fase del programma gli interventi per la messa in sicurezza di costa e costoni a Bacoli.

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Il Gip non convalida il fermo di Renato Caiafa

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Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli non ha convalidato il fermo di Renato Caiafa, il 19enne che nella notte tra venerdì e sabato avrebbe ucciso, sparando mentre maneggiava un pistola calibro 9×21, il cugino Arcangelo Correra in piazzetta Sedil Capuano.

«Mancanza dei presupposti di legge e di pericolo di fuga», si legge nelle motivazioni del giudice. “Rispettiamo il provvedimento del giudice ma non lo condividiamo e lo impugneremo innanzi al Tribunale per la libertà“, dice l’avvocato Giuseppe De Gregorio.

Intanto però Renato Caiafa, resta in carcere, perché è stato applicata la misura cautelare dell’arresto per il reato di porto e detenzione di arma clandestina e ricettazione.

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Il Governo Meloni taglia 30milioni di fondi al “Decreto Caivano”

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Era il provvedimento simbolo del governo Meloni per aiutare i giovani che crescono nei quartieri difficili e a rischio criminalità, ma è stato smontato dallo stesso governo nella manovra economica.

Nel decreto Caivano erano stati inseriti 40 milioni di euro per la lotta alla dispersione scolastica, a testimoniare l’attenzione dell’esecutivo a difesa di bambini e ragazzi prede della violenza di strada. E invece, proprio nelle stesse ore nelle quali si registra l’ennesimo omicidio di un ragazzo a Napoli, si scopre che nella legge di bilancio quel fondo “è stato ridotto a poco più di 10 milioni”.

Tagli che stridono non solo con gli annunci fatti ai tempi del decreto Caivano, che prende il nome dal Comune dove avvenne una violenza sessuale a due cugine minorenni, ma anche con le cronache di questi giorni: «Una scelta che dimostra la volontà del governo di azzerare gli investimenti in istruzione e di considerare il Sud un peso», dicono Irene Manzi e Marco Sarracino del Pd. «L’ennesimo omicidio invece dimostra che abbiamo bisogno di un piano straordinario per assumere più assistenti sociali e maestri», dice Sandro Ruotolo della segreteria del Pd.

Il centrodestra invece attacca i dem: «Il finto buonismo della sinistra alla guida di Napoli e della Campania sono i fattori che hanno contribuito alla deriva», dice Saverino Nappi, capogruppo della Lega in Campania. FdI esalta ancora il decreto Caivano: «Con questa azione abbiamo posto le basi per recuperare tanti ragazzi», dice il senatore Sergio Rastrelli. Ma in bilancio quel decreto è stato in parte svuotato.

FONTE Repubblica.it

Renato Caifa conferma la sua versione al Gip per la morte di Arcangelo Correra

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Ha confermato ogni parola Renato Caiafa, il diciannovenne che si è costituito per la morte di Arcangelo Correra, ucciso a 18anni da un colpo di pistola alla testa la notte di sabato nel centro di Napoli.

Davanti al GIP del Tribunale di Napoli, Caiafa ha ribadito quanto aveva già dichiarato quando si era presentato in Questura: erano in tre, quella notte, e avrebbero ritrovato l’arma sul copertone di un’auto parcheggiata in piazza Sedil Capuano e poi se la sono passata di mano in mano. È in quei momenti che sarebbe partito accidentalmente il colpo che ha ucciso Arcangelo.

Una versione che lascia qualche dubbio agli investigatori, almeno sul ritrovamento casuale della pistola: un’arma modificata e con matricola abrasa, di quelle utilizzate dai clan della camorra.

Si attende la decisione del GIP sulla misura cautelare in carcera ma, intanto, a intorpidire il quadro c’è il rinvenimento sul luogo del delitto di un proiettile inesploso: diverso il calibro rispetto alla Beretta 9×21 che ha il colpito mortalmente Correra.

Ce ne è abbastanza per alimentare un giallo su cosa sia realmente accaduto quella notte. Non si esclude alcuna pista, neppure quella che ci sia stato uno scontro a fuoco tra bande all’alba di sabato. Come quello che a meno di un chilometro di distanza in linea d’aria e appena due settimane prima è costato la vita a Emanuele Tufano, morto a quindici anni in questa assurda sequenza di morte che riguarda giovanissimi.

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Riunione in Prefettura sulle iniziative a sostegno dei minori “a rischio”

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Presieduta dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari, si è svolta, presso il Palazzo di Governo, una riunione sulle iniziative da adottare a sostegno dei minori “a rischio” .

All’incontro hanno partecipato gli Assessori alla Sicurezza e alla Scuola, Politiche sociali e Politiche giovanili della Regione Campania. Mario Morcone e Lucia Fortini, gli Assessori alla Legalità e al Welfare del Comune di Napoli, Antonio De Iesu e Luca Trapanese, il Presidente del Tribunale per i minorenni, Paola Brunese, il rappresentante della Corte d’Appello Di Marco, il Direttore scolastico regionale, Acerra, i rappresentanti delle Forze dell’ordine, dell’ASL Napoli 1 Centro, i delegati dell’Arcivescovo di Napoli e del Vescovo di Pozzuoli, il Garante campano dei detenuti e i rappresentanti delle Associazione Asso Gioca, Rete per la sicurezza dei minori e degli adolescenti, 31 Salvatutti e dell’Orchestra Sanità Ensemble.

Il Prefetto ha evidenziato che, oltre alle numerose iniziative finora messe in campo – tra cui le azioni di prevenzione e di contrasto alla dispersione e all’abbandono scolastico, all’uso di sostanze stupefacenti, sviluppando progetti che propongono modelli attitudinali positivi per valorizzare le risorse della persona, l’intensificazione dei controlli, anche all’esterno e nelle vicinanze degli istituti scolastici per evitare la circolazione di stupefacenti e armi di qualsiasi genere e l’installazione di sistemi di videosorveglianza – occorre un ulteriore sforzo attraverso accordi di collaborazione interistituzionale.

In particolare, il Prefetto ha proposto la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa tra tutti gli attori istituzionali e del Terzo Settore interessati, per il reinserimento sociale e l’avviamento al lavoro dei minori fuoriusciti dal circuito penale, anche con problemi di dipendenze (da alcol, sostanze stupefacenti, gioco d’azzardo etc..), a grave rischio di esclusione sociale, criminalità e devianza.

Il Delegato della Presidente della Corte d’Appello, Di Marco, ha evidenziato che, i giovani subiscono l’influenza negativa di modelli proposti dai social, fenomeno che occorre contrastare attraverso iniziative condivise di prevenzione primaria.

La Presidente del Tribunale dei minori, Brunese, ha sottolineato l’importanza di affiancare anche le famiglie di provenienza dei ragazzi inclini alla devianza che hanno a loro volta bisogno di specifico supporto.

L’Assessore regionale alla Sicurezza, Morcone, ha ribadito la disponibilità della Regione Campania a finanziare ulteriori sistemi di videosorveglianza per il controllo del territorio per incrementare la sicurezza e la vivibilità del contesto.

L’Assessore regionale alla Scuola, Politiche sociali e Politiche giovanili, Fortini, ha ricordato le numerose iniziative avviate dalla Regione per consentire, tra l’altro, l’apertura pomeridiana degli istituti scolastici e l’incremento della pratica sportiva nei ragazzi.

L’Assessore comunale al Welfare, Trapanese, ha illustrato la progettualità sperimentale di recente avviata per i minorenni che hanno subito pene detentive, d’intesa con i competenti uffici giudiziari.

Il Direttore scolastico regionale, Acerra, ha messo in evidenza la necessità di seguire con percorsi dedicati anche i ragazzi che hanno superato i 15/16 anni e che sono fuori dall’obbligo di istruzione.

Il Vicario episcopale per la carità della Diocesi di Pozzuoli, don Fabio De Luca, ha evidenziato che spesso i giovani devono allontanarsi dal contesto familiare d’origine, per poter cambiare realmente; tornando a contatto diretto con gli ambienti malavitosi del territorio di provenienza, vengono condizionati a proseguire il percorso di vita deviato.

Tutti i rappresentanti del volontariato presenti hanno espresso l’intendimento di continuare il proprio percorso, anche in sinergia con le istituzioni.

A conclusione dell’incontro, il Prefetto ha ribadito la volontà di costruire, attraverso un protocollo che coinvolta tutte le istituzioni interessate, le Diocesi ed il Terzo settore, un progetto dedicato ai ragazzi che, in quanto usciti dal sistema penale, sono portatori di fragilità e rischiano di essere nuovamente reclutati dalla criminalità.

A breve verrà predisposta una bozza del citato strumento pattizio da sottoporre, per ogni utile contributo, a tutti i componenti del tavolo.

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Vomero – Chiaia: sequestrati 90kg di alimenti non tracciati

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In attuazione delle disposizioni impartite in seno al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari, il personale della Unità operativa semplice del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Napoli 1 Centro, sotto la direzione del Direttore Cirio Verdoliva, ha posto in essere mirati controlli amministrativi presso esercizi commerciali.

In particolare, nella notte tra il 7 e l’8 novembre scorso, nella zona “baretti” di Chiaia, il personale della ASL, composto da 4 medici veterinari, 10 medici igienisti, 2 dirigenti biologi, 4 tecnologi alimentari, 15 tecnici della prevenzione, unitamente al personale dell’Arma dei Carabinieri, ha ispezionato 20 esercizi commerciali ed in particolare, 9 bar e 11 ristoranti. Sono state comminate 85 prescrizioni e 18 sanzioni pari a 29.500 euro, effettuati 2 sequestri di alimenti per un totale di 130 kg di merci (per mancanza della tracciabilità) e disposta la sospensione dell’attività per 7 locali (6 per carenze igieniche e 1 per mancanza delle prescritte autorizzazioni).

Nella giornata dell’8 novembre scorso, inoltre, personale della medesima ASL, insieme a personale della Polizia locale, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, ha ispezionato presso il mercatino di Antignano del quartiere Vomero di questo capoluogo vari esercizi commerciali, tra cui un panificio con annesso laboratorio di gastronomia ed un esercizio di ortofrutta. Sono state comminate 10 prescrizioni, 3 sanzioni per l’importo complessivo di 4.000 euro, 1 sequestro di alimenti di alimenti pari a 350 kg e l’attività del panificio gastronomia è stata sospesa per gravi carenze igienico-sanitarie.

Ulteriori controlli, svolti con Polizia di Stato e Carabinieri, hanno riguardato altri esercizi commerciali dei quartieri Chiaia e Vomero con un totale di 68 prescrizioni comminate, 1 diffida, 11 sanzioni per un importo complessivo di 15.500 euro e il sequestro di 90 kg di alimenti (per mancanza della tracciabilità).

Il Prefetto esprime il proprio apprezzamento per l’intensa e proficua attività svolta che proseguirà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane a tutela della legalità nel settore del commercio.

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Napoli: contrasto ai parcheggiatori abusivi, 46 denunciati

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Continua l’attività di prevenzione e contrasto al fenomeno dei parcheggiatori abusivi posta in essere dal Comando della Polizia locale di Napoli, in attuazione di quanto pianificato in seno al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Napoli Michele di Bari.

Il Comando di Polizia locale con la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e gli ausiliari dell’Anm, azienda del trasporto pubblico del Comune di Napoli, ha svolto, nella settimana tra il 4 e il 9 novembre, diversi controlli nelle aree del lungomare, centro storico, Ponticelli, Fuorigrotta, Chiaiano, Vomero e zona ospedaliera. Sono stati sanzionati 24 parcheggiatori abusivi e 46 sono stati denunciati per recidiva.

I controlli, fa sapere la Prefettura di Napoli, “continueranno nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, al fine di contrastare efficacemente ogni forma di illegalità“.

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Terremoto politico giudiziario a Teverola: arresti per corruzione

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Terremoto a Teverola, comune del Casertano, dove i Carabinieri hanno arrestato e posto ai domiciliari su ordine del Gip del tribunale di Napoli Nord, per i reati di corruzione e lottizzazione abusiva, due ex sindaci, Biagio Lusini e Tommaso Barbato, quest’ultimo vice-sindaco fino ad inizio ottobre nell’attuale amministrazione del primo cittadino Gennaro Caserta.

Ai domiciliari anche l’ex capogruppo in consiglio comunale Pasquale De Floris, dimessosi come Barbato all’inizio del mese scorso, e il tecnico privato Gennaro Pitocchi, in passato dirigente in diversi comuni.

I carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa hanno eseguito anche quattro misure del divieto di dimora per l’ex consigliere comunale di opposizione Pasquale Buonpane, per l’imprenditore Angelo Morra, per Teresa La Palomenta, compagna di Pitocchi, e il figlio della donna, Alessandro Pisani. Nell’indagine dei sostituti Cesare Sirignano e Patrizia Dongiacomo figurano anche altri sette indagati, tra cui l’ex assessore comunale Biagio Pezzella, che ad inizio ottobre, quando si seppe dell’indagine, si dimise dalla carica in giunta ma non da quella di consigliere comunale, il responsabile dell’area finanziaria del Comune Massimiliano Schiavone, Davide Vargas, ex dirigente dell’Urbanistica di Teverola, e il costruttore Giovanni Miniero.

I fatti riguardano la gestione dell’ufficio tecnico del Comune di Teverola e i permessi a costruire rilasciati per la realizzazione del Parco Iris, un complesso residenziale sottoposto a sequestro giudiziario insieme ad un altro immobile realizzato in via Fratelli Bandiera. Ruolo chiave dell’inchiesta è quello dell’ex sindaco Lusini, ritenuto il mediatore tra amministratori, imprenditori e tecnici. Per gli inquirenti è Lusini che, anche durante il mandato da sindaco di Barbato – primo cittadino tra il 2019 e il 2023 – contro il quale si era candidato alle elezioni del 2019, dettava la linea; e così all’ufficio tecnico, secondo l’accusa, dovevano esserci solo dirigenti pronti a esaudire le richieste sue e degli imprenditori edili che volevano realizzare gli immobili poi da vendere.

Dalle indagini è emersa la consegna da Lusini all’ex indaco Barbato di diverse somme di denaro che Lusini aveva ricevuto dai costruttori finiti sotto indagine.

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Maxi operazione anti droga tra Napoli e la Spagna, 33 arresti

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Maxi operazione antidroga dei carabinieri dei Nucleo Investigativo di Napoli, con la collaborazione della Dcsa e del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia.

E’ stata eseguita a Napoli e provincia, e nel territorio spagnolo, un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dal gip del capoluogo campano su richiesta della Procura napoletana – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 33 persone gravemente indiziate – a vario titolo – di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata dall’essere composta da piu’ di 10 persone, dalla disponibilita’ di armi e dall’aver favorito il clan camorristico Amato-Pagano, cosiddetto degli “scissionisti”, operante nel quartiere Scampia di Napoli, nei comuni di Melito di Napoli e Mugnano di Napoli (Napoli) e con base logistica in Gricignano d’Aversa (Caserta).

L’indagine, nel suo complesso ha permesso di svelare l’esistenza e l’operativita’ di due distinte organizzazioni criminali, operanti sul territorio partenopeo, dedite al traffico di stupefacenti, non collegate funzionalmente tra loro, ma aventi il medesimo canale di approvvigionamento dello stupefacente (prevalentemente cocaina e hashish), gestito in Spagna dal gruppo facente capo a un noto narcotrafficante tuttora latitante.

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Prima volta per “Choco Italia” a Cava de’ Tirreni

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Di tappa in tappa l’appuntamento con il cioccolato artigianale ed i dolci tipici si rinnova, in una geografia del gusto del tutto nuova. Questo fine settimana i golosi si incontreranno per la prima volta a Cava de’ Tirreni, da venerdì 15 a domenica 17 novembre.

La fiera itinerante del cioccolato artigianale e delle dolcezze d’Italia si terrà su Corso Mazzini, venerdì a partire dalle ore 19, sabato e domenica ininterrottamente dalle ore 10 a mezzanotte.

L’iniziativa è promossa dalla CNA Salerno, presieduta da Lucio Ronca e diretta da Simona Paolillo, organizzata dall’Associazione Italia Eventi presieduta da Giuseppe Lupo, con il patrocinio del Comune di Cava de’ Tirreni, grazie al sindaco Vincenzo Servalli e l’assessore Annetta Altobello, la collaborazione della Pro Loco Marcina Città di Cava de’ Tirreni, il patrocinio ed il sostegno della Camera di Commercio di Salerno, dell’UNOE Unione Nazionale Organizzatori di Eventi e dell’Associazione The Chocolate Way.

L’obiettivo è stimolare una corretta informazione sul cioccolato, promuovendo attività laboratoriali che ne raccontino l’origine, la lavorazione, le caratteristiche organolettiche e nutrizionali.

Tre giorni in cui centrali saranno dolci tipici ed eccellenze, affiancate da laboratori per grandi e piccini, nonché spettacoli di artisti di strada.

In questa tappa spazio anche alla pasticceria tradizionale cavese: le sue lunghe radici saranno celebrate con i laboratori del gusto realizzati in collaborazione con le pasticcerie di Cava de’ Tirreni: Tirrena e Del Corso. Un’occasione unica per andare alla scoperta di alcuni dolci iconici della città metelliana.

Preziosa la partecipazione di maestri cioccolatieri ed aziende provenienti da 7 regioni italiane: spicca la presenza del cioccolato della tradizione perugina, di quello siciliano proveniente da Modica e della qualità della dolce artigianalità campana.

“Siamo orgogliosi di portare per la prima volta a Cava de’ Tirreni il nostro format dedicato al cioccolato artigianale. Questa è una città che conosce il valore dell’artigianato e lo celebra da sempre grazie alla presenza di antichi e tradizionali mestieri. Siamo certi contribuiremo a sensibilizzare sull’importanza delle produzioni artigianali, le quali rappresentano sapere e saper fare”, sottolinea il presidente di Italia Eventi, Giuseppe Lupo.

Il programma di Choco Italia Cava de’ Tirreni

Le attività laboratoriali prenderanno il via sabato mattina, alle ore 11:30, con due imperdibili Choco lab perfetti per i piccoli golosi. Si comincerà con la preparazione dei lecca lecca al cioccolato, per poi continuare con i bon bon al cioccolato. Le attività sono realizzate grazie all’Associazione La casetta dei bambini di Cava de’ Tirreni.

Alle ore 17, gli artisti del Sibyllae Show proporranno due appuntamenti da vivere con il fiato sospeso: il Trampoliere Willy Wonka ed il Fire Show Spettacolo del Fuoco.

In prima serata, alle ore 19:30, la tradizione dolciaria cavese verrà raccontata attraverso le specialità tradizionali della Pasticceria Tirrena: il confettone, il Cavoto ed il torrone.

Domenica, alle ore 11, sarà la Ludoteca Magic Party Annalisa di Cava de’ Tirreni a promuovere “Sporchiamoci le mani”, laboratorio dedicato al cioccolato. Alle ore 17, invece, spazio a divertenti giochi di strada per bambini.

Alle ore 18, live “Pralineria e temperaggio artigianale del cioccolato” a cura della Pasticceria del Corso di Cava de’ Tirreni. I laboratori del gusto saranno condotti dalla giornalista gastronomica Antonella Petitti.

Ad accompagnare l’evento vi è la Fabbrica culturale europea del cioccolato itinerante, attiva sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 20. Gestita dai maestri del cioccolato perugini, consente di avvicinarsi al mondo del cioccolato e comprenderne la lunga e complessa filiera.

Tra le opportunità spicca anche “Diventa cioccolatiere per un giorno” dove i piccoli visitatori della Fabbrica, partecipando all’appuntamento sulla storia del cacao e della filiera del cioccolato, giungeranno alla creazione di una bella tavoletta di cioccolato.

Tutti i giorni, dalle ore 15 alle ore 20, si rinnova l’iniziativa “Nonni e nipotini: un mondo di cioccolato”. La Fabbrica ospiterà nonni e nipotini per vivere insieme la magia della nascita di questo goloso prodotto.

L’associazione Italia Eventi aderisce, inoltre, a The Chocolate Way, una rete internazionale che celebra la cultura, la tradizione e la storia del cioccolato in Europa.

La Sana Merenda: mangiar bene e far del bene

Anche a Cava de’ Tirreni si rinnova l’impegno con l’iniziativa solidale e salutare La Sana Merenda. In ogni tappa è possibile assaggiare del pane fresco artigianale accompagnato da una crema spalmabile artigianale realizzata con la nocciola di Giffoni IGP. Diventa così possibile promuovere merende di qualità, grazie alla collaborazione con i panifici del territorio, e sostenere le associazioni locali impegnate in progetti sociali e culturali, a cui saranno devoluti gli incassi.

I prodotti di Choco Italia

Numerose le aziende, i produttori e gli artigiani provenienti da 7 regioni italiane che prenderanno parte all’iniziativa. Dalla Campania giungeranno dolci della tradizione, miele biologico in diverse tipologie e specialità al miele. Immancabile la nocciola di Giffoni IGP ed il croccante preparato al momento, noci e mandorle, anche caramellate. Tanto cioccolato, anche in formato cremini e waffelini caldi al cioccolato bianco, al latte e al pistacchio. Immancabili le caramelle in vari gusti, i lecca lecca (anche al cioccolato) e i marshmallow, tra cui alcune creazioni decorate celebrando i più amati personaggi dei cartoni animati.

Dalla Puglia taralli dolci in vari gusti, friabili e senza lievito. Dal Molise macarons, cioccolato senza glutine, senza lattosio, torrone morbido al cioccolato, mostaccioli e cioccolatini al latte di bufala, una novità di quest’anno.

Dalla Calabria giungerà la liquirizia, mentre dalla Sicilia dolci, waffel, cremini, cioccolatini, il tradizionale cioccolato di Modica, caramellati di frutta secca e croccanti di mandorle e di pistacchio preparati al momento.

Dall’Umbria un’azienda perugina proporrà dolci sfere di cioccolato al fondente, al pistacchio, ai frutti rossi e diverse tipologie di praline. Dalla Toscana un trionfo di cantucci classici e al limone, accompagnati da cioccolato e torroni morbidi.

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