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Afragola: morto operaio di 43 anni

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Un incidente mortale sul lavoro si è verificato questa mattina, intorno alle 11, ad Afragola, nel napoletano.

La vittima è un operaio italiano di 43 anni che, secondo le prime informazioni apprese, sarebbe precipitato dal terzo piano di uno stabile in costruzione, morendo sul colpo. Inutili i soccorsi delle ambulanze del 118.

La vittima è Francesco Romano di 43 anni di Acerra. La tragedia è avvenuta tra i civici 39 e 41 di via Roma.

Sul posto, in via Roma, sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Afragola, che stanno svolgendo indagini per ricostruire la dinamica dei fatti.

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Violenza giovanile a Napoli, il piano del Viminale: controlli sulla movida

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Un piano straordinario per fronteggiare il fenomeno della violenza giovanile nell’area metropolitana di Napoli.

È una delle decisioni prese questa mattina durante la riunione presieduta dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella sede della prefettura di Napoli con il sindaco Gaetano Manfredi e i vertici di prefettura, questura e comandi provinciali delle forze dell’ordine.

In particolare il ministro ha dato disposizioni per intensificare le operazioni in orario notturno e in particolare nelle aree di maggior frequentazione giovanile anche con il potenziamento del sistema di video-sorveglianza da realizzare in pochi mesi.

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Arzano: rissa in strada tra extracomunitari e italiani, la Polizia Locale evita il peggio

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Nel corso di un controllo e monitoraggio del territorio gli agenti della Polizia Locale di Arzano sono stati allertati da alcuni cittadini circa la presenza in strada, in via Volpicelli, di alcune persone che si stavano picchiando.

Giunti sul posto la lite era ancora in atto con spintoni, schiaffi, calci e pugni. Gli agenti hanno bloccato tre persone, due uomini e una donna, di cui due nigeriani di cui uno con una ferita sanguinante alle mani. Richiesto l’intervento dei soccorsi sanitari del 118 i medici hanno diagnosticato all’aggredito, che ha sporto querela lesioni, giudicate guaribili in 15 giorni.

Le indagini da parte degli uomini del comandante Biagio Chiariello hanno consentito di ricostruire le motivazioni da cui è scaturita la rissa, ovviamente dovuta a futili motivi, ovvero un mancato pagamento da parte dell’imprenditore italiano, di una residua spettanza agli stranieri che sono risultati regolarmente inquadrati in una sua ditta.

All’esito degli interventi si è proceduto a deferire i responsabili della rissa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord.

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“Per Giulia Tramontano fu un viaggio nell’orrore” oggi la richiesta di ergastolo per Impagnatiello

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Alessandro Impagnatiello, accusato di avere ucciso con 37 coltellate la fidanzata Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, è presente oggi in aula nel giorno della nuova udienza del processo a suo carico.

L’ex barman, 31 anni, è accusato di omicidio volontario pluriaggravato, interruzione non consensuale di gravidanza e occultamento di cadavere. Oggi la requisitoria del procuratore aggiunto Letizia Mannella e del pm Alessia Menegazzo, che potrebbero chiedere per lui la condanna all’ergastolo.

Se i tempi lo consentiranno, la Corte di Assise di Milano potrebbe ritirarsi già oggi in camera di consiglio ed emettere la sentenza. Impagnatiello, come è stato fatto sapere all’inizio dell’udienza, ha però espresso la volontà di non essere fotografato né ripreso.

Oggi percorreremo brevemente le tappe fondamentali di un viaggio nell’orrore. Un orrore che ha portato all’omicidio di Giulia Tramontano e del suo bambino, trucidati con 37 coltellate con inaudita violenza il 27 maggio del 2023“. Così la pm Alessia Menegazzo all’inizio della sua requisitoria.

“Gli psichiatri sentiti in questo processo hanno bene spiegato il rischio di serialità. Il primo omicidio è disordinato, gli altri sono più razionali e organizzati”.

Quella sera – ha detto la PM-, in modo ostinato, l’imputato insiste, dicendole che il figlio di Giulia non era suo. Insiste anche dopo averla ammazzata. Ostinato, ribadisce che la compagna ha seri problemi psichici. Tutto ciò dopo che l’aveva barbaramente uccisa”.

La pm ha poi spiegato che “Impagnatiello disse a un collega che non ci sarebbero più stati ostacoli alla sua relazione con l’altra donna, questo è il movente dell’omicidio, Giulia e Tiago erano diventati per lui degli ostacoli“. La pm Alessia Menegazzo nella requisitoria ha aggiunto, “tentò anche di ridurla in cenere“, cercando di bruciare il corpo nella vasca da bagno.

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Napoli: tenta fuga e investe vigile urbano in piazza Dante, arrestato

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A bordo di uno scooter tenta di sottrarsi al controllo della Polizia locale e investe un vigile urbano.

È successo questa mattina in piazza Dante, nel centro di Napoli, dove gli agenti della Polizia locale hanno arrestato in flagranza di reato un 31enne di origine straniera.

L’uomo, alla guida di un motociclo senza indossare il casco protettivo, ha tentato di sottrarsi a un controllo stradale accelerando improvvisamente e investendo uno degli agenti, che ha riportato lesioni giudicate guaribili in 4 giorni.

Dopo aver perso il controllo del veicolo, il 31enne ha tentato nuovamente di fuggire, opponendo resistenza e colpendo fisicamente gli agenti. È stato però immobilizzato e portato negli uffici della municipale.

L’arresto è stato confermato dal pm di turno. Il 31enne sarà giudicato oggi con rito direttissimo.

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Parla la mamma di Renato Caiafa, fermato per la morte di Arcangelo Correra a Napoli ai Tribunali: “Lo Stato intervenga, troppe armi”

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“Chiedo allo Stato di intervenire tra i vicoli di Napoli, di garantire un futuro ai nostri figli. Ci sono troppe armi in giro”.

Sono le parole della mamma del 19enne Renato Caiafa, fermato per la morte di Arcangelo Correra, 18 anni, deceduto per un colpo di pistola partito accidentalmente.

La madre del ragazzo, Anna Elia, ha parlato con il quotidiano Il Mattino, raccontando che è stato il figlio a dirle come sono andate le cose: “Mio figlio mi ha detto che si stavano passando la pistola tra le mani come si passano le figurine dei calciatori e in quel momento è partito un colpo che ha centrato Arcangelo alla fronte – dice – L’ho portato io in Questura.

Poi Renato mi ha detto di andare da Antonella, la madre di Arcangelo e di spiegarle che era stato un tragico errore, che non voleva”.In una intervista rilasciata a FanPage, la donna ha affermato: “Non piango per mio figlio che è in carcere, ma per chi è morto”. “Voglio chiedere scusa ad Antonella. Come ho io un dolore, lo ha anche lei”, ha sottolineato Anna Elia.

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Napoli: controlli sulla movida, denunciato 19enne con coltello con effigie duce

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Nella serata di domenica e nella notte tra domenica e lunedì i carabinieri hanno presidiato la zona dei baretti di Chiaia controllando 39 locali e sospendo l’attività per 10 di questi. Duranti i controlli, mirati soprattutto ad evitare che fossero venduti alcolici ai minori, sono state notificate sanzioni per oltre 80mila euro. Gran parte per violazioni in materia igienico-sanitaria e per l’occupazione abusiva di suolo pubblico.

Otto i parcheggiatori abusivi denunciati. Erano già stati sottoposti al Daspo urbano ma sono stati sorpresi ancora una volta a chiedere denaro agli automobilisti in cerca di parcheggio nella zona di San Pasquale.

Un 20enne è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Pur non avendo mai conseguito la patente, era alla guida di uno scooter in via del Vasto a Chiaia. I carabinieri gli hanno imposto l’alt ma lui è fuggito, urtando anche uno dei militari. Il giovane ha perso immediatamente il controllo del motorino ed è finito contro alcune auto parcheggiate. Nelle sue tasche i carabinieri hanno trovato una stecchetta di hashish. Ora il 20enne è in attesa di giudizio.

Tra le 622 persone identificate, tutte giovanissime, anche un 19enne che è stato denunciato perché trovato in possesso di un coltello a serramanico. Due 17enni sono stati denunciati per detenzione di droga a fini di spaccio. Hanno occultato negli slip dosi di marijuana destinate alla rivendita.

Una giovane donna è stata trovata alla guida con un tasso alcolemico superiore al consentito: per lei una denuncia. Non sono mancati i controlli alla circolazione stradale: 31 gli scooter sequestrati, 121 le contravvenzioni e di queste 46 a giovanissimi centauri che non indossavano il casco. Denunciate, invece, 15 persone sorprese alla guida di uno scooter senza aver mai conseguito la patente.

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Serena Autieri debutta al Teatro Cilea di Napoli con lo spettacolo “La Serendipity”

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L’attrice, cantante e showgirl napoletana Serena Autieri torna nella sua città con un evento musicale imperdibile: dal 14 al 17 novembre, il Teatro Cilea ospiterà “La Serendipity”, un nuovo spettacolo che si presenta come un omaggio vibrante e coinvolgente alla tradizione musicale italiana.

Questo debutto rappresenta un momento significativo nella carriera dell’artista, che ha saputo conquistare il pubblico con il suo talento poliedrico e la sua eleganza.

Lo spettacolo è prodotto da Enrico Griselli, che vanta numerosi successi nel panorama teatrale italiano, con opere tra cui si annoverano titoli classici internazionali quali “Vacanze Romane” e “My Fair Lady” e titoli inediti come “Diana & Lady D”, “La Sciantosa”, “Rosso Napoletano”, “Santo Piacere” ed altri.

Lo Spettacolo è arricchito dalle orchestrazioni musicali ideate per l’occasione dal Maestro Enzo Campagnoli, che ha accompagnato Serena in numerosi contesti teatrali, sinfonici, radiofonici e televisivi.

La Serendipity è un viaggio tra le melodie e le emozioni che caratterizzano la cultura italiana e partenopea con arrangiamenti eseguiti da un’orchestra di sedici elementi.

Serena Autieri, con la sua ammaliante voce, guiderà il pubblico attraverso un percorso che celebra la “napoletanità” e i suoi colori, esplorando i vicoli della tradizione “romanesca” e i codici del caffè concerto e del varietà. Con una selezione di classici della musica partenopea, l’artista offrirà anche un toccante tributo a due icone della musica italiana: il celebre brano “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini e il leggendario “Volare” di Domenico Modugno, entrambi reinterpretati con il suo inconfondibile stile elegante e passionale.

Questo spettacolo non è solo un’occasione per vedere Serena Autieri in una veste nuova, ma rappresenta anche un momento di condivisione e celebrazione della cultura musicale italiana, unendo generazioni e creando un ponte tra passato e presente.

“La Serendipity” è un evento musicale che promette di lasciare un segno indelebile nella memoria degli spettatori.

I biglietti sono disponibili presso il botteghino del Teatro Cilea e online presso https://www.etes.it/sale/calendar/80369/SERENA+AUTIERI+-+NUOVO+SHOW .

Per acquisto diretto inquadra qui:

Gio. 14 Nov. Platea euro 33 – Galleria euro 28 inizio ore 21

Ven. 15 Nov. Platea euro 38 – Galleria euro 30 inizio ore 21

Sab. 16 Nov. Platea euro 38 – Galleria euro 30 inizio ore 21

Dom. 17 Nov. Platea euro 38 – Galleria euro 30 inizio ore 18

Info botteghino del teatro dal lunedì al sabato h 10:00 – 13:30 / 16:30 – 20:00.

In programma al Cilea anche: Massimiliano Gallo (dal 21 novembre), Vincenzo De Lucia (dal 5 dicembre), Biagio Izzo (dall’11 dicembre), Benedetto Casillo (dal 30 gennaio), Carlo Buccirosso (dal 13 febbraio), concerto degli Avion Travel (dal 20 febbraio), Maurizio Casagrande (dal 6 marzo), Ghiri Gori – I Ragazzi della Cilea Academy (dal 10 aprile), Paolo Caiazzo (dal 24 aprile).

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Omicidio Correra, si è costituito il cugino: è stata una disgrazia

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Renato Caiafa, 19 anni e fratello di Luigi, ucciso da un poliziotto libero dal servizio durante una rapina al Duomo, a Napoli, è stato fermato per l’omicidio volontario di Arcangelo Correra. Si è presentato in Questura accompagnato dal legale e dalla zia per raccontare la “disgrazia” avvenuta la scorsa notte in via Tribunali.

Secondo la ricostruzione data agli inquirenti, Renato stava maneggiando una pistola quando per sbaglio è partito un colpo di pistola che ha centrato il cugino in pieno viso. Il 18enne è deceduto poco dopo nel Pronto Soccorso dell’Ospedale Pellegrini.

La pista dell’agguato si è sgonfiata appena gli Agenti della scientifica hanno trovato sul luogo del delitto un bossolo inesploso a terra. In quel momenti si è accesa una nuova ipotesi investigativa, quella dell’incidente. Perché i bossoli dalle pistole non possono uscire senza esplodere. Quell’arma presumibilmente stava scarrellando, ovvero scaricare e ricaricare il colpo in canna. Qualcosa è andato storto ed un proiettile è stato esploso, colpendo fatalmente al volto Arcangelo. Saranno gli accertamenti balistici a ricostruire con esattezza quanto accaduto la scorsa notte in via Tribunali.

Intanto per diverse ore la fantasia della stampa locale e nazionale ha iniziato letteralmente a fantasticare, fornendo ricostruzioni e motivazioni come se si stesse seguendo una puntata di Gomorra. La punizione di un clan per uno sgarro, una vendetta di una baby gang, addirittura su un TG nazionale è stato detto che un uomo si sarebbe avvicinato alla vittima ed avrebbe aperte il fuoco. Tutto infondato.

Questa vicenda restituisce però alcune certezze, quella principale è che a Napoli circolano troppe armi da fuoco. Oramai sono alla portata economica di chiunque e bisogna capirne il motivo.

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Arcangelo Correra potrebbe essere stato ucciso accidentalmente

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Stavano maneggiando la pistola quando è partito un colpo che ha raggiunto la vittima alla testa: secondo quanto si è appreso così sarebbe stato ferito a morte Arcangelo Correra, il 18enne morto qualche ora fa nell’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli.

A raccontare la vicenda alla Squadra Mobile sarebbero stati due amici del ragazzo morto, tra cui un suo parente, il fratello minore di Luigi Caiafa, un ragazzo ucciso nel 2020.

La tragedia è avvenuta nelle prime ore del mattino: i ragazzi, che stavano armeggiando con la pistola, avrebbero “scarrellato” e sarebbe stato espulso anche un proiettile, che sarebbe stato trovato a terra, sul posto.

Questa versione dei fatti è ora al vaglio della Squadra Mobile che sta indagando sull’accaduto.

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