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Omicidio Santo Romano, la versione del 17enne reo confesso: “Mi hanno pestato la scarpa poi mi hanno aggredito”

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Se l’era presa perché qualcuno gli aveva pestato una scarpa originale di Versace. Quel modello gli era costato circa 500 euro, somma di cui disponeva nonostante non svolgesse nessuna attività lavorativa. È questa una delle circostanze confermate dal 17enne reo confesso dell’omicidio del 19enne di Casoria Santo Romano, ucciso a San Sebastiano al Vesuvio (NAPOLI) nella notte tra sabato 1 e domenica 2 novembre.

Il fermo eseguito nei confronti del minore – accusato anche del tentato omicidio di Salvatore Spagnoli, amico della vittima, ferito al gomito – è stato convalidato con l’applicazione della misura cautelare della custodia in istituto penale per minorenni. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di far luce sulla dinamica dei fatti con alcuni dettagli chiariti dallo stesso indagato: mentre si trovava a San Sebastiano al Vesuvio, dove si era recato per “incontrare una ragazza” che gli piaceva, un giovane gli avrebbe “volutamente” dato un calcio a una gamba.

Lui gli avrebbe detto che “almeno poteva chiedere scusa” e si sarebbe poi allontanato a bordo di una Smart – che guidava senza, ovviamente, avere mai conseguito la patente – per raggiungere un amico. L’indagato ha raccontato, ancora, di aver poi visto avvicinarsi alla Smart uno dei ragazzi con cui aveva discusso, che gli lanciava contro “una grossa pietra”, dicendogli di scendere.

Quindi, ha raccontato che un altro soggetto lo avrebbe poi “tenuto per un braccio” e un altro ancora avrebbe cercato di colpirlo con un coltello. Da qui la tesi della ligittima difesa: il 17enne ha detto di aver estratto la pistola dalla cintola dei pantaloni e, senza neppure guardare fuori dal finestrino, quindi “alla cieca”, aveva esploso due colpi di pistola dal finestrino.

Dopodiché, approfittando della fuga degli “assalitori”, aveva messo la retromarcia e si era allontanato da San Sebastiano al Vesuvio.

Quindi, aveva raggiunto i baretti di Chiaia, a NAPOLI, nota zona della movida, dove si era sbarazzato della pistola mischiandosi tra la folla e gettandola a terra, insieme a una scheda telefonica. Poi un nuovo spostamento verso l’abitazione di un amico a cui aveva chiesto di prendere della marijuana che desiderava consumare. Secondo la sua versione, non si sarebbe reso conto di aver colpito un ragazzo in pieno petto e di averne ferito un altro.

In sede di udienza di convalida del fermo, il legale dell’indagato ha presentato documentazione medica che attestava come il 17enne soffrisse di una patologia psichica. Si tratta di una perizia, risalente al 2022, in base alla quale il minore risulterebbe “capace di intendere e di volere solo in parte”.

Ma, per la gip Anita Polito, “non si ravvisa, allo stato, alcuna forma di incapacità di intendere e volere, neppure parziale”.

Inoltre, scrive la giudice per le indagini preliminari, il 17enne, dopo l’episodio della scarpa pestata, era risalito sulla propria auto e, mentre si avvicinavano Santo Romano e Salvatore Spagnoli, aveva esploso due colpi di pistola all’indirizzo dei ragazzi.

Esclusa l’ipotesi di una reazione per difendersi: se così si fossero svolti i fatti – evidenzia la gip -, l’indagato avrebbe freddato Santo Romano sul colpo e con tutti e due i proiettili esplosi, senza attingere nessun altro e, men che meno, oltre a Santo Romano, anche lo Spagnoli, a un braccio. Inoltre sarebbe stato “ben consapevole” della gravità di quanto fatto: a confermarlo la ‘fuga’ verso i baretti per sbarazzarsi della pistola.

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Quarto: esplosione in un appartamento, c’è un ferito

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Intorno alle 11 di questa mattina i Carabinieri sono intervenuti a Quarto Flegreo (Napoli) in via Santa Maria per la segnalazione di un’esplosione in un appartamento.

Una persona è rimasta ferita ma le sue condizioni non sembrano essere gravi. Dai primi accertamenti emerge che l’esplosione potrebbe essere dovuta ad alcuni petardi stoccati nell’abitazione.

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Quattro arresti per l’omicidio del Sindaco Angelo Vassallo

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Ci sono quattro arresti per l’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, ucciso il 5 settembre 2010.

Si tratta dell’ufficiale dei carabinieri Fabio Cagnazzo, del figlio del boss nonché collaboratore di giustizia Romolo Ridosso del clan di Scafati Loreto-Ridosso, dell’imprenditore Giuseppe Cipriano e dell’ex brigadiere dell’Arma Lazzaro Cioffi. Il raggruppamento operativo speciale dei carabinieri di Roma ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere.

Il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, per anni a capo della compagnia di Castello di Cisterna, è stato protagonista a Napoli e provincia di indagini sui più potenti clan di camorra. È diventato, poi, comandante provinciale a Frosinone, e da un anno e mezzo risultava tra gli indagati per la morte di Vassallo.

La ricostruzione degli inquirenti individua il movente dell’assassinio nella scoperta, da parte del sindaco, di un traffico di stupefacenti riconducibile ad ambienti camorristici e nel quale sarebbero stati coinvolti anche esponenti dell’Arma.

Vassallo sarebbe stato ammazzato dopo aver confidato quanto sapeva sulla vicenda all’ex procuratore capo di Vallo della Lucania, Alfredo Greco, ma prima di poter formalizzare la sua denuncia ad un Carabiniere di assoluta fiducia dello stesso Greco. Sempre in base alle accuse, Cagnazzo si sarebbe speso in una attività di depistaggio delle indagini organizzata già prima che Vassallo venisse ammazzato.

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Omicidio Francesco Pio Maimone, le parole di Valda: “Ho sparato, ma c’era altra pistola”

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Ha ammesso di avere sparato in aria, sentendosi “accerchiato”, di avere ricevuto un calcio e di avere sentito anche altri colpi di pistola oltre i suoi prima di fuggire: ha sostenuto di ignorare come fosse morta la vittima, ed ha chiesto comunque scusa ai familiari.

Queste le dichiarazioni rese stamane in aula da Francesco Pio Valda, il giovane accusato di avere assassinato con un colpo di pistola Francesco Pio Maimone ucciso la sera del 19 marzo 2023 sul lungomare di Mergellina a NAPOLI.

L’imputato ha preso la parola nel corso dell’udienza del processo che si sta celebrando nel Nuovo Palazzo di Giustizia partenopeo, davanti alla Corte di Assise, che vede alla sbarra anche un gruppo di parenti e amici del giovane.

Nel corso dell’udienza è stato letto un memoriale presentato da Giuseppe Perna che si è dichiarato estraneo ai fatti: “era il mio onomastico e decidemmo di festeggiare – ha scritto Perna – una serata normale: ho incontrato mio nipote Sainz e Rocco Sorrentino (già condannato per il possesso di una pistola, forse quella usata da Valda)… è successa una discussione con un altro gruppo… mi sono intromesso per calmare gli animi ma la situazione ha preso un’altra piega… i ragazzi erano stavano ‘accelerati’ (agitati)… e quindi iniziai a scappare… ho sentito gli spari e scappai dietro mio nipote Sainz Pasquale… sono innocente e mi sono comportato da persona buona che non voleva litigare… lo hanno detto anche i testimoni”.

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Meteo Campania, mostro anticiclonico con giorni contati: dal weekend cambierà tutto

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Mostro anticiclonico in Europa con caldo anomalo; ma dal weekend cambierà tutto. Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma il caldo anomalo su tutta l’Europa, addirittura con +13°C rispetto alla media sulla Scandinavia e in Scozia; le temperature saranno anomali e più calde ovunque tranne in Grecia, Turchia e Russia.

Ma da domenica i valori termici inizieranno a scendere sul fianco orientale del Continente e sulle zone centrali, la bolla del caldo resisterà solo tra Isole Britanniche e zone artiche. In questo lento movimento termico, il fianco orientale dell’Europa cederà dunque il passo alle armate del Generale Inverno: da martedì 12 novembre tutto il settore compreso tra Polonia, Germania, Francia e Nord Italia percepirà il soffio artico continentale con un deciso calo delle temperature.

La prossima settimana sono previste massime di 7°C a Torino, 8-9°C a Milano e Bologna, 12°C a Genova, 13-14°C a Firenze e Roma, 16°C a Napoli e 19°C a Palermo. Capiamo subito che in Italia non entreremo in una fase rigida invernale, bensì vivremo un periodo ‘normalmente autunnale’: ma attenzione, sembrerà molto più freddo a causa dell’abitudine. Ci siamo ormai ‘abituati’ a questa Estate infinita, con massime ancora molto miti, fino a 21°C anche al Nord (fuori dalle nebbie).

Il mese di agosto in pratica non è mai finito quest’anno, con temperature fino a 35°C anche a metà ottobre e la novembrata sta continuando in queste ore con picchi di 25°C sulle Isole Maggiori, 22°C a Napoli, 21°C a Roma e Latina.

Dal punto di vista meteo occhio però ai temporali anche forti sulla Sicilia e sul Mar Tirreno centro-meridionale: fino a domenica avremo rovesci sparsi sulla Trinacria in lenta risalita verso la Sardegna meridionale ed orientale, con possibile coinvolgimento a tratti della costa tirrenica. Un nucleo di forte instabilità, infatti, stazionerà sul mare dove provocherà intensi nubifragi: le coste siciliane, sarde e tirreniche in generale saranno a rischio temporali a causa del mare ancora caldo dopo l’Estate infinita.

Poi dalla prossima settimana tutto cambierà con un calo delle temperature diffuso e piogge, inizialmente ancora sulle Isole Maggiori, poi tra martedì e mercoledì anche verso buona parte del Paese. Da agosto passeremo a novembre saltando due mesi.

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Frattamaggiore, Pietro e Maria scomparsi: la loro verità a “Chi l’ha visto?”

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Un viaggio di nozze improvvisato: questa è la spiegazione data a “Chi l’ha visto?”, il programma condotto su Rai3 da Federica Sciarelli, dai due sposini di Cesa, in provincia di Caserta, scomparsi per qualche giorno dopo il matrimonio. Dopo quattro giorni di assenza, la coppia ha fatto ritorno a casa.

Maria Zaccaria e Pietro Montanino, rispettivamente addetta alle pulizie e guardia giurata, si sono sposati il 25 ottobre scorso e, subito dopo aver lasciato i figli dai nonni paterni a Frattamaggiore (in provincia di Napoli), si sono allontanati senza lasciare traccia, generando preoccupazione tra i parenti. Secondo una prima ricostruzione, la coppia quel giorno è andata a prendere il caffè dalla madre di Pietro, lasciando i due figli piccoli ai nonni. Poi sono stati ripresi da una telecamera vestiti in abiti sportivi fuori dall’abitazione della donna, probabilmente diretti alla stazione.

“Abbiamo fatto un matrimonio organizzato in pochissimo tempo, lei era triste, non avevamo fatto il viaggio di nozze, e quando siamo usciti ho pensato di portarla a fare un giro”, ha raccontato Pietro all’inviato Daniele Bonistalli. “Andiamo via? Andiamo a Napoli a fare una passeggiata. Io ho avvisato tutti… Non avevamo avuto un viaggio di nozze come altre coppie, lei era triste e io senza organizzarmi nulla ho deciso di fare una passeggiata. E l’ho portata a Milano, non l’aveva mai vista”, ha continuato il neo sposo.

Maria, poi, ha raccontato dove sono stati e come ha scoperto che le famiglie li stavano cercando: “Siamo andati a Milano, poi a Bologna e a Venezia. Quando eravamo a Venezia ho visto alla tv che si parlava di noi due scomparsi, lui mi aveva assicurato che la madre l’aveva avvisata… ‘sto scemo. Vedo la nostra foto, guardo Pietro e gli chiedo: ‘Ma che hai combinato? I bambini?’. Da lì abbiamo litigato molto, il primo pensiero è stato quello di correre a casa dai miei bimbi”.

Questa la versione di Maria: “Io non sapevo assolutamente niente, avevamo appuntamento per andare a vedere una casa, lui mi ha detto di passeggiare, siamo andati, gli ho detto avvisa tua mamma, lui mi ha detto andiamo, ho avvisato mamma. Abbiamo preso un treno da Frattamaggiore fino a Napoli e lui mi fa: vogliamo stare 2-3 giorni fuori? Gli ho detto di avvisare, lui mi ha detto che aveva avvisato. Ad un certo punto mi ha convinta, i bimbi stanno da tua mamma sono al sicuro”

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Omicidio Santo Romano: 17enne puntò pistola in faccia ad un altro prima dell’omicidio

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La sera in cui, a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli, Santo Romano è stato ucciso, colui che ha sparato il colpo fatale aveva già estratto la pistola, puntandola al mento di un ragazzo.

A riferirlo ai carabinieri è stato un testimone ascoltato subito dopo l’omicidio. La circostanza è stata smentita dal 17enne, reo confesso dell’ omicidio, durante l’interrogatorio.

Secondo questo testimone, intorno alle 23 del 2 novembre scorso, mentre si trovava nella piazza antistante il municipio, la sua attenzione è stata attirata da un gruppetto di giovani tra i quali ce n’era uno con una pistola in mano puntata contro il mento di un ragazzo con il quale stava discutendo.

Poco dopo, a discussione terminata, il giovane armato, dice ancora il testimone, ha risposto l’arma nei pantaloni prima di allontanarsi.

Poco dopo si sarebbe verificato l’alterco sfociato in omicidio, una lite scattata a causa di un paio di costose scarpe di marca francese da 500 euro sporcate inavvertitamente da un amico di Santo Romano, che poco dopo avrebbe perso la vita a causa di uno dei due colpi di pistola esplosi dal 17enne, prima che si desse alla fuga a bordo della Smart di proprietà del padre.

Quasi subito le ricerche si sono concentrate su quel giovane con i baffetti indicato da diversi testimoni: i carabinieri hanno rintracciato e ascoltato la madre del minorenne la quale ha riferito di averlo visto l’ultima volta poco prima dell’una del 2 novembre (giorno dell’ omicidio), lungo corso Sirena, nel quartiere Barra di Napoli, e che in quell’occasione il figlio le aveva chiesto 20 euro per andare in pizzeria.

I militari dell’ arma lo avrebbero rintracciato diverse ore dopo, intorno alle 15.30, proprio in un’abitazione di quella strada, dove si era rifugiato ospite di un altro giovane.

Agli inquirenti il 17enne ha riferito di essersi recato a Napoli, nella cosiddetta zona dei baretti, dove si è liberato della pistola e della sim del telefono buttandola in un tombino.

Per il giudice del tribunale dei minorenni Anita Polito, che ha disposto la detenzione del giovane in una struttura carceraria, a dispetto della patologia psichiatrica di cui è affetto, il 17enne, con il suo comportamento, ha dimostrato “una lucidità e una scaltrezza che mal si concilia con l’ asserita sua incapacità di intendere e volere”.

Nell’ ordinanza il giudice sottolinea anche la contiguità del minorenne con “ambienti criminali capaci di fornire l’arma”.

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“Dio lo sa” il 22 novembre esce il secondo capitolo dell’album di Geolier

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A chiusura di un anno importante, di grandi traguardi raggiunti, record continui ed enormi successi, Geolier è pronto a tornare il 22 novembre con il secondo capitolo del suo ultimo album da record, già certificato triplo platino da FIMI/GfK Italia, Dio lo sa – Atto II” (Warner Music Italy).

A soli 24 anni, in poco tempo e grazie al suo grande talento, ha già conquistato l’Italia intera, ottenendo anche il titolo di artista italiano più ascoltato sulle piattaforme di streaming nel 2024.

E oggi, con Dio lo sa – Atto II, Geolier continua a scrivere la sua storia e quella del rap italiano. Il rapper ha da poco annunciato anche l’uscita del suo primo libro Per Sempre, nelle librerie dal 19 novembre.

Un racconto che lo vede ripercorrere le tappe che lo hanno portato a diventare quello che è oggi, come artista e come persona. Dopo un’estate live che lo ha visto diventare il primo artista in assoluto, internazionali inclusi, a esibirsi con tre concerti consecutivi sold out allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli, è ora pronto per il tour nei palasport in primavera. Tra il 2024 e il 2025 ha venduto oltre 350mila biglietti.

Queste le date: 15 marzo Jesolo (VE), 21 e 22 marzo Milano, 23 marzo Torino, 25 marzo Bologna, 28, 29 e 30 marzo Roma, 25 luglio Napoli.

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“Tengo Genio”: al via la Stagione 2024-25 della Fondazione Pietà de’ Turchini

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Con Tengo Genio, la Fondazione Pietà de’ Turchini si prepara a inaugurare una nuova programmazione in cui il talento, la passione e l’originalità diventano protagonisti assoluti.

La 27ª stagione concertistica e culturale della Fondazione non è solo un omaggio ai grandi geni della storia della musica, ma un invito al pubblico a scoprire l’energia creativa che attraversa i secoli e che ancora oggi accende il panorama artistico contemporaneo.

L’espressione napoletana “tengo genio” trae origine dal termine romano “genius”, che rappresentava uno spirito protettore personale, influenzando il destino e le inclinazioni di ciascuno. Così, “genio” si trasforma in un semplice desiderio di fare. Il cartellone di quest’anno celebra diversi “geni” e personalità uniche, a cominciare da Alessandro Stradella in apertura e Alessandro Scarlatti, di cui si commemorano i trecento anni dalla morte con un concerto di cantate e pubblicazioni dedicate.

Un ricco programma quello della 27ª stagione, con ben 20 concerti in calendario, che spaziano dalla musica rinascimentale e barocca a quella contemporanea e orientale. Previste inoltre molte rassegne tematiche, un convegno e un concorso internazionale dedicato ai giovani talenti, contribuendo a creare un’offerta culturale dinamica e stimolante. «La musica è sempre stata veicolo di genialità e intuizione, capace di rivelare nuovi mondi e modi di pensare. Con Tengo Genio, vogliamo rendere omaggio a coloro che hanno saputo cambiare il corso della storia musicale e, al contempo, spingere lo spettatore a sintonizzarsi su questa stessa energia creativa e disposizione d’animo partecipativa» – spiega Mariafederica Castaldo, direttrice artistica della Fondazione.

Concerti e inaugurazioni

L’apertura della stagione sarà un omaggio alla creatività senza tempo di un compositore che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica. Il concerto inaugurale, previsto per il 9 novembre nella Chiesa di Santa Caterina da Siena, vedrà protagonisti Silvia Frigato, soprano e l’Ensemble Mare Nostrum sotto la direzione di Andrea De Carlo, con un programma dedicato al Marcantonio Orrigoni, uno dei più straordinari castrati del suo tempo. Un omaggio ad un grande “genio” del Seicento come Alessandro Stradella, che ha sfidato i limiti della scrittura musicale del suo tempo restando un pezzo unico e inimitabile.

Tra gli appuntamenti di rilievo, si segnalano tra novembre e febbraio due concerti a corollario della mostra “Sir William e Lady Hamilton” allestita alle Gallerie d’Italia di Napoli, sede museale di Banca Intesa, dedicati al Salotto musicale di casa Hamilton, e a maggio un recital dedicato all’ascolto di alcune cantate di Alessandro Scarlatti affidate al soprano Valeria La Grotta, che rimaste inedite, hanno trovato luce nella collana di partiture per le Edizioni Turchini nel IV centenario dalla morte.

La programmazione continua esplorando la prassi esecutiva storica, un aspetto cruciale nella comprensione della genialità musicale attraverso i secoli. Dal 14 al 16 novembre, si rinnova per la seconda edizione, l’incontro internazionale dal titolo Cantieri 2024 – Tra prassi esecutiva e storia: Dal Seicento a… Puccini, un appuntamento che si intende perpetrare nel tempo durante il quale musicologi e musicisti dialogheranno su temi indispensabili alla comprensione di certi repertori. L’edizione 2024 vedrà la partecipazione di insigni protagonisti sia del mondo della ricerca sia della scena musicale come Ann Hallenberg, Gianluca Capuano, Enrico Baiano, Anna Bonitatibus, Carlo Vistoli, Marco Bellotto, Daniele Carnini, Rosa Cafiero, Angela Romagnoli, Paologiovanni Maione e molti altri, con un focus dedicato anche a Puccini nel centenario della morte. «Non possiamo parlare di genio senza riferirci alla storia e alla prassi esecutiva con cui questi talenti ce l’hanno tramandata. Questo convegno ci permetterà di riflettere su come l’interpretazione musicale del passato possa dialogare con il nostro presente», aggiunge Paologiovanni Maione, co-direttore artistico della Fondazione.

Rassegne e concerti speciali

Dicembre sarà il mese dedicato all’organo con la rassegna A Canne Spiegate, pensata per valorizzazione non soltanto dell’organo settecentesco Cimmino nella Chiesa di Santa Caterina da Siena ma anche dell’esemplare di organo Mascioni entrato nella famiglia dei Turchini in perfetta armonia con lo spazio di San Rocco, per concessione del proprietario Giovanni Maria Perrucci. Quest’ultimo e Olga Laudonia si esibiranno con entrambi gli organi in repertori che spaziano dal Seicento alla contemporaneità.

A marzo 2025, le rassegne A più voci e Napoli InCanta esploreranno i mondi della polifonia e della coralità, con respiro nazionale e la consulenza artistica di Salvatore Murru.

Ospiti internazionali e collaborazioni

Nella primavera, la dimensione internazionale della stagione si rifletterà nelle numerose collaborazioni e ospiti di rilievo che la Fondazione porterà a Napoli e in Campania. Spicca la rassegna Musiche sulle Vie della Seta, che esplora le influenze musicali tra Asia, Africa e Mediterraneo in collaborazione con ISMEO – Associazione Internazionale di studi sul Mediterraneo e l’Oriente e l’Università L’Orientale di Napoli.

Il Requiem di Domenico Sarro sarà riproposto a Caserta, in collaborazione con l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, e successivamente replicato a Napoli con i Talenti Vulcanici e la direzione affidata a Stefano Demicheli. La Schola Gregoriana della Pietà de’ Turchini, diretta da Lanfranco Menga, arricchirà entrambe le esecuzioni.

Il concerto dell’8 giugno vedrà il gruppo portoghese Arte Minima esibirsi presso la Chiesa di Santa Caterina da Siena con un programma dedicato alla musica rinascimentale portoghese e napoletana di influenza spagnola. Kyries Tenebrarum – Tra Canto Piano e Polifonia si ispira a un manoscritto del XVI secolo custodito a Napoli, offrendone una rielaborazione musicale inedita. L’evento è realizzato in sinergia con la Schola Gregoriana della Pietà de’ Turchini diretta da Lanfranco Menga.

Concorsi e masterclass

L’attesa XIII edizione del Concorso Internazionale di Canto Barocco Francesco Provenzale si terrà dal 28 al 30 novembre, con una giuria d’eccezione che includerà figure di rilievo come Anna Bonitatibus, Francesco Nicolosi, Vincenzo De Vivo, Antonio Greco, Paologiovanni Maione e Maria Ercolano. La finale, aperta al pubblico, vedrà i finalisti esibirsi accompagnati al clavicembalo dal maestro Marco Crosetto.

Il ciclo di masterclass di Canto Barocco, a cura di Sara Mingardo, culminerà con un concerto finale il 15 novembre presso la Chiesa di San Rocco a Chiaia.

Innovazione e nuovi linguaggi

La Fondazione continua a esplorare nuove forme di dialogo tra passato e presente, con progetti che fondono stili e linguaggi diversi. Tra gli appuntamenti più innovativi della stagione, il concerto Anda – Meraviglie e l’arte della fuga, previsto per il 16 marzo, vedrà la partecipazione della cantante napoletana Flo, affiancata da Enrico Zanisi al pianoforte, Joe Rehmer al contrabbasso e Alessandro Paternesi alla batteria, in un progetto che mescola jazz e canzone d’autore.

Il genio musicale continua a essere celebrato con il concerto del NEMA Ensemble, che presenterà BachBjörk, un dialogo musicale inedito tra il barocco di Bach e l’avanguardia pop di Björk.

Infine, il 14 maggio, l’evento Stylus Phantasticus – Sonate concertanti del XVII secolo vedrà il trio formato da Luca Giardini al violino barocco, Rosita Ippolito alla viola da gamba e Mario Sollazzo al cembalo, che guiderà il pubblico nell’ascolto dei grandi geni della scuola tedesca, tra cui Buxtehude, Erlebach e Bach, offrendo un viaggio musicale unico.

A curare il visual della Fondazione Pietà de’ Turchini per il progetto artistico 2024-25 è stato Giuseppe Incampo, che ha tradotto in immagine le linee guida della stagione, catturandone l’essenza creativa.

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“Save the date” a Napoli la mostra per i 150 anni dell’Impressionismo

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Si svolgerà venerdì 22 novembre, alle ore 11.00 alla Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta – Lapis Museum (piazzetta Pietrasanta 17/18), la conferenza stampa di presentazione della mostra Impressionisti e la Parigi fin de siècle.

L’esposizione, prodotta da Navigare srl, in collaborazione con la Fondazione Pietrasanta e Lapis Museum, e che gode del patrocinio della Regione Campania e del Comune di Napoli, aprirà al pubblico sabato 23 novembre.

La mostra, a cura di Vittorio Sgarbi in collaborazione con Stefano Oliviero, presenta 69 opere di 40 artisti prevalentemente francesi ed è suddivisa, all’interno della Basilica, in 3 sezioni che tracciano la storia delle origini e le evoluzioni dell’Impressionismo, sullo sfondo della Parigi di fine ‘800, vivace e luminosa protagonista di epocali cambiamenti.

Il percorso diviso nelle tre sezioni: La rivoluzione realista e l’Ecole de Barbizon. La strada verso l’Impressionismo; La conquista degli Impressionisti e Dopo la conquista: l’arte non è solo riproduzione, intende omaggiare il rivoluzionario movimento artistico francese nato 150 anni fa, con la prima esposizione parigina che ne segnò il debutto ufficiale sulla scena mondiale, il 15 aprile 1874.

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