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La sposa sola a Sala Ichòs

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Sabato 4 e domenica 5 novembre

Con la produzione di Ichòs Zoe Teatro, firmata da Salvatore Mattiello, si apre ufficialmente la stagione 2017/2018 dello spazio di San Giovanni a Teduccio

Sabato 4 novembre parte ufficialmente l’anno teatrale di Sala Ichòs (via Principe di San Nicandro 32/a – San Giovanni a Teduccio, Napoli) con La sposa sola (da una riflessione non urgente sulla Medea di tanti, e sulla Filomena di uno), prodotto da Ichòs Zoe Teatro con Teresa Addeo, Giorgia Dell’Aversano, Giuseppe Giannelli, Pietro Juliano e Rossella Sabatini.

I costumi sono di Patrizia Lombardi, le musiche originali di Gino Protano, le scene a cura di Ciro Di Matteo e Peppe Zinno, il disegno luci di Ciro Di Matteo e Salvatore Mattiello, che ha curato anche l’adattamento del testo e la regia.

La Medea di Ichòs Zoe Teatro recita così: «dentro le mura domestiche o Re accade di tutto / le belle cose e le peggiori / dentro la quiete si macera la tempesta e si scatena poi in un bicchiere d’acqua / s’acceca in un battito / squali negli acquari di casa e pesciolini rossi nei mari / questo noi ora siamo: belve nei giardini di casa e piccoli scoiattoli nelle giungle d’asfalto che verranno / eppure non eravamo fatti per stare chiusi nelle stanze / uscire era il nostro destino e trovare il diverso la nostra speranza / ora tutto è così maledettamente uguale / ma non Medea, o Re, non Medea / credimi / attento a quello che dici e attento a quello che fai / ella ti guarda e ti scruta e proprio come la Sorte / lascia che si dica e si faccia prima di tirare il suo cappio».

La sposa sola – Note di regia Salvatore Mattiello

Tra i Tanti a cui ci si riferisce nel sottotitolo va rimarcato Corrado Alvaro della cui Medea ho adattato veri e propri segmenti di scrittura.

Dalla scrittura alla messa in scena la preoccupazione più grande è stata quella di salvaguardare al contempo la forza la potenza la dignità di Filomena e quella di Medea, legittimandole reciprocamente una di fronte all’altra e legittimandole entrambe di fronte a quelli che sarebbero stati poi i nostri interlocutori, avendo cura di non trascurare mai di rimarcare che la Rinuncia, la natura, le azioni e le lacrime che finalmente sgorgano dagli occhi di Filomena sono profondamente umane e che la sua vicenda e i Conflitti che in essa si determinano sono tutti inscritti dentro una dimensione privata domestica familiare.

Mentre in Medea tutte queste cose sono di una natura diversa e guardano un po’ oltre e oltre e fuori portano le ragioni del Conflitto che si fa storico, politico, sociale. L’unità di tempo della Filumena di Eduardo è quella di una vita umana e qui sta tutta la sua forza! Quella di Medea è una unità senza tempo!

Sala Ichòs

Via Principe di Sannicandro 32/A – San Giovanni a Teduccio (NA)

Fermata metro linea 2: San Giovanni a Teduccio – Barra

Lo spazio è dotato di ampio e gratuito parcheggio

Info e prenotazioni: 335 765 2524 – 335 7675 152 – 081275945 (dal lunedì al sabato dalle 16 alle 20 – domenica dalle 10 alle 17)

Giorni e Orari spettacolo: sabato 4 novembre alle ore 21 e domenica 5 novembre alle ore 19

Saverio D’Andrea “suona in casa”: al Chillout di Caserta un concerto imperdibile

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Venerdì 3 novembre a Caserta

 

Venerdì 3 novembre 2017 il cantautore Saverio D’Andrea torna a “suonare” in casa.
Dopo alcune live tenutesi tra Lazio, Puglia, Molise e Basilicata infatti musicista campano si esibirà al Chillout di Caserta (Via Concezione 12 – Puccianiello). Una data importante per l’artista che si afferma entusiasta di poter far finalmente ricontrare la sua musica con le tradizioni che lo accompagnano da sempre in giro per lo stivale.

Protagonisti di questo live insieme a Saverio D’Andrea saranno alla chitarra elettrica Lorenzo De Gennaro e, al basso, Orlando Brancaccio. Il trio traghetterà i suoi ospiti in un viaggio di musica e poesia dove canzoni del passato e del presente torneranno in vita in un’atmosfera delicata e brillante allo stesso tempo. Si alterneranno momenti esilaranti con pezzi tragicomici come “Bisognodistrazione”, “Cucino per te” a momenti più intensi dove il ritmo lascia lo spazio alle emozioni forti e a ballate come “Se tornerai”, “Scompari raramente”, “Meteora”, e alla più recente “Lacuoratore”.

Ci sarà spazio anche per canzoni di grandi cantautori del passato come Tenco, Modugno, Ciampi o De Andrè.

Quello di Saverio D’Andrea è un progetto cantautorale contaminato di teatro e letteratura, una canzone d’autore che inciampa tra la raffinatezza e l’autoironia con una grande attenzione verso i testi che sono al centro dell’idea del progetto. Nelle canzoni di Saverio c’è una ricerca quasi ossessiva delle verità dell’animo umano e dei rapporti. I testi sono labirinti dove i significati si rincorrono per forgiare messaggi che sono fotografie delle crisi di un’intera generazione, frammentata ma unita dalle stesse incertezze. Le canzoni sono storie musicate in cui perdersi e la semplicità delle melodie ha l’ambire di colpire chiunque.

L’ingresso per la serata è gratuito, l’inizio del concerto è previsto per le ore 22.

        La Nuova Scarlatti vola in Cina

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Oltre trenta date con sei opere e la partecipazione all’Oscar della Lirica

 Dal 5 novembre al 3 gennaio, in contemporanea col cartellone autunnale napoletano, l’orchestra si esibirà in tournée in Oriente con un ricco programma che va dal Don Giovanni alla Bohème

 

Tutto pronto per la missione in Cina della Nuova Orchestra Scarlatti. Con la Carmen di Bizet diretta da Gianluca Martinenghi è difatti terminato il ciclo di prove che ha impegnato oltre 50 professori d’orchestra che rappresenteranno Napoli e il nostro Paese in Oriente. Nelle prossime ore la partenza, l’esordio il 9 novembre proprio con la Carmen al Grand Theatre di Tianjin.

Ventotto in totale le date per le opere liriche, a cui si aggiungeranno cinque date per i concerti sinfonici. In Cina la Nuova Scarlatti porterà il Don Giovanni, il Barbiere di Siviglia, la Traviata, Un ballo in maschera, la Carmen, la Bohème. Ad alternarsi alla direzione della Nuova Scarlatti alcuni dei più prestigiosi e apprezzati direttori d’orchestra italiani.

Tra gli appuntamenti di rilievo in Cina la partecipazione della Nuova Orchestra Scarlatti agli Oscar della Lirica di Hainan del 20 dicembre, con protagonisti della scena lirica mondiale quali Maria José Siri, Giovanna Casolla, John Osborne, Carlo Colombara. Per il giorno di Capodanno la Nuova Scarlatti “festeggia” due volte: in Cina con una delle repliche della Carmen mentre a Napoli terrà il consueto appuntamento del Concerto di Capodanno.

“Portiamo Napoli e l’Italia in Cina – afferma Gaetano Russo, direttore artistico della Nuova Scarlatti – come abbiamo già fatto negli anni scorsi a Mosca, a Berlino e nella stessa Cina. Chi fa musica, soprattutto se la fa ad un certo livello, fa cultura; quindi l’Orchestra si fa ambasciatrice dell’Italia portando in Cina un repertorio che i cinesi apprezzano oggi non meno degli italiani stessi, se non ancora di più”.

Le attività in Cina non interrompono – quindi – la programmazione dei Concerti d’Autunno a Napoli. Spiega Russo: “Gli oltre 50 elementi che stanno per partire sono nostri collaboratori provenienti da tutte le parti d’Italia. Unendo le forze di tutti i professionisti che gravitano intorno all’universo della Nuova Scarlatti riusciamo a mettere in campo due formazioni di elevato spessore: così mentre una parte di noi sarà in Cina l’altra continuerà a essere presente a Napoli con i Concerti d’Autunno e sarà regolarmente al Teatro Mediterraneo per il consueto appuntamento di Capodanno”.

Game Over allo ZTN

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Regia di Sergio Savastano e Federico Torre

Una produzione de Piccolo Teatro di Caserta

Sabato 4 e domenica 5 ottobre a Napoli

 

È in scena allo ZTN, sabato e domenica 5 novembre, Game Over, uno spettacolo scritto e diretto a 4 mani da Sergio Savastano e Federico Torre.

Liberamente ispirato dal “Il Calapranzi” di Harold Pinter, la piéce racconta di due inviati di una non ben specificata “organizzazione”, che agisce in parallelo con i poteri dello Stato, vengono incaricati di svolgere una nuova operazione. Ma quella che apparentemente è la solita routine si trasforma in un qualcosa di totalmente inaspettato.

Ispirandosi ad ambientazioni tipicamente pinteriane, gli autori ci conducono in un’atmosfera cupa, claustrofobica, non disdegnando un excursus nel clima della cinematografia poliziesca americana degli anni ’70, da Pollack a Siege, passando per Frankenheimer dive ciò che apparentemente segue un filo logico, evolve inaspettatamente in altro epilogo.

NOTE DI REGIA

L’idea iniziale che avevamo avuto, era quella “semplicemente” di mettere in scena “Il calapranzi” di H. Pinter” spiegano i registi.

E con questa intenzione mettemmo mano al copione, decidendo di seguirlo fedelmente. Col tempo e molte letture dopo, però, tra un “io farei così…” ed “io aggiungerei questo…”, abbiamo visto che l’idea originale stava evolvendo in qualcos’altro. In qualcosa di “nostro”. Quindi, mantenendo l’atmosfera pinteriana, e rapportando il tutto ad un contesto a noi più vicino, con l’occhio a ‘tipi’ e ‘topos’ decisamente mutuati dalla filmografia poliziesca americana degli anni ’70, abbiamo scritto qualcosa di nuovo. Come tutti i giochi, anche questo ha un inizio ed un…game over“.

Come tutti gli spettacoli in cartellone allo ZTN, anche Game Over ha un’entrata gratuita ed un’uscita a cappello. L’appuntamento per lo spettacolo di sabato è fissato alle ore 21.00, la replica della domenica andrà in scena alle 19.00.

INFO E PRENOTAZIONItelefonare al 3398120927 o inviare una mail a navigantiinversi@gmail.com

Trame al Tram

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Gli scrittori sul palco, con Maurizio De Giovanni

Martedì 31 ottobre ore 18

 

La rassegna ideata da Antonio Mocciola prende il via con Maurizio De Giovanni, che presenta il suo ultimo libro “Rondini d’Inverno.

Sipario per il commissario Ricciardi”. Sul palco del teatro Tram le parole del noto scrittore partenopeo vivranno con la voce di Tina Femiano.

RONDINI D’INVERNO

Il Natale è appena trascorso e la città si prepara al Capodanno quando, sul palcoscenico di un teatro di varietà, il grande attore Michelangelo Gelmi esplode un colpo di pistola contro la giovane moglie, Fedora Marra.

Non ci sarebbe nulla di strano, la cosa si ripete tutte le sere, ogni volta che i due recitano nella canzone sceneggiata: solo che dentro il caricatore, quel 28 dicembre, tra i proiettili a salve ce n’è uno vero.

Gelmi giura la propria innocenza, ma in pochi gli credono. La carriera dell’uomo, già in là con gli anni, è in declino e dipende ormai dal sodalizio con Fedora, stella al culmine del suo splendore. Lei, però, cosí dice chi la conosceva, si era innamorata di un altro e forse stava per lasciarlo.

Da come si sono svolti i fatti, il caso sembrerebbe già risolto, eppure Ricciardi è perplesso. Mentre il fedele Maione aiuta il dottor Modo in una questione privata, il commissario, la cui vita sentimentale pare arrivata a una svolta decisiva, riuscirà con pazienza a riannodare i fili della vicenda.

Un mistero che la nebbia improvvisa calata sulla città rende ancora piú oscuro, e che riserverà un ultimo, drammatico colpo di coda.

Ingresso libero

Applausi per la Scarlatti Young

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Diretta da Marco Attura nel secondo Concerto d’Autunno

 Il giovane violinista Erik Buchberger incanta con Mozart e Ysaÿe

 

La Nuova Orchestra Scarlatti archivia la seconda data del suo ciclo dei Concerti d’Autunno 2017 con un altro successo di pubblico. Nella suggestiva cornice del complesso monumentale dei SS. Marcellino e Festo (Largo San Marcellino, Napoli) la Scarlatti Young diretta per l’occasione dal giovane Marco Attura (classe ’85) ha spaziato da Fauré a Dvorak, passando per il Concerto per violino e orchestra n. 3 di Mozart. Violino solista Erik Buchberger, 18 anni, che nonostante la giovane età vanta un curriculum di tutto rispetto. Buchberger ha offerto a un pubblico entusiasta il bis interpretando uno dei brani più ardui in assoluto del repertorio solistico: la Quarta sonata per violino solo di Eugène Ysaye, affrontandola con una maturità sorprendente per la sua età e raccogliendo ancora una volta gli applausi della sala.

I Concerti d’Autunno 2017 della Nuova Orchestra Scarlatti riprenderanno venerdì 17 novembre con Soldaten, un progetto che vede i solisti della Nuova Orchestra Scarlatti affiancati da Enzo Salomone in un percorso di voci e suoni che ripercorre l’Europa durante la Grande Guerra, a metà tra il reading di poesie e la musica; la settimana dopo nella stessa location Giaguara Suite di Federico Odling, per “piccola orchestra e voce” con canzoni d’autori d’eccezione, parolieri come Fo, Soldati, Fortini, Parise ed altri. Protagonista in scena la cantattrice Lalla Esposito.

Chiude il ciclo di concerti l’appuntamento dell’8 dicembre 2017 al Museo Diocesano di Napoli con ScarlattinJazz, con il classico di Scarlatti che incontra il jazz di Duke Ellington in un appuntamento musicale che vedrà in veste di solista e direttore Bruno Persico.

INFORMAZIONI E PREVENDITA

CONCERTI D’AUTUNNO 2017

venerdì 17 novembre SOLDATEN   Chiesa dei SS. Marcellino e Festo, ore 20.30
venerdì 24 novembre GIAGUARA SUITE  Chiesa dei SS. Marcellino e Festo, ore 20.30
venerdì 8 dicembre    SCARLATTInJAZZ  Museo Diocesano Napoli, ore 20.30

Biglietto concerti Museo Diocesano: € 14
Biglietto concerti San Marcellino: € 12  


Per gli studenti e il personale della Federico II, attraverso la partnership tra università e orchestra, è possibile partecipare ai Concerti d’Autunno con uno sconto sul prezzo del biglietto.

 Prevendita
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punti vendita TicketOnLine

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presso le sedi dei concerti da un’ora prima dell’inizio

Prezzi riservati ai soci Ami Scarlatti e studenti e Personale Federico II:
Museo Diocesano € 12 –  San Marcellino € 10
(acquistabili on line su www.azzurroservice.net o presso le sedi dei concerti)

Info: 081 410175 – 320 7031182 –  info@nuovaorchestrascarlatti.it

la NOS sui social: flickr / facebook / twitter

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La nuova stagione di Sala Ichòs tra teatro e musica

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Riparte Sala Ichòs con una nuova stagione teatrale, composta da spettacoli di compagnie provenienti da tutta Italia, una residenza teatrale e due incursioni musicali. Dopo il successo di pubblico dell’anteprima campana del “Cantico dei cantici” di Fortebraccio Teatro, diretto e interpretato da Roberto Latini, lo spazio di San Giovanni a Teduccio inaugura il suo nuovo anno di programmazione sabato 28 ottobre con una festa ed il concerto “Solo Project” di Sally Cangiano. Un momento di condivisione e di conoscenza aperto alla stampa e al pubblico che rappresenta appieno lo spirito della compagnia Ichòs Teatro.

Oltre agli spettacoli in calendario da novembre ad aprile, la rassegna MusIchòs ritorna a maggio per il secondo anno consecutivo.

Per i dettagli e le scelte della stagione 2017/2018 di Sala Ichòs, lasciamo la parola a Salvatore Mattiello, che cura la direzione artistica:

«Eccoci di nuovo e ancora qui.

Come ogni anno in piedi in equilibrio sulla linea del precipizio.

Fermarsi? Continuare? Andare giù?

Ogni volta, ogni anno tutte e tre le eventualità sono all’ordine del giorno.

Tutti e tre i possibili esiti non ci dispiacciono e non ci angosciano.

La tristezza vera sarebbe continuare essendo fermi dentro e nella testa.

La tristezza vera sarebbe sentirsi la morte dentro e continuare a ignorarla.

La tristezza vera sarebbe che i resti di noi continuassero a dire cose.

Morire è un dovere! Direbbe la nostra Antigone semmai dovessimo riuscire a rappresentarla.

Non tutto il Teatro che si pensa vede la scena e tuttavia non si può smettere di pensarlo.

Così un uomo non può smettere di pensare se gli si rinfacci che nella realtà di tutti i giorni dimostra di non essere all’altezza dei suoi pensieri.

Pena: lui smette di pensare e l’umanità di crescere.

Inoltre il dato di realtà che di per sé potrebbe scoraggiare deve soccombere di fronte alla capacità di immaginazione!

Bisogna immaginarsi forti consapevoli determinati per compiere nella realtà il gesto di esserlo.

In questo senso l’immaginazione è il massimo della realtà possibile.

Per questo il realismo esasperato il sangue le pistole i bambini i figli e i cani veri in carne e ossa messi sulla scena non giovano al Teatro e nemmeno alla Realtà che tenta di raccontare.

Perché la fa sembrare l’unica possibile.

Così forte da occupare persino la scena del Teatro.

Così estrema da affascinarci con il carico di Tragico che si trascina dietro.

Così pericolosa da farci rischiare di ridurre il senso del Tragico al solo Gesto che lo compie.

Per questa ragione continuiamo a confrontarci col Tragico greco tentando di riscrivere – ricevendola – una nostra Antigone e di metterla in scena.

Per questo lo abbiamo fatto con Medea in parallelo e in intersezione con Filumena Marturano provando a mettere in relazione Eduardo col Tragico greco e non con il genere Gomorra.

Per questo la rimettiamo in scena come prima stazione di una nuova Mappa Concettuale che come sempre e ancora una volta proviamo a disegnare all’interno delle nostre stagioni.

Fuje Filumena a cura di Magnifico Visbaal Teatro è la seconda stazione della nostra Mappa e dove una Filumena non femmina compie il gesto che fu di Medea.

D’altronde in molte narrazioni Medea uccide non tanto i suoi figli ma i figli di Giasone.

Nella nostra Mappa Concettuale avrebbe potuto esserci una possibile altra diramazione da questa Filomena non femmina verso la nostra Jennifer (bisogna immaginarsi donna per compiere nella realtà il gesto di esserlo) purtroppo però non è stato possibile avendo ricevuto una diffida dagli eredi di Ruccello che ci impedisce di rimetterla in scena.

Dalle ceneri di Jennifer spazzando via tutti i riferimenti di riscrittura del testo originario stava nascendo Princesa ma ci siamo fermati: sentivamo – questa volta sì! – di tradire Annibale e la sua creatura.

La terza stazione della nostra Mappa è Addà passà ‘a nuttata di Meridiano Zero con un evidente riferimento a Eduardo il quale però qui non è messo in relazione con il Tragico greco ma con quello shakespeariano del Macbeth: se il buio entra nella nostra vita, questa si configura come una notte che deve passare.

Ecco come il naturale tranquillizzante eduardiano ciclo del giorno e della notte si sospende nel buio.

In questo buio dove si è precipitati e dove tutto il Teatro sembra precipitare si muovono anche gli altri due segmenti della trilogia trash che Meridiano Zero dedica a Shakespeare e che sono anche rispettivamente quarta e quinta stazione della nostra Mappa.

B-Tragedies – Macbeth Amleto Otello – dice Meridiano Zero “rappresenta il degradamento di opere altissime di cui rimangono solo gli avanzi, rappresenta un movimento dal basso che cerca di elevare quei resti in un processo di trasformazione e riciclo dei rifiuti”.

Otello alzati e cammina della Compagnia Garbuggino-Ventriglia è la sesta stazione.

In terra in cielo, “blues donchisciottesco”, è invece solo il secondo lavoro della Compagnia Garbuggino-Ventriglia che abbiamo deciso di ospitare nella nostra stagione. Solo nel senso che non è una stazione. È semplicemente il nostro modo di entrare in contatto con una nuova Compagnia per provare a capire da dove viene con un suo lavoro storico e dove sta andando con il suo l’ultimo lavoro.

Morte di Zarathustra di Teatro Akropolis è un percorso di ricerca sulla nascita della Tragedia ispirato a Nietzsche che non poteva non essere una stazione della nostra Mappa Concettuale in cui era obbligatorio fermarsi per provare a toccare con mano quella materia mitica e tragica che viene prima delle parole.

Quelle parole con le quali gli Autori hanno tentato e tentano di impadronirsi del Teatro e ancora oggi ci illudono e si illudono di poter dire l’indicibile.

Ma Teatro lo ripetiamo ancora una volta è anagramma di Attore.

Per fortuna o meglio per magia.

La restante parte della stagione è fuori Mappa Concettuale e risponde ad altre esigenze e ad altre strategie.

Esodo è al contempo il secondo lavoro della Confraternita del Chianti che ospitiamo a Sala Ichòs e segmento di un progetto triennale internazionale Pantateuco: ciclo di cinque lavori sulla migrazione costruiti su cinque Attori e prodotti insieme a cinque Partner esteri (Romania Croazia Svezia Spagna Regno Unito).

Ovviamente ci siamo mossi per avere presso di noi anche gli altri quattro segmenti nelle stagioni prossime fermo restando il precipizio lungo il quale camminiamo.

Ovviamente rimane difficile immaginare oggi una Mappa Concettuale che non agganci anche il tema delle migrazioni della accoglienza della ospitalità della integrazione (basti pensare a Medea).

Oggi che al Crimine contro l’Umanità siamo riusciti a contrapporre il Crimine di Umanità!

Ma forse persino in questo non siamo stati originali e per questo la contrapposizione di cui sopra appare ancora più grave!

Per certe sfumature molto sottili già il gesto di Antigone di seppellire suo fratello contro le regole dettate dal re può essere configurato come Crimine Umanitario.

Stratria di Ortika Gruppo Teatrale Nomade approderà alla sua stesura finale in residenza presso Sala Ichòs, dove sarà messo in scena in anteprima. Dare residenza ospitalità struttura a nuovi progetti teatrali è una funzione e una responsabilità che ci piace sempre più di assumere.

Giulia Lombezzi è il nome della giovane drammaturga in cui crediamo molto e alla quale abbiamo deciso di affidare l’intero mese di marzo 2018 per un ciclo di messe in scena di quattro suoi testi.

Agganciata Giulia abbiamo deciso di tenercela stretta per il solo tempo necessario e poi lasciarla andare.

In ultimo qui ma in realtà Anteprima di stagione Il cantico dei cantici ultima produzione di Fortebraccio Teatro, in extremis ma ancora una volta presente nella stagione di Sala Ichòs, dove, riportando un pensiero di Roberto Latini, siamo già stati così tante volte da sentirla come un’unica volta divisa in tante fasi.

Buona stagione Ichòs a tutti».

Salvatore Mattiello – Direzione Artistica Sala Ichòs

Òmm.. un napoletano in Tibet  al Sancarluccio

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scritto e diretto da Ettore Massa
Da giovedì 2 novembre a domenica 5 novembre

Da giovedì 2 novembre a domenica 5 novembre (giovedì-venerdì-sabato ore 21:00/ domenica ore 18:00), presso il Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli (via San Pasquale a Chiaia,49), si terrà lo spettacolo di e con Ettore Massa “Omm…un napoletano in Tibet”.

 

 Breve Sinossi

Il fascino dell’Oriente ha sempre più presa su noi occidentali che, a causa di uno stress ormai insostenibile, sentiamo sempre di più il bisogno di pace e tranquillità. Frequentare ristoranti giapponesi o centri di yoga è diventata oramai una vera e propria mania.

Lo spettacolo è un viaggio divertente e ironico prendendo spunto dalla filosofia buddista tibetana.

Parlando dei rapporti di coppia, amore, gelosia, rabbia, si alternano racconti e personaggi: l’uomo maniaco della precisione e del controllo; l’uomo “iperfobico” che per superare una paura ne genera altre e per superare queste ne crea altre ancora; lo scienziato che studia i comportamenti dei single che frequentano le discoteche.

Con le musiche originali e gli arrangiamenti del maestro e pianista Ettore Gatta lo spettacolo attraverso monologhi, poesie e canzoni (Fossati, Silvestri) vuole far sorridere e riflettere su quelle che sono le nostre manie, i nostri limiti, e cerca di esorcizzarli attraverso il sorriso.

Casoria, assemblea pubblica sui beni comuni

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Presente anche il Sindaco Fuccio  

Per il riconoscimento dei beni comuni a Casoria, a partire dall’esperienza di Terranostra

 

Giovedì 26 alle ore 18, presso la biblioteca comunale di Casoria, si terrà un’assemblea pubblica sui beni comuni, organizzata dal collettivo Terranostra.

Saranno presenti il Sindaco Pasquale Fuccio, l’assessore ai beni comuni del Comune di Napoli, Carmine Piscopo, docenti di architettura e attivisti degli spazi autogestiti.

Il tema del dibattito è il riconoscimento dell’uso civico e collettivo degli spazi, uno su tutti a Casoria l’ex deposito militare di via Boccaccio, liberato nel luglio 2015 su iniziativa di un gruppo di abitanti. Questa assemblea pubblica avrà anche un ruolo di formazione, per cittadini e istituzioni locali, riguardo le forme di gestione dal basso degli spazi e i nuovi strumenti di partecipazione.

Terranostra, verde liberato, è autogestita da un’assemblea aperta che si incontra ogni lunedì e vive ormai da oltre due anni di attività culturali e sociali, di solidarietà, di mutuo soccorso, di aggregazione. Nonostante la totale assenza di servizi (acqua, corrente, ritiro rifiuti…) e nonostante sei denunce e un’istanza di sgombero, quest’esperienza di riappropriazione continua a consolidarsi.

Questi primi due anni di esperienza hanno portato alla bonifica popolare del terreno, in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli, che ha dato ottimi riscontri riguardo le analisi sulla vegetazione. Grazie a questo, tra le tante prossime attività sarà prioritaria la nascita di un orto urbano! Tra le varie realtà che animano questo spazio è giusto segnalare la partecipazione attiva dell’associazione La Mescolanza  , la costruzione del percorso #fuorimercato e della #retesolidale e la nascita del collettivo femminista e di mutuo soccorso ConsultoriA e dell’osservatorio sull’ambiente e sui beni comuni Casoria Commons.

Partire da quest’assemblea pubblica per costruire un percorso cittadino verso il riconoscimento dei #benicomuni significa ridare speranza a un territorio che merita certamente più dell’l’abbandono, delle speculazioni e dell’inquinamento.

All’assemblea interverranno:

Pasquale Fuccio, Sindaco di Casoria

– Enrico Formato, docente di architettura, Urbact Casoria

– Giuseppe Micciarelli, avvocato, assegnista di ricerca Università di Salerno, attivista dell’Asilo Filangieri.

– Luca Recano, attivista spazi sociali di Napoli, NDO

– Carmine Piscopo, docente di architettura, assessore all’urbanistica e ai beni comuni di Napoli

Concerti d’Autunno della Nuova Scarlatti

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Seconda data con la Scarlatti Young diretta da Marco Attura

Musiche di Fauré, Mozart e Dvořák

 

 Venerdì 27 ottobre 2017 ore 20:30 complesso Monumentale SS. Marcellino e Festo

(largo San Marcellino, Napoli)

 


Era il 1775 ed un Mozart appena 19enne finiva di comporre il suo Concerto per violino e orchestra n. 3. Erik Buchberger, 18 anni, già diretto da Riccardo Muti e vincitore di concorsi come il “Luigi Denza” (2015) e il “Leopoldo Mugnone”, con il celebre compositore ha in comune l’amore per il violino e le origini austriache (anche se napoletano di nascita). Sarà lui il violino solista scelto dalla Nuova Orchestra Scarlatti per l’interpretazione – il prossimo venerdì – di quel Concerto, luminosa pagina che ha definitivamente rotto gli schemi del Concerto barocco.

È uno degli spunti di maggior interesse del secondo appuntamento coi Concerti d’Autunno 2017 della Nuova Scarlatti che vedrà in scena la Scarlatti Young, l’orchestra di giovani del circuito della Nuova Orchestra Scarlatti. In scaletta il sognante Prélude da Pelléas et Mélisande (1898) di Gabriel Fauré, il Concerto per violino n. 3 di Mozart e per chiudere la Serenata op. 44 per fiati e archi di Antonín Dvořák, lo ‘Schubert boemo’ che in questa pagina musicale del 1878 riversa in una forma classica la sua fluente invenzione arricchita dagli accenti popolari della sua terra.

Alla direzione ci sarà Marco Attura. Classe ’85, nonostante la giovane età vanta già un curriculum straordinario ricco di riconoscimenti e esperienze di alto livello.

Il concerto si terrà il 27 ottobre 2017 a partire dalle 20:30, presso il Complesso Monumentale SS. Marcellino e Festo (largo San Marcellino) nel centro storico di Napoli. Anche questo appuntamento è reso possibile dalla partnership ormai consolidata tra la Nuova Orchestra Scarlatti e l’Università degli studi di Napoli Federico II che mette a disposizione le sue sedi.

 I CONCERTI D’AUTUNNO 2017

Al concerto della Scarlatti Young del 27 ottobre seguiranno appuntamenti ricchi di spunti e contaminazioni non convenzionali: il 17 novembre sempre alla chiesa dei SS. Marcellino e Festo Soldaten, un progetto che vede i solisti della Nuova Orchestra Scarlatti affiancata da Enzo Salomone in un percorso drammaturgico-musicale che ripercorre l’Europa durante la Grande Guerra; una settimana dopo stessa location ma concerto teatrale, Giaguara Suite, per “piccola orchestra e voce” di Federico Odling con brani di autori come Fo e Soldati.

Chiude il ciclo di concerti l’appuntamento dell’8 dicembre 2017 al Museo Diocesano di Napoli con ScarlattinJazz, con il classico di Scarlatti che incontra il jazz di Duke Ellington in uno spettacolo diretto da Bruno Persico. Per gli studenti e il personale della Federico II, attraverso la convenzione stipulata tra università e orchestra, è possibile partecipare ai Concerti d’Autunno con uno sconto sul prezzo del biglietto.

 INFORMAZIONI E PREVENDITA

CONCERTI D’AUTUNNO 2017

venerdì 27 ottobre     FAURÉ/MOZART/DVOŘÁK  Chiesa dei SS. Marcellino e Festo, ore 20.30
venerdì 17 novembre SOLDATEN   Chiesa dei SS. Marcellino e Festo, ore 20.30
venerdì 24 novembre GIAGUARA SUITE  Chiesa dei SS. Marcellino e Festo, ore 20.30
venerdì 8 dicembre    SCARLATTInJAZZ  Museo Diocesano Napoli, ore 20.30

Biglietto concerti Museo Diocesano: € 14
Biglietto concerti San Marcellino: € 12

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Prezzi riservati ai soci Ami Scarlatti e studenti e Personale Federico II:
Museo Diocesano € 12 –  San Marcellino € 10
(acquistabili on line su www.azzurroservice.net o presso le sedi dei concerti)

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