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I VIAGGI DI CAPITAN MATAMOROS – STORIE DI MIGRANZA

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Giovedì 21 settembre ore 21 alla Basilica dello Spirito Santo

Nella Basilica dello Spirito Santo di Napoli, giovedì 21 settembre alle ore 21, appuntamento con Claudia Contin Arlecchino, in scena con lo spettacolo “Né serva né padrona“. In questa confessione buffa Claudia Contin Arlecchino, che convive da decenni con la carriera teatrale del carattere di Arlecchino, si “spoglia” sulla scena dei panni maschili, evocando due figure femminili di grande spessore come la famosa attrice comica padovana Isabella Andreini e la indimenticabile cantante napoletana Adriana Basile, accompagnandoci a scoprire la sua filosofia autoironica sulla femminilità e sul mestiere d’attrice. Le musiche dello spettacolo, testimonianza delle emozioni e delle passioni dell’epoca, sono state ricomposte e ri-arrangiate dal musicista Luca Fantinutti.

Lo spettacolo sarà preceduto da una visita guidata alla Basilica dello Spirito Santo, che partirà alle 20, a cura dell’Associazione culturale Medeart. La visita è compresa nel prezzo del biglietto con prenotazione obbligatoria.

Si segnala, inoltre, che Clauda Contin Arlecchino sarà presente nella Basilica di via Toledo 402 anche mercoledì 20 settembre alle ore 10.30, in veste di relatrice nella tavola rotonda “La donna nella cooperazione dal 1500 ad oggi”, con l’intervento “La rivoluzione del mestiere di attrice nella Commedia dell’Arte”. Il convegno, organizzato dalla Coop En Kai Pan in collaborazione con Legacoop Campania e CulTurMedia, nasce per analizzare l’emancipazione femminile nei settori del teatro e dell’impresa sociale.

Info e prenotazioni:

biglietti: 12,00 € intero, 10,00 € ridotto (studenti e over 65)

web: www.iviaggidicapitanmatamoros.com

mail: info@enkaipan.com

tel: 339 523 52 95 (anche whatsup)

 

Basilica dello Spirito Santo

Via Toledo, 402, a 100 metri da Metropolitana linea 1 e 2, funicolare di Montesanto e Cumana.

Per informazioni sulla Basilica: www.basilicaspiritosanto.it

EbbaneSiS : musica allo ZTN

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Sabato 30 settembre alle ore 21.00 a Napoli

A pochi giorni dall’inizio della nuova stagione, lo ZTN apre le porte al duo canoro, composto da Viviana Cangiano e Serenza Pisa in concerto con EbbaneSiS.

Si tratta di un lavoro targato Serenvivity, un progetto nato quasi per caso, dall’incontro fortuito di due voci, quelle di Viviana e Serena, che un giorno si sono scoperte accordate in una magica sintonia.

Serenvivity parola che risuona dell’armoniosa fusione dei loro nomi, richiama appunto il concetto di Serendipity (Serendipidità), neologismo poco usato nella lingua italiana che indica “l’attitudine a fare scoperte fortunate ed impreviste; la capacità di cogliere ed interpretare correttamente un fatto rilevante che si presenti in modo inatteso e casuale.

Proprio come è successo a loro.

E così ecco che le due interpreti attingono dall’inesauribile patrimonio musicale della tradizione napoletana del ‘900, leggendolo in una chiave moderna ed inedita, donando ai celebri brani dalla memoria secolare una nuova vita, e tinte inaspettate e del tutto imprevedibili.

Serena e Viviana saranno allo ZTN con EbbaneSiS domenica 1 ottobre, alle ore 20.00. Il sold-out di questa data, insieme all’enorme domanda da parte del pubblico, ha spinto il duo a fissare una seconda data anticipata, sabato 30 settembre alle ore 21.00.

Lo spettacolo sposa l’ideologia dell’ “offerta a cappello”, ovvero ad offerta volontaria da parte del pubblico, ormai formula ufficiale adottata dallo ZTN, luogo di sperimentazione e innovazione. Lo spazio si trova in vico Bagnara 3/A, Napoli.

“La vita è fatta di incontri, che determinano dei percorsi alle volte unici ed inaspettati. Tutto nasce dal caso, durante una prova, dietro le quinte, oppure in auto tornando a casa dopo un concerto”-si legge nel comunicato stampa dell’evento.

Leo Gullotta racconta l’Alzheimer  in “Lettere a mia figlia”

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In occasione della Giornata Mondiale per la lotta contro l’Alzheimer, il 21 settembre, Studio Universal (Mediaset Premium DT) presenta con Paradise Pictures, il pluripremiato cortometraggio “Lettere a mia figlia” di Giuseppe Alessio Nuzzo, interpretato da Leo Gullotta nei panni di un anziano padre che scrive delle lettere alla figlia nel tentativo di spiegare la sua malattia.

Il corto sarà in onda, sul Canale del grande cinema americano classico il 21 Settembre alle 15.15 all’interno del magazine A Noi Piace Corto.

«Un corto che serve a far entrare chi guarda in questa piccola storia di una malattia terribile, l’Alzheimer» così Leo Gullotta, protagonista del film breve “Lettere a mia figlia”, finalista in centinaia di festival in tutto il mondo e vincitore di decine di premi tra cui la menzione speciale ai Nastri d’Argento e il premio come migliore cortometraggio al Giffoni Film Festival.

Girato in Campania tra Napoli e provincia e prodotto da Paradise Pictures con Pulcinella Film, vede la regia di Giuseppe Alessio Nuzzo, che lo scorso Aprile ha esordito con il suo primo lungometraggio “Le verità” con Francesco Montanari, Nicoletta Romanoff, Anna Safroncik e la partecipazione di Maria Grazia Cucinotta.

«La storia che si racconta è quella di un uomo che ha vissuto la sua vita gioiosa in famiglia con la moglie e la bambina che diventerà presto donna – racconta Gullotta – In questo percorso lo aggredisce la malattia che porterà lui e la sua famiglia ad attraversare un dolore quasi “cosciente”».

«Raccontare di una malattia così delicata non è facile – dichiara il regista partenopeo, già direttore generale del Social World Film Festival – Ho ritenuto necessario far trasparire sin dai primi script il rispetto della dignità della persona in quanto tale cercando collaborazione nella stesura della sceneggiatura da parte di scienziati ed esperti in materia».

Il 21 settembre uscirà in distribuzione nazionale l’omonimo libro, edito da Pulcinella Editore e a cura di Giuseppe Alessio Nuzzo con la prefazione di Leo Gullotta. Il testo, che ripercorre la malattia di Alzheimer, le origini, le motivazioni e la vera storia di “Lettere a mia figlia”, contiene il DVD con il film breve integrale e contenuti extra.

VIDEO

XHU LIVE AL FERRO 3 DI SCAFATI

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La rivoluzione di nuovo linguaggio musicale

Venerdì 22 settembre – Ore 22.00 – Free Entry

 

Parte dalla Campania il tour degli XHU, band di origine napoletana ma con un respiro più che internazionale.

Il 22 settembre live al Ferro 3 di Scafati per la prima serata della stagione autunnale del locale (ore 22.00 – free entry).

Lo scorso  22 maggio è uscito per MArteLabel, Nheven, il primo singolo degli XHU che è anche il primo lavoro in assoluto che sia totalmente musicale e non legato alle Lab Session, format con cui la band e il progetto, sono stati presentati al pubblico negli ultimi anni.

La caratteristica principale ed esclusiva degli XHU è sicuramente la forma comunicativa. La band canta in una lingua di fonemi, la lingua Xhu, da cui prende il nome, nata inizialmente come codice solo visivo ma con il tempo sviluppato in fonemi a metà tra il simbolico e il sonoro.

Una lingua concepita partendo dal gusto pittorico e non dal rigore logico di un linguista, curata nel visivo e che continua a svilupparsi su questo intento, tra significato, senso e suono. Lo Xhu è una scrittura basata su crittogrammi e ideogrammi, con corrispondenti fonemi per ogni segno e simbolo. Questo permette oggi di scrivere a parlare in lingua Xhu. Sul sito della band è possibile trovare una vera e propria grammatica di questo codice primitivo(https://goo.gl/g55stt ).

Dal punto di vista sonoro i fonemi permettono di fondere lo strumento vocale con quello musicale per dare vita ad un’unica pasta sonora ed emotiva. Il risultato è un sound fortemente evocativo.

Nheven ha rappresentato il tentativo di sintetizzare in un unico brano e in modo non banale, diversi mondi musicali, molteplici sfere sonore: è possibile rintracciare sfumature del rock melodico, orecchiabilità del pop, tracce elettroniche.

Se dovessimo definire in un unico genere quello che gli XHU fanno e che veicolano in questo primo singolo, potremmo sicuramente definirlo new wor(l)d. Dove convive un legame forte con la world music e l’intento di dare vita ad un nuovo linguaggio.

La band attualmente è a lavoro sul secondo singolo e sul disco, in uscita il 2018.

LA BAND

XHU è una band. Un progetto di ricerca sonora con l’intento di proporre una visione alternativa della musica; un laboratorio in cui sperimentare nuove soluzioni ritmiche e sonore, attraverso un linguaggio inedito e rivoluzionario.

Uno spazio nato dalla necessità di Alessandro Capasso di fondere in una band la produzione artistica fluita all’interno delle Lab sessions, format audio-visivo curato e prodotto dal Collettivo Cerchi, fondato dallo stesso Alessandro nel 2014; Il Collettivo è un’officina di ricerca creativa di più arti, in cui la musica fa da mastice/collante universale. XHU è anche un codice espressivo, in origine solo visivo, ma che con il tempo e la ricerca si è evoluto fino a diventare fonetico, quindi trasmissibile oralmente. Un nuovo idioma generato da grafemi prima inesistenti, una scrittura primitiva con una propria grammatica coerente e un corrispondente apparato fonetico. Ogni testo viene composto e cantato in lingua Xhu, da cui la band prende, appunto, il nome.

L’esclusività del progetto e la sua innovazione sta proprio nella forma espressiva utilizzata. Alessandro Capasso ha dato vita ad una vera e propria grammatica, un linguaggio, una forma di comunicazione rivoluzionaria. In principio nata come l’esperimento di un bambino per nascondere agli altri i propri pensieri, anche se lasciati sotto gli occhi di tutti, divenuta poi un sistema comunicativo più complesso. Dopo anni di lavoro su crittogrammi e ideogrammi si è arrivati ad una maturazione tale dello Xhu, da rendere possibile scriverlo e parlarlo. Un linguaggio concepito da un bambino, che si è evoluto anche sulla base delle suggestioni, degli esperimenti, delle empatie provenienti dal percorso di maturazione e crescita di un individuo.

In tutta Europa e forse anche oltre, attualmente, non esiste un progetto artistico che sia spinto in una sperimentazione espressiva così profonda e radicale, arrivando a sovvertire la forma di comunicazione più elementare e istintiva che è il linguaggio.  Né esiste, o quantomeno non è mai stato pubblicato, un tentativo di dare vita ad una nuova forma di linguaggio come questo, con una grammatica e una struttura che ne permette la traduzione e l’utilizzo.
Il sound degli XHU è fortemente ispirato da artisti come Peter Gabriel, Genesis, TV on the Radio e altri nomi della scena world rock mondiale. Ma a plasmare più di ogni cosa il suono sono le suggestioni sonore raccolte in giro per il mondo, durante gli innumerevoli viaggi di Alessandro. Le diverse sfumature che è possibile rintracciare nei brani degli XHU hanno radici proprio nei luoghi fotografati, filmati, ripresi e custoditi in questi viaggi di ricerca-azione. Africa, India, Cina, Medioriente, Europa. Un’unica rotta: il loro suono, la loro matrice sonora.

Non è possibile riassumere in un unico genere il sound della band. La matrice è sicuramente l’elettronica, ma nell’accezione più ampia del termine. Se elettronica definisce  l’utilizzo della tecnologia a favore della composizione musicale e della “sintetizzazione” del suono allora gli XHU sono un gruppo di musica elettronica; con la capacità però di dialogare contemporaneamente con elementi multipli,  dai futuristi synth fino alle vibrazioni profonde e ancestrali di legni, ottoni, tamburi. Alessandro sperimenta costantemente l’utilizzo di oggetti apparentemente lontani dall’ iconografia musicale, ma che possono essere reinventati e impiegati sotto nuova forma,  come ad esempio le macchine da scrivere.

La musica degli XHU è una alchemica miscela: Rock, Pop, World Electro e tanta sperimentazione. L’impronta è quella della contaminazione sonora. Il suono come mappa del mondo ha portato a mettere, in tutti i brani, in scontro e in tensione, sonorità estreme, diverse, facendole convivere nello stesso arrangiamento, cercando sempre il comfort orecchiabile e musicale. L’utilizzo degli archi accompagna i “riff” di chitarre . Synth analogici impastati con frequenze puramente digitali; il tutto con una cura maniacale del ritmo, della modulazione, dell’emozione semplice e potente.
Il sound degli XHU, insieme all’utilizzo cantato dei fonemi, restituisce al pubblico un’esperienza sensoriale unica che si sintetizza in una pasta emotiva e musicale senza precedenti.

Gli XHU sono Alessandro Capasso (testi, voce, vocoder, tastiere, synth, synth bass theremin, programming); Gian Marco Libeccio alla chitarra, Marco Sarracino alla batteria, Francesco Lapenna al basso, Armando Taranto sound engineer della band

Ferro 3 – Scafati – Via Chiesa Madre 14

Il Posto Giusto: concerto di Saverio D’Andrea

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Venerdì 22 settembre alla Reggia di Caserta

L’artista campano Saverio D’Andrea si esibirà alla Reggia di Caserta il prossimo 22 settembre, nella performance “Il posto giusto” con Vincenzo Mazzarella, Michelangela Lanzante e Domenico Palmiero.

Nell’ambito del piano di valorizzazione 2017 della mostra d’arte contemporanea Terrae Motus, allestita presso la Reggia di Caserta sin dal 1994, l’associazione di promozione sociale Idea22 presenterà, in due repliche alle ore 18,30 e alle ore 20,30, la suddetta performance teatrale e musicale, presso il salone centrale dell’esposizione.

La collezione Terrae Motus, allestita dopo il sisma del 1980 che colpì la Campania e la Basilicata, nacque per iniziativa del gallerista napoletano Lucio Amelio, personalità di notorietà internazionale e amico di molti artisti contemporanei. Artisti come Andy Warhol, Keith Haring, Joseph Beuys, Jannis Kounellis e Michelangelo Pistoletto accettarono l’invito di Amelio a rappresentare la propria idea di terremoto e a riflettere sul ruolo che l’arte può avere nella ricostruzione di un territorio martoriato da una catastrofe.

“Il posto giusto” è un dialogo ideale tra Luigi Vanvitelli e Lucio Amelio che, raccontando la storia della collezione, invita l’architetto settecentesco a riflettere ed esporsi sul rapporto spesso difficile tra autorità istituzionali e arte.

Ispirato dall’idea che Lucio Amelio avesse voluto sfidare i grandi artisti degli anni ’80 a produrre delle opere sulla propria visione della ricostruzione dopo la distruzione, il cantautore Saverio D’Andrea ha voluto centrarsi nel mirino di Amelio accettando la sua provocazione e scrivendo i brani “Trema”, “Terraemotus” e “Il posto giusto” a partire dall’idea di catastrofe e rinascita.

Le tre canzoni, che egli stesso eseguirà durante la performance, sono nate durante la stesura del testo scritto da Vincenzo Mazzarella, e pensate per esserne un completamento.

Per la realizzazione dell’iniziativa si ringrazia la Direzione della Reggia di Caserta e l’associazione Amici della Reggia di Caserta.

Un’occasione irripetibile per accedere per la prima volta alle sale della collezione potendo anche godere di una performance unica il tutto al simbolico costo di 1 euro.

A sua Maestà la Pizza domina la solidarietà

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Si è svolta ieri 18 settembre alle ore 19.30 l’inaugurazione per il rinnovo locale di Sua Maestà la Pizza presso l’omonimo ristorante in via Manzoni a Napoli.

Tema dell’evento la presentazione del “Nuovo menù pizza gourmet ” a cura dello chef Maestro Vincenzo Varlese, pizzaiolo pluricampione del mondo, che per l’occasione ha presentato il babà pizza.  Varlese a cui è  stato chiesto quale fosse la sua specialità ha semplicemente risposto “la pizza”.

La serata, che tra l’altro è stata allietata da esperienze degustative grazie alla partecipazione di numerosi chef stellati, ha avuto uno scopo benefico.

A tal riguardo l’intervento di Pina Pascarella presidentessa dell’associazione ” Donare ….è amore” : ” Quando il console mi propose  questa collaborazione accettai di buon grado, con donazioni simili abbiamo creato una scuola in Benin che ha dato la possibilità a 250 ragazzi di istruirsi”.

Di nota anche quello del Console del Benin Gambardella.

Proprio quest’ultimo ha rimarcato la problematicità dell’immigrazione oggi e quindi la necessità di elargire donazioni che, come questa ,si trasformino in progetti e formazione in loco.

Antonella D’Agostino in concerto

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Il 19 settembre 2017 21,00 presso il cortile del Maschio Angioino,  ci sarà il concerto di AntonellaD’Agostino presentato da Alessandro Incerto.

Lo spettacolo si colloca   all’interno degli eventi di SAN GENNARO FESTA PATRONALE per la rassegna“Naviganti, Eroi, Poeti e Santi della città”,con al direzione artistica di Luigi Necco.

 

Imola, festa nazionale del PD. Orfini: ‘Necessario porre la fiducia sullo ius soli”

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Presenti il Ministro del Lavoro Poletti, il Presidente Orfini, il Ministro degli Interni Minniti, Il Ministro degli Affari Esteri Alfano, La Presidente della Camera Boldrini e i campani Nappi e Ciambriello

di Giovanni Moccia – Giornata ricca d’appuntamenti alla Festa Nazionale del PD, in corso ad Imola. A questa importante manifestazione è intervenuto il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti. Egli è stato assessore comunale alla fine degli anni ’70 e successivamente segretario della Federazione Imolese del PCI. Poletti si è reso protagonista di uno dei dibattiti principali, inquadrando la prossima Legge di Stabilità. “Essa dovrà rafforzare il valore delle scelte fatte in questi anni. Accanto all’industria 4.0 sosterremo le imprese che incrementano la formazione. Rafforzeremo l’apprendistato. Abbiamo scelto di lavorare per innalzare il numero degli istituti tecnici superiori perché siamo un Paese manifatturiero. I nostri obiettivi sono crescita, sviluppo, occupazione e lavoro. Terremo insieme queste cose”. Sull’alternanza scuola-lavoro, Poletti aggiunge: “Abbiamo creato l’alternanza scuola-lavoro. Stiamo facendo un lavoro importante e positivo, confrontandoci con i sindacati e producendo buone idee per il nostro Paese”. Conclude infine con una considerazione sulla tecnologia: “Ruba il posto di lavoro alle persone? Se qualcuno pensa che il futuro sia tornare indietro, ha sbagliato tutto. Dobbiamo accettare la sfida del cambiamento e dell’innovazione. Senza lasciare indietro nessuno”. Oltre a Giuliano Poletti, altro intervento da rimarcare è quello del Presidente del Pd, Matteo Orfini, che ha dichiarato: “Nei mesi in cui sono stato reggente del Pd dopo le dimissioni di Renzi da segretario, spiegai con chiarezza che l’unico modo per approvare lo ius soli al Senato era la fiducia. Senza non ci sono i numeri visto che una parte della maggioranza, che inizialmente aveva votato il testo alla Camera, ha cambiato opinione. Ai Ministri che chiedono lodevolmente di accelerare, suggerisco di lavorare più rapidamente per sciogliere il nodo fiducia. Perché è proprio a loro che compete questa decisione. Nei giorni scorsi – ricorda Orfini – il nostro Gruppo al Senato ha rinviato la discussione in Aula e ha fatto non bene, ma benissimo. Portare in Aula il testo senza la garanzia che venga posta la fiducia significa ammazzare lo ius soli. Quella garanzia ad oggi ancora non c’è. Quindi – conclude il Presidente del Pd – quella scelta non è un atto di paura, ma di assoluto buon senso che serve a non far naufragare la possibilità di approvarla. Noi continueremo cocciutamente a lavorare per portare a casa il risultato. Suggerisco a tutti di dare una mano, magari evitando polemiche inutili”.

Oltre a Poletti ed Orfini , erano inoltre presenti altri personaggi illustri e di grande spessore: il ministro degli Interni Marco Minniti, Angelino Alfano Ministro degli Affari esteri e la Presidente della Camera Laura Boldrini. All’incontro anche i campani Giovanni Nappi, Presidente del Consiglio Comunale di Casalnuovo e il Docente Universitario Samuele Ciambriello. Essi hanno sviscerato i temi legati alla Forza della Scrittura e al Premio “Una Città che scrive”. In merito a tale argomento , il Docente Samuele Ciambriello ha dichiarato: “Con Una città che scrive, testimoniamo come la scrittura sia capace di fissare ricordi, speranze, progetti, di trasformare le emozioni nel suono delle parole. Se poi alcune poesie vengono recitate dal maestro Giancarlo Giannini, allora ascoltare è terapeutico”.
In serata l’intervento anche del Premier Paolo Gentiloni.

Piedigrotta La Festa

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 Evento Musicale dedicato alla festa di Piedigrotta


Giovedì 14 Settembre 2017 21,00 – Via Galiani a Napoli

La kermesse sonora, che vuole ripercorrere l’indimenticata Festa di Piedigrotta e i fasti di quello che fu il famoso Festival della canzone napoletana, vedrà alternarsi sul palco di Via Galiani grandi artisti come Francesca Marini, Federico Salvatore, Antonello Rondi, Pamela Paris, Ciro Capano, Massimo Masiello, Monica Sarnelli e Ciccio Merolla.

Ospite d’ onore della serata: Giulietta Sacco, l’Amália Rodrigues partenopea. Tutti gli artisti che impreziosiranno la serata musicale saranno accompagnati dalla prestigiosa orchestra di “PIEDIGROTTA LA FESTA”,
8 elementi diretti dal Maestro Franco Farina.
Un grande evento corale che vuole far rivivere le atmosfere e le note della tradizione musicale partenopea.
Presenta: Alessandro Incerto.

DIRETTORE ARTISTICO LUIGI NECCO

Teatro Deconfiscato, si conclude la seconda edizione della rassegna antimafia

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Giovedì 14 settembre, alle ore 20:30, alla Masseria FERRAIOLI (ex-Masseria Magliulo) Afragola

 

Giovedì 14 settembre, alle ore 20:30, alla Masseria FERRAIOLI (ex-Masseria Magliulo), si conclude la seconda edizione di Teatro Deconfiscato (il teatro nei beni confiscati alle mafie), rassegna di teatro civile ideata e diretta dal drammaturgo e regista Giovanni Meola.

Dita di dama“, una storia di emancipazione femminile, adattata e diretta da Laura Pozone (anche protagonista) e Massimiliano Loizzi, tratta dall’omonimo libro di Chiara Ingrao.

Diritti umani, immigrazione ed emancipazione femminile, questi i temi dei tre spettacoli, che hanno come caratteristica comune quella di abbinare comicità a commozione, così che sul palco Deconfiscato si alterneranno momenti tra l’assurdo e il paradosso a situazioni fortemente drammatiche.

Format originale e unico per il suo particolare “palcoscenico deconfiscato”, che mette assieme spettacoli provenienti da autori e drammaturghi diversi tra loro, ma tutti attenti a tematiche sociali di grande rilevanza e più che mai attuali.

Novità di questa edizione è l’intervento di ospiti, testimonial perchè da sempre impegnati con le loro professionalità e spesso anche vita privata, alla lotta all’ illegalità. Nelle scorse serate, molto seguite dal pubblico, sono intervenuti, sul tema della legalità e della lotta alle mafie il magistrato Catello Maresca e il dottor Paolo Siani.

In chiusura di rassegna, il 14 settembre, l’ospite è Luisella Costamagna, giornalista e noto volto televisivo conduttrice di TG su canali nazionali e  di importanti programmi di attualità, politica e cronaca, editorialista del Fatto Quotidiano, e che da anni racconta i problemi delle donne nella società odierna curando interviste e libri.

Ad intervistarla sarà Mirella Armiero, responsabile delle pagine culturali del Corriere del Mezzogiorno e collaboratrice del Corriere della Sera.

Media Partener della rassegna saranno Radio Punto Zero e il sito d’informazione Il Mezzogiorno.Info.

L’ingresso sarà gratuito: l’intenzione dell’amministrazione comunale, con l’ass.to alla Cultura e di Virus Teatrali, con il contributo del Consorzio che ospita la manifestazione, è quella di restituire il bene alla comunità.

Masseria FERRAIOLI (via Lampedusa | Afragola – NA)

Posizione Masseria 40.906499, 14.322973

https://goo.gl/maps/LJf6oKjtSWJ2

Giorno e orario: 14 Settembre – ore 20:30

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria alla mail: teatrodeconfiscato@gmail.com

 

Teatro Deconfiscato:

Ideazione e direzione artistica | Giovanni Meola

Organizzazione | Napoleone Zavatto

Ufficio stampa e casting ospiti Paola Amore – Gabriella Galbiati

Assistente di produzione | Annalisa Miele

Comunicazione | Raffaele Cars

Foto di scena | Nina Borrelli

Progetto grafico | Irene Petagna

 

Produzione esecutiva | Virus Teatrali

Contributo di | Ass.to alla Cultura – Comune di Afragola (NA)

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