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Napoli, 120 anni di cinema dal Venezuela

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Lunedì 10 aprile al PAN di Napoli

Lunedì 10 aprile 2017 si terrà presso il Palazzo delle Arti di Napoli l’ultimo appuntamento di “120 Anni di Cinema dal Venezuela a Napoli.”

Si chiuderà così la rassegna curata dalla Associazione École Cinéma e dal Consolato della Repubblica Bolivariana del Venezuela con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli.

Come ultimo film, la professoressa Sabrina Innocenti e il Console della Repubblica Bolivariana, Amarilles Gutierrez Graffe, hanno scelto di proiettare la pellicola Abril.

Nel corso dei quattro incontri, infatti, sono stati aperti due importanti focus sul cinema venezuelano. Il primo e il terzo con due personaggi storici (affrontato grazie ai film Bolivar e Francisco Miranda), il secondo e il quarto come spunti di riflessione sulla contemporaneità (attraverso la proiezione di El Cico Que Miente e Abril).

Interverranno durante la cerimonia di chiusura il console Amarilles Gutierrez Graffe, la professoressa Sabrina Innocenti, l’addetto consolare Javier Gomez Bétancourt, il regista Fabio Gargano e il produttore Gaetano di Vaio.

Invitati alla cerimonia l’Assessore alla Cultura Nino Daniele, l’Assessore Alessandra Clemente, il sindaco Luigi De Magistris (già presente alla cerimonia di apertura) e i rappresentanti del gruppo consolare di Napoli.

Al termine della proiezione seguirà il dibattito con gli alunni delle scuole presenti al PAN: il liceo classico Umberto I, l’istituto Nitti di Bagnoli, l’istituto tecnico Serra e l’istituto Francesco De Sanctis. Invitati anche i rispettivi dirigenti scolastici.

Il pubblico presente in sala discuterà della situazione attuale in Venezuela prendendo spunto dalla pellicola di Gargano che mette al centro il vero senso della democrazia partecipata.

La rassegna è dedicata alla celebrazione dei 120 anni di storia del cinema venezuelano, un percorso iniziato il 28 gennaio 1897 a Maracaibo con la prima proiezione pubblica di un programma di corti Lumière e di due film girati in Venezuela.

La storia del cinema in Venezuela si interseca in profondità con lo sviluppo politico e culturale del Paese e con le fasi economiche che lo hanno attraversato e mai come in questo momento ne rappresenta una delle possibilità di racconto più reali e veritiere.
La rassegna è dedicata ai giovani, affinché possano aprire gli occhi anche su realtà lontane dalla nostra ma non per questo non esserne toccati.

Dopo la crisi economica del 1989 e i tentativi di colpo di stato del 1992, nel 1993 è stata approvata la legge sul cinema con nuove strutture atte a sostenere la produzione che, nonostante la difficile situazione complessiva (nel 1996 il 38% della popolazione risultava al di sotto della soglia di povertà), non è stata interrotta grazie anche al sostegno statale, permettendo a una nuova generazione di cineasti ‒ tra i quali, registi come Atahualpa Lichy, Luís Armando Roche, Luís Alberto Lamata, Carlos Azpurua, Elia Schneider, e Leonardo Henríquez ‒ di fare del V. uno dei laboratori più attivi del nuovo cinema latinoamericano. La rassegna mira anche a diffondere il ruolo educativo e sociale del cinema in Venezuala mediante le attività del Centro Nationale Autonomo di Cinematografia. www.cnac.gob.ve

Film presentati durante la rassegna:

Lunedì 27 marzo :“Bolivar” 110’ di L. Alberto Lamata 110’ produzioni CNAC

Lunedì 3 aprile : “El Chico que miente “100’ di Maritè Ugàs 100’ Produzioni CNAC

Venerdì 7 aprile : “Miranda” di Lamata 149’ Produzioni Venezuela-Cuba; Fundacion Villa del Cine

Lunedi 10 aprile: “Avril” di Fabio Gargano, Produzione Figli del Bronx

Lo “sfizio” di non far partecipare Tuccillo all’inaugurazione della stazione

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di Antonio Iazzetta* – I lavori per la stazione dell’alta velocità di Afragola proseguono spediti e basta percorrere l’autostrada per vederla nascere e crescere. Ogni giorno di più. Una crescita, lenta ma continua, che mette a tacere tutti quelli che non credevano all’annuncio dell’inaugurazione anticipata a maggio. Certo, restano tutti i dubbi su quel che doveva essere fatto e non è stato fatto per l’area intorno alla stazione stessa e per i collegamenti, ma, intanto, sarà possibile prendere il treno ad alta velocità e non essere costretti solo a vederlo passare. Starà alla politica, poi, ai nostri rappresentanti istituzionali, far sì che quella stazione non resti la classica Cattedrale nel deserto. E qui sta il problema! La crescita della stazione, infatti, non coincide con la crescita della classe politica afragolese che, invece di pensare a come fare per non perdere quest’ultima occasione di sviluppo e crescita economica e sociale, recuperando magari il tempo perso, continua a essere impegnata con le solite polemiche di  bassa lega, alimentate e rafforzate dall’avvicinarsi della scadenza elettorale con il rinnovo del Consiglio comunale previsto per il 2018. Un comportamento inaccettabile e incosciente, quasi infantile se si vogliono prendere per vere alcune sensazioni che trapelano dal palazzo comunale dove ci sarebbe chi sta lavorando per non far inaugurare la stazione a Tuccillo. Sì, secondo alcune voci ci sarebbero alcuni Consiglieri comunali che starebbero lavorando per sfiduciare il Sindaco di Afragola alla vigilia dell’inaugurazione della stazione per non permettergli di partecipare, da protagonista, a un evento destinato a restare nella storia della città e di tutta l’area metropolitana di Napoli. Uno “sfizio”, un dispetto, insomma, come quelli che si fanno all’asilo, solo che, in questo caso, a pensarlo sarebbero persone adulte e vaccinate. Se voci del genere fossero vere, saremmo di fronte all’ennesima dimostrazione del livello, infinitamente basso, raggiunto dalla politica a Nord di Napoli. Una politica che, come dimostra il caso di Caivano dove spesso si ricorre a manifesti anonimi per offendere gli avversari politici, ha ormai smesso di raschiare il fondo del barile della dignità e sta cominciando ormai a scavare per scendere sempre più in basso. Se così non fosse, i Consiglieri comunali di Afragola dovrebbero cogliere l’occasione di questi ultimi mesi di consiliatura per provare a unire gli sforzi e raggiungere l’obiettivo di rendere quanto più funzionale e utile la stazione, in attesa dei collegamenti e del completamento dei lavori con la realizzazione della galleria commerciale. E, invece, si continua a perdere tempo con le solite discussioni tese solo a salvaguardare interessi di pochi o, addirittura, personali. I prossimi giorni ci diranno se gli afragolesi potranno sperare in un futuro migliore o se, invece, dovranno fare i conti con l’ennesima occasione persa. Con la differenza, però, che, questa volta, sarà davvero l’ultima. Perché non si riesce a capire, una volta persa la possibilità di avviare lo sviluppo grazie alla stazione dell’alta velocità, quale altra occasione possa esserci per creare un circolo virtuoso in grado di creare economia sana.

*direttore Cogito – editoriale n° 403 sabato 1 aprile 2017

Minacce ai gestori dei beni confiscati, interrogazione al Ministro dell’Interno

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Salvatore Piccolo (Pd): “Il governo intervenga per proteggere le attività sociali”

Arriva in Parlamento il caso dei raid intimidatori ai danni del Fondo rustico Amato Lamberti, di Chiaiano, confiscato ai clan e affidato al lavoro sociale di una cooperativa. Una interrogazione al Ministro dell’Interno è stata presentata dal deputato del Pd, Salvatore Piccolo, componente della commissione Antimafia. A sottoscrivere l’interrogazione anche altri due parlamentari napoletani dell’Antimafia, Luisa Bossa e Massimiliamo Manfredi, e i deputati del Pd, Carloni e Sgambati.
“Chiediamo al Governo – spiega l’on. Salvatore Piccolodi assumere iniziative per proteggere e tutelare dalle intimidazioni e da fatti delittuosi di chiara connotazione camorristica, le attività sociali che la cooperativa affidataria svolge sul bene confiscato, per testimoniare ancor più l’impegno e la fermezza dello Stato nel contrasto all’illegalità e al crimine organizzato”.
Il Fondo rustico Amato Lamberti di Chiaiano (circa 14 ettari di terreno) è un bene confiscato al clan Simeoli e affidato in gestione alla cooperativa “Resistenza”. Qui sono realizzate molteplici iniziative di carattere sociale. Più volte, i volontari hanno dovuto subire intimidazioni, minacce, attacchi. Lo scorso due aprile si è registrato l’ultimo, grave episodio: una porzione notevole del podere è stata data alle fiamme mentre il titolare della cooperativa, è stato avvicinato da due persone in scooter che gli hanno gridato “ve ne dovete andare”.
“Gli attacchi ai soggetti che provano a far rivivere i beni confiscati – dice ancora il deputato Salvatore Piccolo – sono cronaca quotidiana in tutta la provincia di Napoli, segno che i clan soffrono non poco la determinazione e la ferma volontà dello Stato di recuperare un bene frutto del crimine e della violenza camorristica per restituirlo ai cittadini. Questi episodi non fermano, naturalmente, le realtà associative ma diffondono paura, disorientamento e disagio, a cui lo Stato deve opporre una reazione adeguata”.

CASALNUOVO, SUCCESSO PER LA PRIMA CAMPANA DE “IL SINDACO PESCATORE”

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Il sottosegretario Migliore: “Supportiamo gli amministratori locali, vincere la sfida contro le mafie è possibile”.

Grande successo per la prima campana dello spettacolo teatrale “Il Sindaco Pescatore”, l’evento organizzato dall’associazione Magic Event in collaborazione con la fondazione Angelo Vassallo ed il patrocinio del Comune di Casalnuovo di Napoli per ricordare la figura di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica assassinato nel 2010. Prima dello spettacolo, interpretato da Ettore Bassi, il palco del teatro Magic Vision ha ospitato un dibattito incentrato sulla legalità al quale hanno preso parte il vescovo di Acerra Monsignor Antonio di Donna, il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore, il presidente della fondazione Dario Vassallo, il sindaco di Casalnuovo Massimo Pelliccia, la consigliera Metropolitana Katia Iorio ed il presidente di Anci Campania Domenico Tuccillo. – (GUARDA IL VIDEO)

“In serate come queste – ha dichiarato il sottosegretario Miglioresi restituisce alle comunità l’orgoglio di appartenere a quella parte sana delle città. Questa parte di cittadinanza non si lascia intimorire e si unisce al lavoro quotidiano dei suoi amministratori e rappresentanti istituzionali, delle forze dell’ordine. Dobbiamo essere consapevoli che è possibile non solo vincere la sfida contro le mafie, ma che noi come generazione dobbiamo sancirne la fine”. Durante il dibattito il sottosegretario Migliore si è inoltre soffermato sulla proposta di modifica di legge presentata da alcuni parlamentari che prevede l’inasprimento delle pene per chi minaccia sindaci ed assessori.

Il Presidente dell’ANCI Campania e sindaco di Afragola Domenico Tuccillo ha sottolineato tra l’altro: “… la cosa che piace di più di Vassallo e quella che era una persona non eroe, un sindaco normale, un sindaco che si preoccupava di amministrare bene, con amore e dedizione la propria comunità, la propria città”. Noi abbiamo bisogno di quell’ esempio e di quella normalità per ricostruire la convivenza civile all’interno delle nostre comunità”.

Sull’argomento si è espresso anche il primo cittadino Pelliccia: “Noi amministratori siamo rappresentiamo l’unico front office per i cittadini, ci viene chiesto di fornire delle risposte anche per tematiche che competono agli organi sovracomunali e non hanno i giusti poteri per affrontare delle criticità complesse. I dati parlano chiaro – ha aggiunto il sindaco – solo nello scorso anno sono stati 180 i sindaci e gli amministratori locali che hanno denunciato minacce e violenze subite. Nei primi tre mesi del 2017 siamo già a 15 denunce registrate. Noi siamo in prima fila sempre, seguendo l’esempio di uomini come Angelo Vassallo che hanno pagato a caro prezzo il conto delle loro battaglia, ma abbiamo bisogno di essere sostenuti e tutelati durante lo svolgimento delle nostre funzioni”.
“La Chiesa, insieme alle istituzioni ed alle amministrazioni comunali – ha dichiarato il vescovo Di Donna è molto presente sui nostri territori. Alla parola giustizia serve abbinare anche il concetto di giustizia, che appartiene al patrimonio dottrinale della chiesa cattolica. Dobbiamo agire tutelando i cittadini mettendo in campo di azioni giuste e di supporto dedicate ai giovani ed alle famiglie”.

Numerosi i sindaci dell’area metropolitana, i consiglieri regionali ed i parlamentari che hanno preso parte alla prima campana dello spettacolo: “Siamo molto soddisfatti della riuscita dell’evento – ha aggiunto a margine dell’evento la consigliera Ioriola presenza in sala dei sindaci e di numerosi esponenti politici si unisce tutti sotto il tema della buona politica e della lotta alla criminalità”

Incontro Donna: Storia, storie e storiografia

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Marzo Donna 2017 – Una rete di Opportunità

 Venerdì 07 aprile ore 17.00, Palazzo S. Giacomo – Sala Pignatiello

 

 In punta di donna” quando l’arte dà una risposta decisa contro ogni forma di violenza, in special modo la violenza che colpisce la donna: il format creato dall’associazione Roma Restyle con la direzione artistica di Michele Vitiello, dopo il flash mob e l’evento artistico ed espositivo ospitato dalla Casina Pompeiana, venerdì 07 aprile conclude con un ultimo appuntamento la rassegna Marzo Donna – 2017, curata da Daniela Villani Assessore alle Pari Opportunità e Qualità della Vita del Comune di Napoli.

L’iniziativa “Incontro Donna: Storia, storie e storiografia” gode dell’adesione del Senato della Repubblica Italiana e del patrocinio della Regione Campania e del Comune di Napoli. Sarà presente la Vice Presidente del Senato della Repubblica, Senatrice Rosa Maria Di Giorgi per i saluti istituzionali, in rappresentanza del Presidente Pietro Grasso.

L’incontro si aprirà con la proiezione del video documentario “Respect Me!#Nogenderviolence” evento creato dal Ministero dell’Interno. A seguire saranno proiettati alcuni video in tema, presentati dalle scuole del territorio, a novembre, in occasione della rassegna #svergognati curata sempre dall’Assessorato per le Pari Opportunità e Qualità della Vita del Comune di Napoli.

La parola sarà data alla dott.ssa Daniela Villani, con la chiusura dell’ultimo progetto dedicato alla donna e contro ogni forma di violenza dal titolo “Marzo Donna 2017- Una rete di Opportunità“.

Verrà presentata la storia di Irma con il romanzo inchiesta di Fabio Torriero.

Il silenzio di Irma – la vergogna che uccide”, edizioni Terre Sommerse, la storia di una donna invisibile, rinchiusa dal tempo e dall’omertà di una società, quella italiana dei primi del Novecento, che considerava la malattia mentale, un peccato, una colpa.

L’evento continuerà con un viaggio nel mondo dell’arte insieme alla prof.ssa Erminia Mitrano, attraverso l’impegno sociale e culturale della Scuola di Grafica d’Arte dell’Accedemia di Belle Arti di Napoli ed i suoi giovani artisti.

Mostra fotografica a cura di Federica Capo.

In questa occasione, in serata, verrà illuminato di rosso il Maschio Angioino, segno e simbolo di una nuova luce della città, nel rispetto e nei valori della donna.

L’incontro sarà presentato e coordinato dal critico letterario Niccolò Carosi.

Ingresso su invito. Posti limitati. Link per accredito evento

Matralia, viaggio danzato in un museo

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Matralia, viaggio danzato in un museo

Liberamente ispirato al libro “Madri” di Myrta Merlino

 

 

Venerdì, 7 aprile ore 9.30 del mattino presso il Teatro Comunale di Caserta, ed in prima serata, ore 21.

 

Da alcuni anni, l’associazione culturale ‘Campania Arte Danza’, presieduta da Annamaria Di Maio, realizza da alcuni anni il progetto denominato: “leggere per…ballare”.

Il progetto prevede uno spettacolo di danza ispirato ad un testo letterario o poetico, condiviso con le/gli insegnanti della scuola istituzionale.

Lo spettacolo realizzato da allievi delle scuole di danza, è destinato ad allievi – coetanei – della scuola istituzionale i cui docenti abbiano inserito, nella loro programmazione curriculare, il testo a cui lo spettacolo si ispira. L’obiettivo del progetto è di mettere in rete attività (materie curriculari, musica e danza)  e luoghi ( scuola di danza, scuola istituzionale e teatro) della formazione che troppo spesso non sono ‘pensati’ con unità ma separati.

Campania Arte Danza è affiliata alla FNASD che ha la titolarità, per questo motivo è oggetto di un protocollo d’intesa del M.I.U.R.  e con Agiscuola. Nelle varie realtà territoriali viene realizzato  dalle associazioni di scuole di danza presenti sul territorio.

Lo spettacolo di quest’anno è liberamente ispirato a “Madri ”, il libro di Myrta Merlino (Edizione Rizzoli). “Fare la mamma è un lungo viaggio. E la valigia deve essere preparata bene, pronta a destinazioni che non avremmo mai potuto immaginare”.

Matralia è un viaggio danzato in un museo che inizia quando chiude ai visitatori. Un museo speciale. Il museo delle madri. Di madri in carne e ossa. Madri-statue che si svegliano dal sonno per raccontarci la loro storia. Madri di figli, madri adottive, madri non madri. Madri di famiglia, di politica, nel sociale, che scendono per strada o restano nelle case. Madri di diversa e controversa maternità. Madri di terra, di mare, di fuoco e di aria. Che amano, educano, combattono, difendono. Eppure convivono sempre con la domanda, prima di addormentarsi: sarò stata una buona madre? Ecco: il museo apre ai visitatori.

L’idea di realizzare uno spettacolo di danza sulla figura della madre, nasce dal Museo di Capua delle MATRES MATUTAE unico nel suo genere.

Produzione: Campania Arte Danza

Progetto Nazionale: “Leggere per…ballare”

Drammaturgia: Michele Casella, Arturo Cannistrà

Regia: Arturo Cannistrà

Coreografie e Danzatori di Campania Arte Danza

Coordinamento scuole Cad Annamaria Di Maio

Venerdì, 7 aprile 2017, presso il Teatro Comunale di Caserta, la mattina alle ore 9.30 ed in prima serata, ore 21. Via Mazzini n° 71.

 

Prima rassegna #OFF di danza contemporanea a Caserta

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Off Call for contemporary exeperimental dance

Sabato 8 aprile ore 21.00

 

 

La prima rassegna #OFF di danza contemporanea a Caserta con lo scopo di promuovere la danza contemporanea intesa come momento di sperimentazione ed esaltazione dello spazio e della libertà di movimento.

Siamo giunti all’ultimo capitolo della prima rassegna di danza contemporanea a Caserta. Dopo il successo di HumanBodies Project di Fabrizio Varriale e ‘Assoli in scena‘ che ha visto protagoniste le coreografe Maria Grazia Minopoli e Ilaria Di Iorio, tocca al contest: New Dance Generation.

Cinque giovani coreografi hanno superato le selezioni e sono arrivati in finale. Sabato 8 aprile 2017, si sfideranno sul palco del Teatro Civico 14 – Spazio X. Una giuria di esperti decreterà il vincitore e sarà solo l’inizio del grande progetto che vede la rassegna #OFF come grande promotore della danza contemporanea e di giovani talenti.

La caparbietà e la voglia di far diventare Caserta la cittadella della danza contemporanea, si deve all’impegno della direttrice artistica Annamaria Di Maio, supportata dall’organizzatrice Francesca Gammella. #OFF era nato per sperimentare e tastare un terreno fino a questo momento mai percorso, ma grazie al successo ottenuto, getta le basi per diventare una certezza all’ombra della Reggia.

Programma

TO CRAWL – Coreografie: Michela Tartaglia

YELLOW – Coreografie: Adriano Bolognino

PANDORA – Coreografie: Salvatore de Luca

SINESTASIA – Coreografie: Ginevra Cecere

ALTER EGO – Coreografie: Magda Diodato

 

Napoli incontra la Riforma, ultimo appuntamento

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 Sabato 8 aprile ore 10:30

 

Si concludono Sabato 8 Aprile dalle 10,30 alle 12,30 con la visita a San Giovanni a Carbonara le visite guidate alla scoperta di Napoli nell’ambito del progetto Napoli incontra la Riforma che prevede tanti altri eventi in questo 2017 celebrativo della Riforma protestante.

Grande il successo ottenuto in queste settimana come afferma la pastora Kirsten Thiele “Se prima di iniziare pensavamo di limitare il numero dei visitatori a 40, ben presto ci siamo accorti che l’afflusso era superiore alle aspettative: per ogni visita guidata c’è stata una media di 70-80 partecipanti! Molti di loro si sono prenotati per l’intero ciclo delle visite, un segno evidente che la tematica di scoprire gli eventi del ‘500 con i personaggi e luoghi propri di Napoli susciti grande interesse”.

“Lavorare inoltre con dei grandi professionisti – ha poi aggiunto – si è rivelato un’occasione di apprendimento per tutti. “La Riforma” nella veste di noti personaggi come Juan de Valdés, Giulia Gonzaga, Galeazzo Caracciolo e tanti altri, e un omaggio a Maria Longo, ha veramente incontrato la Napoli di oggi, ed era quello che volevamo! Sperando che il visitatore non si fermi ai primi spunti che abbiamo offerto, ma approfondisca per conto suo l’intrigante periodo della Riforma”.

Soddisfatta anche la critica d’arte Francesca Amirante che ha dichiarato: “Progetto Museo ha condiviso il progetto sin dal suo nascere. Sono stati proposti percorsi nati per unire luoghi e personaggi che sono stati i protagonisti di una straordinaria stagione della storia napoletana della prima metà del ‘500. Valdés, Ochino, Giulia Gonzaga, Maria Llonc, Tommaso Aniello, il cardinale Seripando e Galeazzo Caracciolo si sono manifestati nei luoghi che ospitarono prediche, incontri, confessioni. L’esperienza è stata davvero formidabile e il successo di pubblico inaspettato”.

La passeggiata, come di consueto, terminerà con la proiezione a Sant’Aniello sulla collina di Caponapoli, location ottenuta grazie al supporto di Anna Savarese, del docu-film “La Riforma incontra Napoli” con la regia di Ciro Discolo. In questa ultima parte della pellicola protagonista sarà Galeazzo Caracciolo. Prima si terrà un intrattenimento musicale con le villanelle dell’epoca dal vivo eseguite da Angelo Tuorto, cordofoni e arrangiamenti, e Paola Paradisi, voce e chitarra battente.  Il lavoro teatrale per la realizzazione del film è a cura dell’Associazione Culturale Aphoderma in collaborazione con l’Associazione Scena Sperimentale Gennaro Vitiello.

“9 volte per amore” in scena al Teatro Immacolata

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Spettacolo tratto dal libro Maurizio De Giovanni

Sabato 8 Aprile ore 20,30

Domenica 9 Aprile ore 18.00

 

La pièce teatrale tratta dal libro di Maurizio De Giovanni (autore de “I Bastardi di Pizzofalcone“), adattata a cura di Salvatore De Marco e Raffaele Picone,
Uno spettacolo che scava nelle passioni e nei sentimenti, portando alla luce i lati più oscuri dell’animo umano, con le sensazioni che solo il teatro può regalare.

Al loro secondo inedito, i due giovani autori napoletani sono stati personalmente scelti da Maurizio De Giovanni per portare in scena uno dei suoi recenti libri con la loro compagnia teatrale la “Pazzianne & Redenne”.

9 Volte per Amore” è la raccolta dei nove omicidi passionali più famosi della cronaca italiana, elaborati con nove esperimenti di scrittura diversi che calano il lettore nell’ animo degli assassini e delle vittime di questi tragici eventi, con l’obiettivo di far venire a galla il lato umano delle vicende.

Tra le righe è celata la critica alla cultura mediatica del nostro paese vittima di talk-show e informazioni devianti, i quali demonizzano i sentimenti che si celano dietro i fatti di cronaca. Il “gioco” teatrale voluto dai due autori consiste nel calare il pubblico all’interno di un cammino di redenzione, di dantesca rimembranza, che porti lo spettatore ad identificarsi con i casi che fino ad oggi ha ascoltato solo nella cronaca, come il delitto di Garlasco o quello di Novi Ligure, passando per le storie di Salvatore Parolisi e Michele Bosetti.

La compagnia teatrale “Pazzianne & Redenne” nasce nel 2009 da un gruppo di ragazzi, all’epoca minorenni, che condividevano la passione per il teatro e l’obiettivo di una valorizzazione territoriale che passasse attraverso l’arte e la cultura.

Oggi è formata da giovani universitari e lavoratori che continuano la missione iniziata quasi dieci anni fa, proponendo una tradizione teatrale napoletana 2.0 che miri a rappresentazioni nuove e inedite, senza dimenticare il patrimonio metodologico che solo la sana cultura partenopea sa offrire. Il tutto sotto l’occhio attento dell’associazione culturale ViviQuartiere, attiva dal 1994, che con il proprio patrocinio coltiva, sostiene e promuove le nuove leve della nostra città.

Presso Teatro Immacolata, via F. Nuvolo 9 Napoli (NA)

 

 

Roberta Palumbo live al Kestè

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Roberta Palumbo approda a Napoli il tour “SònAncòre”

Domenica 9 aprile ore 22.00 a Napoli

 

Il disco prodotto dall’associazione ANTICANOTA, prosegue il suo percorso artistico con il sostengo dell’etichetta Apogeo Records e della Marechiaro Edizioni, di Claudio Poggi, storico produttore di “Terra Mia” di Pino Daniele, che a proposito dice “Quando ho conosciuto Roberta mi sono innamorato immediatamente della sua spontaneità e della sua grinta, due doti che evidenziano la forte personalità di una giovane artista del sud il cui talento è evidente e, a mio modesto parere, destinata ad una carriera artistica di successo.

 La sua vocalità è importante, duttile, interessante, sia quando interpreta melodie tradizionali del Gargano, sia in brani scritti per lei da Nazario Tartaglione ed arrangiati magistralmente dal maestro Nicola Scagliozzi”.

Interamente registrato a Napoli, da Rosario Acunto presso il Sanità Music Studio, l’album propone tradizione e attualità, tradizione e nuova canzone d’autore nella sintesi etno-jazz world-music.

Un viaggio nell’animo e nella storia del Sud quello di Roberta Palumbo, tra vicende e leggende popolari, passate per l’attualità e gli occhi d’America del jazz di Scagliozzi, affiancato dai talentuosi Nando Luceri al pianoforte e da Emanuel Castelluccia alla batteria.

Un appuntamento da non perdere.

 Free entry

Kestè: Largo San Giovani Maggiore Pignatelli Napoli

Evento Fb: https://www.facebook.com/events/871769802962694/?ti=cl

 

 

 

 

 

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