venerdì, Marzo 21, 2025
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Diversamente rossi in concerto al Nuovo Teatro Sancarluccio

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Giovedì 21 dicembre alle ore 21:00, presso il Nuovo Teatro Sancarluccio, si terrà il concerto dei Diversamente Rossi. Il concerto aprirà la rassegna Soundfly night, nuovo format nato dalla collaborazione tra il Teatro Sancarluccio e la SoundFly giovane ̀ realtà musicale napoletana, che vedrà protagonisti numerosi artisti che si susseguiranno fino ad aprile.

Breve descrizione del gruppo

Diversamente Rossi è un gruppo della provincia di Napoli di recente formazione, nato dall’evoluzione di un progetto cantautorale. Santolo Rea alla batteria e Gaetano Papa al basso costituiscono la sezione ritmica del gruppo. Ciro Celardo alle chitarre è l’anima armonica della band. Vincenzo Rossi, chitarra e voce, è anche l’autore dei brani attualmente proposti dal gruppo.

Il nome del gruppo è nuovo, ma le radici sono ben salde e affondano in anni di gavetta spesa tra generi e contesti diversi. Il sound riporta alla canzone d’autore dei grandi padrini nazionali, ma il gusto per una ricerca testuale è premiata da brani che sanno raccontare con ironia e disincanto. Il loro primo disco, titolato L’immobile disegno, è stato prodotto dalla casa discografica New Music International di Milano.

Associazione Extravagantes presenta: Mozart, cacofonia in Do maggiore

Venerdì 22 e sabato 23 dicembre alle ore 21:00, presso il Nuovo Teatro Sancarluccio, si terrà lo spettacolo Mozart, cacofonia in do maggiore con Andrea Grattagliano,  Carolina Franco,  Silvia Licenziato,  Rosaria Visone,  Chiara Esposito e Svetlana Giacchetti, scritto e diretto da Noemi Giulia Fabiano

Sinossi breve

Cosa succede quando la musica incontra la sindrome di Tourette? E cosa si verifica quando queste due componenti distoniche e apparentemente inconciliabili incontrano Mozart?

Con delicata euforia, sarcasmo e ritmi serrati – il caso lo richiede  – Mozart, cacofonia in Do maggiore vuole raccontare gli aspetti della nostra singolarità attraverso Wolfgang Amadeus Mozart, o meglio, sarà proprio la personificazione della Sindrome di Tourette a parlare di Mozart!

Crasc teatro di ricerca presenta: Totò Crooner un Otello principe di Bisanzio

Da lunedì 25 a sabato 30 dicembre alle ore 21:00, presso il Nuovo Teatro Sancarluccio, si terrà lo spettacolo Totò Crooner un Otello principe di Bisanzio di e con Carmine Borrino, armonizzazioni musicali Mariano Bellopede, assistente alla regia Noemi Coppola.

Note di regia

Antonio de Curtis, geloso come un Otello. Il copione shakespereano preso a pre-testo per “drammatizzare” quella passione fatale che il giovane Totò ebbe agli inizi della sua carriera con la sciantosa Liliana Castagnola: la morbosa gelosia, le malelingue, le incomprensioni, la violenza di genere, la tragica morte di una donna. Un racconto in prima persona, in forma di crooner, cantato e suonato dal vivo, in un quasi studio radiofonico, per una drammaturgia che mischia, fonde, confonde e sovrappone la grandissima poesia del bardo con i guizzi e i lazzi da teatro dell’assurdo dello “sconfinato” repertorio di Totò.

Venti d’oriente- Soffi di umanità in cammino

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Presentazione del primo disco da solista di Sergio Esposito

 Giovedì 21 dicembre alle 21.00

 Kestè, Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli 26, Napoli

 

Un viaggio musicale attraverso gli umori della nostra umanità in cammino, che in questi anni ha gridato e cantato tante volte “Open the borders” (Apri i confini), emigrando in cerca di una vita migliore. Venti d’oriente- Soffi di umanità in cammino è il secondo disco – il primo da solista- del chitarrista napoletano Sergio Esposito il cui lavoro musicale è strettamente legato all’impegno sociale e solidale.

 Il cd sarà presentato giovedì 21 dicembre alle 21.00 al Kestè, in Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli 26, Napoliin un concerto con la nuova band di Sergio Esposito, Blue Caravan con Raffaele Cardone alle chitarre e basso e Federica Sciola alla batteria.
Ingresso libero. (Contatti pagina FB: Blue Caravan Official Page)

 Venti d’oriente – Soffi di umanità in cammino è un percorso musicale in nove tracce, impronte che attraversano la storia travalicando i muri per andare oltre i sentieri già battuti, passando per il jazz, il rock, il blues, il classico mixati grazie raffinati effetti sonori. Il disco registrato negli studi Illimitarte di Villaricca è il primo da solista del chitarrista Sergio Esposito dopo l’EP Revoluciòn humana realizzato con il gruppo Malaika di cui è fondatore.

Le nove tracce: 1) Breaths (intro) 2) Human (Crescendo) 3) Beating silences 4) Guerre in mare 5) Echi di speranza 6) Venti d’oriente 7) Breaths (finale) 8) Bessie’s blues

9) Woman hairs.

I link di due pezzi che si possono ascoltare in anteprima su youtube sono:

Beating Silences https://www.youtube.com/watch?v=ZSzpvqvxvQI

Bessie’s Blues,dedicata a Bessie Smith e alle prime grandi vocalist jazz: https://www.youtube.com/watch?v=-mIbw0geqB8

L’immagine di copertina di Venti d’oriente- Soffi di umanità in cammino è della pittrice napoletana Francesca Di Martino che ha curato anche la grafica del cd.

Biografia

 Chitarrista, compositore e arrangiatore Sergio Esposito nato a Napoli nel 1976, incomincia a studiare chitarra classica all’età di otto anni. Successivamente approfondisce lo studio della musica moderna, studiando da autodidatta prima blues e rock, poi jazz con vari maestri, in particolare Aldo Farias, Giancarlo Perna e Bruno Persico. Nello stesso tempo continua gli studi classici con Bruno Benvenuto e Ciro Gentile mentre approfondisce la conoscenza dell’armonia con Alfredo Tarallo e Giusto Pappacena. Si specializza in chitarra classica al Conservatorio “G. Martucci” di Salerno con una tesi sulla musica sudamericana (nello specific su Villa Lobos, Barrios Mangor è e Astor Piazzolla).

All’inizio degli anni 2000 fonda il gruppo Neovino, con Daniela Esposito e Dario Perroni, tra gli altri. Con questa formazione, accompagna Eugenio Bennato durante il Festival Interetnico dell’associazione 3 Febbraio all’inizio del 2000. Nel 2013 incide il primo EP Revoluciòn humana, con il gruppo Malaika, di cui è fondatore, insieme a Pino Ruffo. Con questa formazione, apre il concerto di Peppe Barra a Pozzuoli (NA), nel dicembre del 2011.

Nel 2016 fonda un nuovo gruppo, con il chitarrista e polistrumentista Luca Mohan Di Sieno, attualmente denominato Tzigana, che esordisce in concerto al Palazzo Venezia di Napoli nel maggio dello stesso anno. Sempre nel 2016 pubblica due saggi su Bela Bartok e Richard Strauss nel libro di Fabio Beltrame, Eroi, traditori e complici nell’inferno nazista, pubblicato da Prospettiva Edizioni.

Nel marzo del 2017 accompagna il tenore ivoriano Julien Fadio al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, nell’ambito del progetto “Arte e Accoglienza” dell’Associazione Interetnica ed Antirazzista 3 Febbraio.

Ha collaborato per le musiche a diversi spettacoli teatrali con registi come Vincenzo Maria Saggese e Emilio Massa e ha suonato in numerose rassegne: Settembre al borgo di Benevento, Agorà Jazz Festival di Giugliano (NA), Festival alla Casa della Cultura di Vallombrosa (FI), Fasti Verulani di Veroli (FR), Lucania Buskers Festival (PZ), Giorni delle Calende, Festival Interetnico dell’Associazione Tre Febbraio, Festa Europea della Musica di Napoli, Festival della Filosofia in Magna Grecia di Ascea (SA), Umbra Forest Folk (FG).

Da vari anni svolge un’intensa attività didattica con corsi e laboratori di musica d’insieme presso scuole e rassegne di vario tipo, a Napoli ed in Campania in particolare. Scrive periodicamente articoli musicali riguardanti jazz, classica, rock e altro sul quindicinnale La Comune, giornale umanista socialista.

Premio Civitas illumina i Campi Flegrei

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Una libellula luminosa attraversa le meraviglie archeologiche e culturali dei Campi Flegrei fino a portare nuova luce al Macellum, il tempio di Serapide di Pozzuoli dove il Premio Civitas in collaborazione con la società Graded e la Led Generation sta realizzando un innovativo progetto di illuminazione. 

 Lo spot, girato da BrainHeart, dà il via al conto alla rovescia per l’inaugurazione ufficiale dell’impianto, prevista per le prime settimane di gennaio.

 

Realizzato su un progetto firmato dal light designer Filippo Cannata, il piccolo esercito di corpi illuminanti di ultima generazione punta su 149 sorgenti LED cambia-colore, 2000 metri di cavi a doppio isolamento, 800 metri di tubo flessibile a doppia guaina.

È la prima volta in assoluto che uno dei siti più affascinati del patrimonio archeologico mondiale si illumina artisticamente con un sistema che permette di spaziare liberamente tra colori e giochi luccicanti, luci ordinarie e scenografiche, strategie di ombre e tonalità.

Oltre ad offrire la possibilità di ridisegnare la fisionomia originale del mercato pubblico costruito probabilmente tra la fine del I secolo avanti Cristo e l’inizio del II secolo dopo Cristo.

Un’operazione fortemente voluta dal Premio Civitas, ideato da Paolo Lubrano.

Un sogno che finalmente vede luce” commenta Paolo Lubrano “la principale vocazione del Premio Civitas è portare all’attenzione internazionale le immense bellezze che caratterizzano i Campi Flegrei, tra le quali il Macellum di Pozzuoli è un simbolo identitario senza precedenti. Grazie all’intervento, adesso tutti – cittadini e turisti – potranno finalmente guardare al sito con occhi diversi e apprezzarne appieno il valore archeologico”.

Con la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione del Macellum” spiega Vito Grassi, presidente di Graded “Graded ha voluto contribuire all’avvio in Campania di nuovi modelli virtuosi di gestione culturale e valorizzazione del patrimonio artistico. La diffusione e la promozione della cultura d’impresa è una mission costante della società, ancora di più se finalizzata ad offrire un contributo reale allo sviluppo del territorio. Ci auguriamo che questo progetto, in una fase in cui è sempre più difficile trovare risorse per la cultura e gli investimenti sono ben al di sotto la media europea, sia solo l’inizio di un mecenatismo diffuso fra imprese e organizzazioni culturali”.

CLICCA QUI PER VISUALIZZARLO 

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INFO
www.premiocivitas.it

 

Attaccante della Premier League a Napoli per farsi tatuare

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Connor Wickham del Crystal Palace ha scelto Costantino Sasso, in arte Costattoo

 

Fermo ai box per la rottura del legamento crociato, il giocatore del Crystal Palace, Connor Wickam, ha adornato il suo corpo con un nuovo tatuaggio. Il 23enne attaccante della Premier League ha scelto il noto tatuatore napoletano Costantino Sasso, in arte Costattoo, per un lavoro di cover up sul suo “sleeve tattoo”, tatuaggio sul braccio a manica.

«Mi ha contattato su Instagram – spiega Sasso, tatuatore dal 1993 – facendomi i complimenti per i miei lavori e mi ha chiesto un appuntamento. Il fatto che lui sia venuto direttamente dall’Inghilterra per farsi tatuare da me mi riempie d’orgoglio».

Non si tratta del primo calciatore che passa nel suo studio aperto a Marigliano nel 1996, prima di lui gli azzurri Emanuele Giaccherini, Elseid Hysaj e la famiglia di Lorenzo Insigne. Organizzatore dell’International Tattoo Fest di Napoli, che si terrà dal 25 al 27 maggio 2018 alla Mostra d’Oltremare, Costattoo annovera tra i suoi clienti anche il rapper Clementino, lo sportivo Vittorio Brumotti e tanti altri.

Ferdinando di Annibale Ruccello a Sala Ichòs

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16 -17 dicembre

San Giovanni a Teduccio (Napoli)

 

Il 16 e 17 dicembre Sala Ichòs (via Principe di San Nicandro 32/a – San Giovanni a Teduccio, Napoli) riprende la sua programmazione con l’ultimo lavoro Annibale  Ruccello. Ichòs Zoe Teatro sarà in scena con Ferdinando, per la regia di Salvatore Mattiello con Teresa Addeo, Ilaria Basile e Giuseppe Giannelli. Le scene sono a cura di Peppe Zinno e Ciro Di Matteo.

Attraverso questa rappresentazione, la compagnia intende rendere omaggio ad uno dei maggiori esponenti della Nuova Drammaturgia napoletana di cui quest’anno ricorre l’anniversario della scomparsa.

Infine una importante novità: dal prossimo fine settimana, sarà di nuovo attivo per il pubblico di Sala Ichòs il servizio gratuito Vai a teatro in navetta! L’autobus preleverà gli spettatori a Napoli il sabato alle ore 19:45 e la domenica alle 18 a piazza Borsa (adiacenze fermata metropolitana) e li accompagnerà nello spazio di San Giovanni a Teduccio. Garantito anche il ritorno, con destinazione finale sempre piazza Borsa. Il servizio è gratuito ed è possibile effettuare la prenotazione sempre durante la settimana, il sabato e la domenica entro e non oltre le ore 12, tramite whatsapp a numero 329 6264 545, indicando il cognome e il numero di passeggeri.

 

Ferdinando

“(…) in fondo Ferdinando è un paccotto confezionato apposta per dare risposta ai desideri degli Altri. Desideri veri dapprincipio come solo i desideri sanno essere. Poi manipolati, indotti, amplificati, soddisfatti, vissuti fino in fondo. Fino a morirne! E poi svelati per ciò che erano stati: desideri preconfezionati, industriali, radiofonici, televisivi, virtuali e pure colmi – di più, traboccanti – di realtà.

Ferdinando è l’attesa di qualcosa che può accadere. È un oggetto del desiderio chiarissimo e non oscuro come altri di altre memorie… un Aspettando Godot che qui però arriva sotto mentite spoglie. Un paccotto che la nuova classe emergente e padrona propina ad una nobiltà ormai decaduta e che funziona perché di quest’ultima la prima ne conosce l’indole, le pulsioni, i desideri, i godimenti.

Spostando il tempo di un secolo più avanti ci ritroviamo nei nostri anni Settanta/Ottanta,ovvero negli anni di Jennifer e se in aggiunta ci mettiamo anche i quarant’anni che ho deciso di metterle addosso, ci ritroviamo esattamente qui nei nostri anni, nei quali i paccotti si sono fatti più volgari e potenti… spinti molto oltre… fino a fare di noi stessi dei paccotti per scambiarci gli uni con gli altri… per mettere in moto la triste economia di questo tempo…

Ricordando le cose che costituirono le Ragioni della messinscenadi Ferdinando ma dentro le quali a ben guardare ci sono già quelle relative a Le cinque rose di Jennifer, di più ci sono già quelle relative al progetto Doppio Ruccello che già a suo tempo mise insieme le due rappresentazioni… è tutto così terribilmente chiaro… tutto sembra che si svolga da sé… a noi non resta che lasciarsene attraversare… In queste occasioni penso sempre a quel meraviglioso pensiero di De Andrè che dice più o meno così: «non c’è mai troppo merito nelle cose buone che uno fa e mai troppe colpe in quelle cattive… questa è la cosa che più ho imparato sulla reale condizione degli uomini»… fino a farmi affermare oggi con assoluta tranquillità ma non senza amarezza che, nelle cose del Teatro, della Letteratura e dell’Arte in genere, l’umano mi appaga ma l’uomo mi annoia.

 

Sala Ichòs

Via Principe di Sannicandro 32/A – San Giovanni a Teduccio (NA)

Fermata metro linea 2: San Giovanni a Teduccio– Barra

Lo spazio è dotato di ampio e gratuito parcheggio.

Info e prenotazioni: 335 765 2524 – 335 7675 152 – 081275945 (dal lunedì al sabato dalle 16 alle 20 – domenica dalle 10 alle 17)

Giorni e Orari spettacolo: sabato 16 dicembre ore 21; domenica 17 dicembre ore 19

Questo Paradiso è un inferno allo ZTN

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Uno spettacolo di Maurizio D. Capuano, prodotto dai Naviganti InVersi

Sabato 16 e domenica 17 dicembre a Napoli

 

Questo Paradiso è un Inferno uno spettacolo targato Naviganti InVersi, scritto e diretto da Maurizio D. Capuano sarà in scena allo ZTN sabato 16 e domenica 17 dicembre, e in replica la settimana seguente venerdì 22 e sabato 23 dicembre, e infine sabato 6 e domenica 7 gennaio 2018. 

 Lo spettacolo

Gesù e Lucifero scendono sulla terra alla ricerca di Enzo De Santis, l’ultimo essere umano buono rimasto al mondo.

Il primo, per aiutarlo a trovare la federe e compiere il proprio destino, proverà a guidarlo verso la luce, il secondo per tentarlo cercherà di condurlo a dannazione eterna.

Il loro arrivo stravolgerà la vita della pensione per poveri, Il Paradiso, di cui lo stesso Enzo è gestore. Ad animare la sfida, poi, ci sono le tempistiche ristrette: i due hanno a disposizione solo 24 ore per spuntarla, prima che Dio dia inizio all’Apocalisse.

Tra tentazioni, buonismo e tanto divertimento, l’eterna sfida tra il bene e il male rivive allo ZTN, lo spazio che si apre nel cuore del centro storico di Napoli. Nelle settimane più sacre dell’anno, tutto quello di cui abbiamo bisogno è una risata dissacrante, con una commedia delle feste che farà sbellicare tutti, ma proprio tutti.

Il Cast

Sara Missaglia, Marilia Marciello, Gennaro Ciotola, Antonio De Rosa, Francesco S. Esposito, Gennaro Monforte.

COSTUMI E SCENDE:  Federica Del Gaudio

CALENDARIO EVENTO E REPLICHE

16 dicembre 2017: 21.00
17 dicembre 2017: 18.30
22 dicembre 2017: 21.00
23 dicembre 2017: 18.30

6 gennaio 2018: 21.00

7 gennaio 2018: 18.30

Come tutti gli spettacoli che vanno in scena allo ZTN, l’ingresso è gratuito e l’uscita è a “Cappello”.

STARTUP MUSIC LIVE AL LANIFICIO25 DI NAPOLI

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SERATA CONCLUSIVA DELLO STARTUP MUSIC LAB

Special Guest: LUCARIELLO

Domenica 17 dicembre 2017 – ore 19:00

Piazza Enrico de Nicola, 46 – Napoli

 

Domenica 17 dicembre, alle ore 19:00, il Lanificio25 ospiterà lo StartUp Music Live, l’evento conclusivo dello StartUp Music Lab, il corso di perfezionamento coordinato dal docente di comunicazione e culture giovanili Lello Savonardo volto a formare, nei soggetti partecipanti, una cultura d’impresa in campo artistico, promosso dal Dipartimento di Scienze Sociali della Federico II, in collaborazione con il MiBACT e la SIAE.

 

Nel corso dello StartUp Music Lab, i giovani artisti – Josh Abrams, Francesco Amoruso, Imma Barbarulo, Luigi Castiello, Francesco De Gregorio, Mariangela Di Grazia, Francesca Fariello, Roberto Graziano, Francesco Lettieri, Stella Manfredi, Davide Montella, Roberto Paolo Ormanni, Luigi Panico, Cris Pellecchia e Tony Tonelli – hanno incontrato personalità ed esperti legati all’industria discografica musicale italiana. Tra questi, il rapper Lucariello, ospite della serata di chiusura, il giornalista Renato Marengo, il Presidente Audio Coop – MEI Meeting delle Etichette Indipendenti Giordano Sangiorgi, Vincenzo Mazza, Presidente FIMI, Federazione dell’Industria Musicale Italiana di Confindustria e Claudio Poggi, primo produttore di Pino Daniele.

Ultimo di tre eventi, i precedenti al PAN, nel contesto della settima edizione della Mostra Rock! a settembre, e al Piccolo Bellini, nell’ambito del Be Quiet a novembre, lo StartUp Music Live, promosso in collaborazione con Ufficio K Eventi, vedrà avvicendarsi sul palco del Lanificio 25 gli artisti che hanno partecipato alle attività del corso.

StartUp Music Lab promosso dal Dipartimento di Scienze Sociali, in collaborazione con il MiBACT e la SIAE è il corso di perfezionamento gratuito rivolto a giovani autori, artisti, interpreti ed esecutori di età non superiore a 35 anni residenti in Italia, che si propone di formare, nei soggetti partecipanti, una cultura d’impresa in campo artistico; di sviluppare, valorizzare e ottimizzare capacità creative ed espressive al fine di misurarsi con il sistema musicale, discografico e produttivo italiano, l’industria creativa e culturale e tutto ciò che è indispensabile per diventare “imprenditore di se stesso”.

Special Guest della serata è il rapper Lucariello, interprete di alcuni dei brani della colonna sonora di “Gomorra – la Serie” e “Sotto Copertura”, con un nuovo disco in uscita.

La location scelta per l’evento è il Lanificio25, che unisce il fascino di uno spazio con una storia secolare al desiderio di rinnovarsi, attirando artisti affermati, come Levante, La Famiglia e La Maschera, o emergenti.

Ingresso gratuito

Per informazioni: infogiovani@unina.it

Sito web

Sito web StartUp Music Lab

Evento Fb

StartUp Music Lab Official page

 

Per richieste di accrediti stampa: 081 253 58 15 m. infogiovani@unina.it

Premio Cinema Campania, grande festa all’Hart

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Consegna dei riconoscimenti domenica 17 dicembre dalle ore 19

 

Domenica 17 dicembre dalle ore 19 presso l’Hart (via Crispi, 33 – Napoli) si terrà la terza edizione del Premio Cinema Campania 2017, un riconoscimento non competitivo alle istituzioni, aziende, persone che hanno contribuito allo sviluppo, alla crescita e alla promozione dell’attività cinematografica ed audiovisiva in Campania, con una particolare attenzione alla celebrazione dei giovani artisti. Presenterà il conduttore televisivo Rai Livio Beshir.

«Sarà una grande festa per celebrare un anno di lavoro in Campania – così il regista e produttore Giuseppe Alessio Nuzzo, direttore del premio – un momento di networking per talenti emergenti e realtà prestigiose, un incontro prenatalizio per fare il punto sulla salute del cinema del nostro territorio».

Si alterneranno sul palco tra i tanti gli attori Serena Rossi, Gianfranco Gallo, Fabio Fulco, Angela e Marianna Fontana, Gianluca Di Gennaro, i registi Edoardo De Angelis e Stefano Incerti, i produttori Gaetano Di Vaio e Luciano Stella, lo sceneggiatore Maurizio Braucci, il fotografo di scena Gianni Fiorito, il musicista Nelson.

Il Premio Cinema Campania 2017 è realizzato nell’ambito delle attività in Campania e nel Mondo del Social World Film Festival con il contributo del piano operativo annuale di promozione dell’attività cinematografica e audiovisiva della Regione Campania, l’adesione della Film Commission Regione Campania e la collaborazione di Rai Cinema Channel, Paradise Pictures, Università del Cinema. Le attività istituzionali hanno ricevuto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, il riconoscimento del Presidente della Repubblica, del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati; il patrocinio della Fondazione Pubblicità Progresso, Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani – Premi Nastri d’Argento, Città di Vico Equense, Università degli Studi di Salerno e l’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa. L’Ente è, tra l’altro, fondatore e membro attivo del Coordinamento Festival Cinematografici della Regione Campania e partecipa ai lavori del Clarcc – Coordinamento Lavoratori Regione Campania Cinema e Audiovisivi.

In nove anni di storia, il Social World Film Festival, che annovera come presidente onorario l’attrice Claudia Cardinale, ha organizzato 480 giornate di attività cinematografica in Campania e nell’intera nazione, 36 eventi internazionali che hanno toccato 27 città dei cinque continenti da New York a Sydney passando per Tokyo, Los Angeles, Rio de Janeiro, Tunisi e Londra, coinvolgendo migliaia di spettatori e centinaia di protagonisti della cinematografia mondiale.

Per ulteriori info www.premiocinemacampania.it

TRAM in scena, con “Panenostro”, il teatro civile di Rosario Mastrota

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DAL 14 AL 17 DICEMBRE

PANENOSTRO
testo e regia Rosario Mastrotacon Andrea Cappadonaassistente alla regia Dalila Cozzolinoscenografia Marco Foscariproduzione Compagnia Raglidurata 53’Testo vincitore del premio “Per voce sola” Teatro della Tosse – Genova
“Cump’il pan del prestín terún”. Giuseppe fa il pane, ama impastarlo e creare i suoi “figli” di farina e acqua; è panettiere da generazioni, figlio e nipote di emigranti calabresi in un nord algido che gli ha regalato la vita; nella sua panetteria intrisa di sud, il panettiere calanordico o nordcalabro perfeziona l’eredità di un mestiere. E’ il panettiere del quartiere, Giuseppe, vive senza falsità, ingenuo, come gli ingredienti amalgamati nella sua umile missione di fornaio.

E quella stessa umiltà, palesata con la sottomissione remissiva all’imposizione malavitosa, lo rende inconsapevole finanziatore del meccanismo della onorata ‘ndrangheta calabrese radicata al nord: “Papà pagava e pure nonno pagava”. Anche scorrendo sul binario dritto della normalità, appare, sul regolare percorso delineato, una curva imprevista o un’interruzione netta, inevitabile, e nonostante il protagonista di quella vita provi a nascondersi nell’assoluta trasparenza dell’ordinario, accade che quell’essere invisibile si trasformi in evidenza esagerata, in straordinario emblema di popolarità casuale.

La casualità arriva portata dalla rabbia, in modo bestiale, dopo lunghe sopportazioni, ed è bella, intima, solo per un attimo, poi, però, è letale. Perché quell’unica colpa casuale, quell’unico lampo bestiale di umanità, diventano espiazione di un’unica vita. ‘’Rimetti a noi i nostri debiti’’ è prosa avulsa dalla realtà. Farsi giustizia uccidendo, soccombere alla giustizia per avere ucciso, lascia un debito: non avere giustizia.

Note di regia  Panenostro, è una storia d’amore intessuta in un’ambientazione noir. Parrebbe fiction ma scavando all’interno si evince la cruda realtà che lo permea.

L’estorsione e l’intimidazione rendono impossibile la conduzione di una vita normale, seppur vissuta nella semplicità di un contesto anonimo e riservato. Quando la contaminazione aggredisce i sentimenti la reazione avviene dettata dall’impulso e la conseguenza è letale. Elementi chiave, semplici come il pane, racchiudono Panenostro nell’alveo del teatro di narrazione, dove la storia raccontata trasuda di riscatto e diventa manifesto di chi non ha la forza necessaria per reagire. Inquadrare il personaggio “semplice” che perde, nonostante l’atto sia di vittoria, è a mio avviso un altro tassello importante del lavoro di ricerca della Compagnia sulla smitizzazione della ‘ndrangheta, ancora una volta (come per L’Italia s’è desta) non ci sono eroi da celebrare, né buoni né cattivi. Apparentemente pare che abbiano perso tutti quanti, sia i buoni che i cattivi, ma in realtà si palesano come vincenti la speranza di cambiamento e l’amore, motore inarrestabile di ogni atto umano.

orario: dal lgiovedì al sabato h 21,00

domanica ore 18,30

costo biglietto € 12,00 (intero)

Il mio amico D. al Nuovo Teatro Sancarluccio

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Da giovedì 14 a domenica 17 dicembre(giovedì, venerdì e sabato ore 21:00 – domenica ore 18:00), presso il Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli, si terrà lo spettacolo “Il mio amico D.” con e di Pietro Tammaro per la regia di Luca Saccoia.

Note di regia

Lo spettacolo usa come pretesto il calcio, l’amore e l’ammirazione per un mito attraverso il quale tutti i ragazzi nati alla fine degli anni ‘70 hanno sognato di giocare a pallone, almeno per una volta: Maradona.

Il pubblico in sala è proiettato in una sorta di immaginaria curva da stadio e il protagonista Mauro Manzo (Pietro Tammaro) rivive con poetica leggerezza il sogno di un adolescente degli anni ’80 che per somiglianza fisica pensa addirittura di essere Maradona, ma che guardando in faccia la realtà ed il poco talento calcistico finisce per desiderare di fischiargli almeno un calcio di rigore a favore. Il viaggio tra i ricordi è legato anche ad oggetti e personaggi simbolo di quel periodo (palloni utilizzati per giocare in strada e in casa, figurine Panini, ecc.).  che diventano elemento scenografico in un immaginifico campo di giochi costruito  dal protagonista in scena.

Lo spettacolo è rivolto a tutti coloro che hanno creduto che le cose potessero cambiare con un fischio di inizio, a quelli che se “lui” segnava pensavano sarebbero morti in pace da quell’attimo in poi, ma anche a tutti quelli che odiano il calcio, alle mogli che si sono sentite tradite, insomma a chi ha ancora fede e vuole giocare.

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