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“SOS Partenope. 100 artisti per il libro della città”

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Artisti in mostra per il crowdfunding di Schifano

dal 7 al 17 aprile 2017, nelle sale espositive del I e II piano del Castel dell’Ovo

Una “chiamata alle arti” per Napoli, per la sua storia, per le sue tradizioni, per la sua promozione sul territorio nazionale. È quello che avverrà dal 7 al 17 aprile 2017, nelle sale espositive del I e II piano del Castel dell’Ovo, che ospiteranno l’evento/mostra d’arte e fotografia “SOS Partenope. 100 artisti per il libro della città”, un’iniziativa a cura del portale e casa editrice ilMondodisuk in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, per sostenere e finanziare il progetto di crowdfunding che vuole tradurre in italiano il libro di Jean-Noël Schifano “Dictionnaire amoureux de Naples” (Dizionario appassionato di Napoli).

In esposizione ci saranno i lavori di oltre 100 artisti, di differenti generazioni, italiani e stranieri, pittori, scultori e fotografi, che hanno risposto con grande entusiasmo al progetto, donando una propria opera che sarà data successivamente in premio, attraverso un sorteggio, a coloro che parteciperanno alla donazione con quotazione fissa per il crowdfunding. L’allestimento è a cura di Italo Pignatelli e di particolare interesse sarà l’installazione site specific realizzata dagli studenti del Liceo artistico “Palizzi”. Al vernissage del 7 aprile alle ore 17.00, cui prenderanno parte l’assessore al Turismo e alle attività culturali del Comune di Napoli Nino Daniele, lo scrittore Jean-Noël Schifano e l’editore Donatella Gallone (questi ultimi rispettivamente motore e anima dell’operazione) sono previsti dei brevi eventi performativi. Il primo, realizzato da Ginevra e Virginia De Masi insieme a Nicca Iovinella, dal titolo “La danza è il sorriso della nostra vita”, è una performance di cinque minuti senza musica corredata anche da un collage fotografico sul loro inizio nel mondo della danza e sulle loro attuali presenze sul palco del Teatro San Carlo. Il secondo, invece, è affidato al laboratorio di bambini curato da Luigi Filadoro, dall’evocativo nome “Creator Vesevo”, con i suoi disegni estemporanei. A seguire, alle ore 19.30, un aperitivo alla Caffetteria Marsal di via Eldorado 4 sarà l’occasione per donare 200 euro in contanti, bancomat, carta di credito o prepagata attraverso il Donamat, strumento messo a disposizione dalla piattaforma di crowdfunding Meridonare (Fondazione Banco di Napoli) che emetterà subito la ricevuta della donazione, ricevendo in premio una delle opere esposte (secondo il sorteggio regolato dalla piattaforma stessa). È possibile seguire già il progetto e contribuire di fatto, collegandosi al sito di Meridonare e alla pagina della campagna al seguente link: SOS Partenope.

Questo crowdfunding è stato lanciato dall’editoriale web ilmondodisuk e prevede il coinvolgimento degli studenti dell’Università Suor Orsola Benincasa per la traduzione, supervisionata dal professore Alvio Patierno, e quelli del liceo artistico “Palizzi” per la grafica e le illustrazioni e la copertina, sotto la guida del professore Peppe Esposito. L’obiettivo di #Sospartenope è tradurre in italiano il Dictionnaire amoureux de Naples dello scrittore Jean-Noël Schifano, cittadino onorario di Napoli dal ’94, già direttore dell’Institut Français “Grenoble” fino al ’98, dove ha organizzato mostre e molteplici iniziative culturali. La versione originale del volume di Schifano, in 580 pagine, è stata pubblicata in Francia nel 2007 da Plon ed è arrivata alla sua quarta edizione (2016), con il merito di aver incrementato sotto il Vesuvio il numero di turisti d’Oltralpe. Il Dizionario appassionato di Napoli sarà un libro per innamorarsi e far innamorare di Napoli, un dizionario dalla a alla zeta che, in ottanta storie, racconta la vera essenza di Napoli

Dopo la dieci giorni al Castel dell’Ovo, la collettiva sarà poi ospitata dalla Fondazione degli ingegneri nella Basilica San Giovanni Maggiore, presso le rampe San Giovanni Maggiore (una traversa di via Mezzocannone), per un nuovo appuntamento con arte, cultura, giovani talenti, estro e creatività partenopea al servizio di una delle operazioni di crowdfunding e di valorizzazione del territorio più interessanti degli ultimi anni.

 

 SOS Partenope: 100 artisti per il libro della città

Quando: Dal 7 al 17 aprile 2017 – Vernissage: venerdì 7 aprile dalle 17.00 alle 19.30
Orari: dal lunedì al sabato – dalle 9.00 alle 19.30 domenica dalle 9.00 alle 14.00

allestimento e curatela: Italo Pignatelli
organizzazione: Laura Bufano
info e contatti: dizionarioappassionatodinapoli@gmail.com

 

ALEX BATTINI de BARREIRO alla Yamaha Music School

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Domenica 2 aprile a San Nicola la Strada

Alex Battini de Barreiro all’Accademia Musicale Yamaha Music School di San Nicola la Strada il 2 aprile 2017. Primo appuntamento dalle ore 10 alle 13 in esclusiva per gli allievi del corso Yamaha Drums. Il secondo appuntamento dalle ore 16 alle ore 19, seminario gratuito aperto a tutti, con obbligo di prenotazione allo 0823/42 21 93.

La grande musica all’Accademia Musicale Yamaha Music School di San Nicola la Strada con Alex Battini de Barreiro. Da oltre 15 anni è il key-teacher dello YAMAHA drums course in Italia, ossia il maestro-guida di riferimento per tutti gli insegnanti di batteria (metodo Yamaha) presenti nel nostro Paese. Alex Battini da piccolissimo dimostra attenzione per il ritmo e la percussione. Un percorso che lo porterà a 18 anni ad intraprendere lo studio della Batteria Jazz con il M° Lucchini. Nel frattempo inizia a lavorare negli studi Rai e Fininvest. Poi arriva ‘l’incontro’ con la musica classica che lo porterà a frequentare i corsi serali del Conservatorio G. Verdi di Milano. Nel 1983 inizia l’attività didattica fino ad arrivare al 1997, anno in cui nasce ORION PERCUSSION di Alex Battani de Barreiro.

Il sistema didattico YAMAHA è all’ultima generazione e all’avanguardia, concepito ed elaborato da una sceltissima Equipe di professionisti della Musica e della Didattica di livello mondiale, coordinata e diretta dalla YAMAHA MUSIC FOUNDATION.

La Master Class si divide in due parti:
la prima parte sul Sistema Didattico Yamaha in tutti i suoi aspetti teorici e pratici.La seconda parte sul Latin-Jazz (contaminazioni delle principali culture ritmiche Sud-Americane con la cultura Nord-Americana).

Dove: via Napoli n°8, San Nicola la Strada (Ce)

Palmeri, assessore al lavoro Campania: incontro all’istituto Isabella d’Este

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Eccellenze tutte campane: moda, tessile ed enogastronomia che nascono dai banchi di scuola.

 

Questa mattina mercoledì 29 marzo, l’assessore regionale al Lavoro, Sonia Palmeri si è confrontata con gli studenti di una delle scuole più antiche di Napoli l’istituto professionale Isabella D’ Este Caracciolo, nel cuore della città, per parlare di lavoro, sicurezza e futuro.

Oltre 600 studenti impegnati in corsi sul sistema moda, tessuti, abbigliamento, calzature, design del gioiello e non solo hanno partecipato all’iniziativa.

Ragazzi appassionati, con il sogno di diventare firme importanti dell’ambiente fashion italiano e mondiale.

“Complimenti alla preside ed ai docenti che accompagnano i futuri creativi verso la realizzazione professionale con grande energia-ha affermato l’assessore al Lavoro della regione CampaniaDal modello su carta al supporto informatico bidimensionale e tridimensionale, i ragazzi si preparano alle sfide del mercato globale.

Questi istituti costituiscono lo scrigno di mestieri e professioni da salvaguardare e valorizzare: la sartoria e il modellismo si arricchiscono di nuove metodologie e strumenti innovativi.

Il tutto da realizzare in un quadro di assoluta Sicurezza- sottolinea la Palmeri– negli ambienti di lavoro, un tema che dovrà diventare patrimonio comune e diffuso fin dall’età scolare!

Insieme ad Ispettorato del lavoro, INAIL ed AMNIL, associazione nazionale mutilati ed invalidi sul lavoro continuiamo nella costante opera di sensibilizzazione sui temi della salute e sicurezza- conclude poi l’assessore sui luoghi di lavoro, in ogni settore produttivo.”

Un’iniziativa fortemente voluta dal presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, che ancora una volta grazie al sostengo dell’assessore Palmeri ha valorizzato le eccellenze campane.                  

                                                                            

Eiffel 65 tornano all’Arenile di Bagnoli

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Eiffel 65 al ritmo di “Blue (Da be dee)

 Sabato 1 aprile dalle ore 23

 

Ad un anno di distanza gli Eiffel 65 tornano all’Arenile di Bagnoli con un live show sabato 1 aprile alle 23,30  per la rassegna “Discology”.

Con il loro singolo d’esordio, “Blue (Da ba dee)”, gli Eiffel 65 hanno scalato le vette delleclassifiche di mezzo mondo.

“Blue” riesce ad ottenere risultati strabilianti: per numerose settimane il brano è primo nelle chart di vendita di quasi tutto il mondo, compresa l’irraggiungibile Inghilterra e gli Stati Uniti.

Inizia per gli Eiffel 65 un lungo periodo di impegni promozionali e concerti in tutto il mondo che li vede esibirsi a fianco dei più grandi nomi della musica mondiale e che li porterà ad essere presenti nelle televisioni, nelle radio e sui giornali più autorevoli.

“Moveyour body” e successivamente “Too much ofheaven” confermano il successo ottenuto dal loro brano d’esordio e faranno parte del loro fortunatissimo primoalbum “Europop”.

“Discology” è la rassegna musicale dedicata agli Anni ‘80 e ‘90, ideata da Daniele De Simone, Walter Di Fiore, Vanni Margheron e Danilo Trivisano, che vedrà esibirsi sul palco dell’Arenile alcuni dei migliori protagonisti della dance pop.

Una sorta di antologia della musica che mette insieme cantanti e gruppi musicali, che hanno caratterizzato quel periodo.

Al termine dell’esibizione spazio alla musica dei djs Umile Nicoletti e Edo Baccari.

 (ingresso 15€ con drink, per info 081 570 6035)

MattaTTori a Sala Ichòs

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L’Italia di Magnani e Gassman

Dal 31 marzo al 2 aprile a Napoli

Chiude la stagione di prosa di Sala Ichòs (via Principe di Sannicandro – San Giovanni a Teduccio, Na), MattaTTori. L’Italia di Magnani e Gassman di TeatRing di e con Marianna Esposito e Ettore Distasio, in scena dal 31 marzo al 2 aprile.
Come spiega la compagnia: «Non sono due biografie. Parliamo di un sogno di arte e cultura. Parliamo della Patria della Bellezza che, ciancicata dalle ferite della guerra, fatta a pezzi, povera e senza speranza, guarda in alto e usa tutta la sua umanità, il suo atroce dolore, le sue profonde contraddizioni. E fa fremere, soffrire e ridere il mondo intero. Guardiamo attraverso due figure che hanno cambiato per sempre l’arte in Italia, cercandone i percorsi d’artista e di essere umano. Anna Magnani e Vittorio Gassman: l’una nasce e vive a cavallo delle guerre e dell’immediato dopoguerra, l’altro nasce 14 anni dopo e il dopoguerra lo vede ragazzo. Entrambi definiti “mattatori”. Due storie che apparentemente non si incontrano mai. Ma che sono l’una l’ideale proseguimento dell’altra. Hanno in comune un’anima graffiata, violentemente alla ricerca di amore, di passione, affamati di vita e conoscenza».

Il progetto scava dentro il concetto di artista. Due figure spogliate della loro immagine pubblica si raccontano alla ricerca e inseguimento del proprio “fantasma del palcoscenico”. Dialogano con sé stessi. Dialogano con l’artista, che altro non è che ciò che di sé scelgono di mostrare al mondo. La propria “Forma” da indossare per piacere, per essere amati. Intorno a loro un’Italia d’eccezione, con gli occhi del mondo puntati addosso. Una nazione meravigliosa, povera, colta, profonda e contraddittoria. Anch’essa alla continua ricerca di una congiunzione tra le proprie profonde ferite e l’immagine che offre al mondo.
La stagione di Sala Ichòs non finisce qui perché domenica 23 aprile prenderà il via la rassegna musicale con sei appuntamenti che darà spazio a giovani artisti.

Note sullo spettacolo
Anna Magnani e Vittorio Gassman, morti, devono sostenere un’audizione. Con Dio. Per sapere se meritano il paradiso o l’inferno. Durante l’audizione sono costretti a “vuotare il sacco” e confessare di sé ogni cosa, dalla più turpe alla più elevata. Perché “l’attore è un bugiardo a cui si chiede la massima sincerità”. Il contrasto tra l’attore, vivere, recitare, vivere recitando, l’immagine “pubblica” e il privato. Dover scegliere, continuamente, tra gli affetti e l’arte, tra la famiglia e l’arte, tra l’amore e l’arte. Paradiso o inferno?
A circondare tutto, il terzo personaggio: un’Italia che, allora, veniva invidiata in tutto il mondo. Roma, il cinema, il teatro. Poeti e scrittori e registi e attori che facevano grande la nostra nazione.

Sala Ichòs
Via Principe di Sannicandro 32/A – San Giovanni a Teduccio (NA)
Fermata metro linea 2: San Giovanni a Teduccio – Barra
Lo spazio è dotato di ampio e gratuito parcheggio
Info e prenotazioni: 335 765 2524 – 335 7675 152 – 081275945 (dal lunedì al sabato dalle 16 alle 20 – domenica dalle 10 alle 17)
Orari spettacoli: venerdì e sabato ore 21; domenica ore 19

Nino D’Angelo al Summarte

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Il cantante in scena  con:”Io, senza giaccia e cravatta”

Mercoledì 29 e giovedì 30 Marzo  ore 21.00 a Somma Vesuviana

Andrà in scena al teatro Summarte di Somma Vesuviana, mercoledì 29 e giovedì 30 marzo alle ore 21.00, lo spettacolo-concerto di Nino D’angelo dal titolo “Io, senza giaccia e cravatta”.

Scritto, diretto e interpretato da Nino D’Angelo, è un recital fatto di prosa e canzoni che racconta la brillante carriera dell’attore-cantante più amato di sempre.

Un’opera che, attraverso le storie vissute dal suo protagonista, farà viaggiare il pubblico in un’atmosfera carica di musicalità! Tante le canzoni del passato che ripercorrono un tempo che va dagli anni ‘60 ai nostri giorni.

Una realtà che tocca i ricordi, quelli nostalgici, ma anche quelli divertenti che hanno accompagnato un ragazzo che poteva fare il cantante o lo “scarparo” (il quartiere era importante per la produzione di scarpe). Il nuovo allestimento di D’Angelo è una cartolina che fotografa un passato e il suo presente.

“Una notte, preso dal sentimento del passato mi ritrovai nella strada del mio quartiere, San Pietro a Patierno. L’appuntamento era con i ricordi, ma ad aspettarmi trovai la delusione. La casa dove mi vantavo di essere nato non c’era più. Le crepe del tempo l’avevano demolita con tutte le immagini dei miei affetti speciali che, per un attimo, demolirono anche me e la mia memoria.

Da questo sentimento nasce la voglia e l’idea di creare IO SENZA GIACCA E CRAVATTA, il mio nuovo spettacolo di musica e teatro. Sarà la mia voce fuori campo e il concerto nel vico ad accompagnare l’infanzia e l’amicizia eterna. Così come il canto accorato che arrivava dalle botteghe degli “scarpari” sarà il principio della mia passione, la musica.” dichiara Nino D’angelo

 

Summarte, teatro, galleria d’arte e caffè letterario

Via Roma 15, Somma Vesuviana (NA)

Info e prenotazioni: 081 362 9579

Sitowww.summarte.it – FB page: Summarte 

 

Il caffè alla Cannabis arriva in Italia

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A Pomigliano d’Arco il primo bar a realizzarlo

Lo avreste mai immaginato? Eppure si può ed è legale. A Pomigliano d’Arco arriva il primo bar a realizzare il caffè alla cannabis. Si chiama ‘El Cafè Bar’ e si trova in via Libertà n° 15/17.

I fratelli Giovanni ed Enzo Coppola non hanno esitato un solo istante: portare in Italia una vera novità. Assieme all’azienda ‘Cannabis Store Amsterdam’, distributore di prodotti alla cannabis, ha preso forma il progetto che sta incuriosendo e a detta dei clienti, la scommessa sembra essere proprio quella giusta. Il caffè si trova in cialde e si può anche gustare comodamente a casa, ed è acquistabile presso ‘El Cafè Bar’ di Pomigliano e nei punti vendita autorizzati da ‘Cannabis Store Amsterdam’.

Gli ‘effetti’ del caffè alla cannabis sono assolutamente diversi rispetto alla bevanda che noi tutti conosciamo: di rilassatezza e dal gusto nuovo e piacevole oltre all’odore classico della marjuana. Il prodotto, come gli altri, è THC free e quindi legali.

Ma ‘El Cafè Bar’ sorprende ancora: il mese di marzo è completamente dedicato alle donne e non solo la data dell’8. Infatti, solo per loro, per tutto il mese di marzo, è applicato lo scontro del 10% sui prodotti. Sconto che non è stato applicato l’8 marzo scorso proprio per sottolineare che le donne vanno sempre valorizzate.

Donne e lavoro, momento di confronto su crescita economica: vincoli e innovazione

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Palmeri: “I provvedimenti messi in campo dalla Giunta De Luca, ” la più rosa d’Italia” vanno nella direzione di creare un mercato del lavoro equo, efficiente ed inclusivo”

 

Oggi, 27 marzo 2017 a Napoli, interessante momento di confronto con donne impegnate a vario titolo nel mondo del lavoro: istituzioni, associazioni, università, politica, professioni.

Il tema che ha tenuto impegnate le donne in questione è di stretta attualità: ” Lavoro delle donne e crescita economica: vincoli e innovazione.”

“La nostra Giunta è costantemente attenta alla valorizzazione ed al supporto di coloro che vivono il mondo del lavoro con disagio.

I provvedimenti messi in campo dalla Giunta De Luca, ” la più rosa d’Italia” vanno nella direzione di creare un mercato del lavoro equo, efficiente ed inclusivo. Per fare ciò anche momenti di incontro e crescita comune in cui si condividono idee e progetti che nascono dai territori, rappresentano un valore aggiunto.

L’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Campania sarà una fucina di idee su temi anche complessi e spinosi, si presterà attenzione ai fenomeni che muovono economie e diseconomie, puntando su vincoli da rimuovere e sulle innovazioni da realizzare.”

A sottolineare l’importanza del tema affrontato è stata la presenza della Presidente del Consiglio Regionale Rosetta d’Amelio, fervido esempio di donna impegnata nelle istituzioni e nel mondo del lavoro.

 

 

 

 

 

 

Afragola. Il DUP passa con soli 11 voti. Il sindaco Tuccillo: «Lo considero un fatto politicamente poco apprezzabile e poco comprensibile»

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di Nicoletta Lanzano* – Questa mattina ad Afragola, nell’ambito dell’assemblea degli iscritti al PD tenutasi all’Istituto Addolorata, il sindaco, Domenico Tuccillo, ha sottolineato nel suo intervento finale la portata storica di tutte le azioni che l’amministrazione sta portando avanti proprio in questo momento sul territorio. Tra queste, i progetti di riqualificazione dei quartieri San Marco e Saggese e un programma urbanistico di rigenerazione urbana che prevede operazioni per un valore complessivo di 9 milioni di euro provenienti dai fondi di compensazione per l’Alta velocità e che riguarderanno San Marco, Saggese e via Ferrarese.

Resta però un fatto, che ha dato adito a molte chiacchiere e che lancia chiari segnali di malcontento e incomprensioni interni alla maggioranza: l’approvazione in consiglio comunale del DUP (Documento Unico di Programmazione), atto propedeutico al bilancio, con soli 11 voti. Falco e Giustino assenti, Concas astenuto.  Al sindaco Tuccillo èabbiamo chietso come ha interpretato questo dato e come crede di procedere verso l’appuntamento più importante dell’amministrazione: l’approvazione del bilancio: «Lo considero un fatto politicamente poco apprezzabile e poco comprensibile – chiarisce il sindaco – e vista l’importanza del DUP e del momento storico che noi stiamo vivendo ad Afragola, in cui l’amministrazione sta producendo il massimo sforzo per i migliori risultati possibili, occorre in questo momento il massimo della coesione e della chiarezza». Continua poi: «Questa è anche la ragione per la quale la maggioranza si è ridotta da 16 a 13, perché occorreva chiarezza e coesione. Ho convocato una riunione di maggioranza per domani sera, per accertare e pretendere tale coerenza e tale chiarezza, perché altrimenti vuol dire che si deve registrare una insufficienza».

Sul comportamento politico di A viso Aperto, nello specifico di Giustino che si è assentato al momento della votazione, il primo cittadino ha così concluso: «A Viso Aperto ha avuto in questi 4 anni sempre un atteggiamento di serietà e di leale collaborazione con l’amministrazione e con me. Proprio perché in quest’ultimo passaggio c’è qualcosa che non si comprende e non è chiara, io farò di tutto perché questa cosa debba essere chiarita, avendo, come sempre abbiamo fatto, non un livello di interdizione sulle aspettative specifiche, ma un livello di condivisone sull’interesse generale della città».

*redattrice Il Giornale di Casoria – articolo del 26 marzo 2017

 

Afragola. Tempi di elezioni. Distinti e distanti da chi rappresenta la camorra in politica

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Mimmo Tuccillo, il sindaco di Afragola, l’ha tenuta fuori per quattro anni dal Municipio. Li ha messi alla porta, non ha permesso punti di contatto tra l’amministrazione e la “zona nera”.

di Antonio Auricchio* – A volte ritornano. O, per meglio dire, da Afragola quella sparuta minoranza non se n’è mai andata. Nonostante le inchieste e gli arresti. Nonostante i processi in corso ed anche le dichiarazioni di qualche pentito eccellente di camorra in grado di svelare ancora ulteriori dettagli, la criminalità svolge ancora un ruolo forte sul territorio. Anche nei tentativi di infiltrare la politica. Mimmo Tuccillo, il sindaco di Afragola, l’ha tenuta fuori per quattro anni dal Municipio. Li ha messi alla porta, non ha permesso punti di contatto tra l’amministrazione e la “zona nera”. Quella parte che si ciba di illegalità, di corruzione. Dedita alla cementificazione del territorio, al riciclaggio, all’usura, alle estorsioni. Che in campagna elettorale, da quanto anche alle ultime elezioni gli investigatori hanno potuto verificare davanti ai seggi elettorali, era in campo schierata, in prima fila, con delle indicazioni ben precise. La città si è espressa e Tuccillo, come detto da anni e come più volte dimostrato coi fatti, li ha cacciati. Depotenziati. Isolati. Annichiliti. Distinti e distanti dalla zavorra non solo di Afragola ma dell’intero territorio. Il sindaco uscente porta con sé un merito storico, indiscutibile. E solo per questo va ringraziato. Indipendentemente da come finirà la partita politica e amministrativa. Il merito storico di Tuccillo resta la “bonifica” del Municipio e del contesto politico locale. E in una città ad alto tasso criminale, il merito al capo dell’esecutivo va riconosciuto: aver raggiunto un obiettivo così importante nelle condizioni ereditate dalla precedente esperienza, dove addirittura il sindaco uscente, Vincenzo Nespoli, concluse l’ultimo anno e l’intera campagna elettorale agli arresti, non è cosa da poco. Tutt’altro. Adesso, però, si torna in campagna elettorale. E’ il momento di massima partecipazione che culminerà l’anno prossimo, appena prima dell’estate con l’elezione per il rinnovo degli organi elettivi. E quando si parla di elezioni in una città così grande come Afragola; quando si parla di elezioni in una città attorno alla quale ruotano enormi interessi di ogni tipo, ovviamente la camorra, come spesso è accaduto, non resta a guardare. E parliamo soprattutto di chi intende rappresentarli nelle istituzioni. Di chi, in cambio di quei voti, sporchi e deviati, intende scalare la vetta, assaltare la diligenza per svaligiarla. E non solo con gli appalti, le speculazioni. Addirittura alcune volte basta pure solo una strada asfaltata dove risiedono capielettori affiliati. In quelle sezioni determinati candidati fanno sempre il botto. Un motivo ci sarà. A dimostrazione che tutto fa brodo. L’importante è dimostrare il potere, in ogni settore: dalla piccola alla grande cosa. Un dominio da esercitare al Municipio e da dimostrare in piazza, nelle strade, sia sulle cose che l’amministrazione decide di realizzare ma anche nelle frequentazioni. Quel binomio dev’essere a tutti evidente perché deve intimidire, in quella passeggiata c’è la sintesi di un messaggio violento e potente a cui non bastano parole per diffonderlo. E’ tutto lì, in quei volti, nei loro cognomi, nelle loro storie giudiziarie e criminali. La gente osserva, recepisce in silenzio e sa chi comanda sul territorio. Quel doppio filo che lega in apparenza “Stato e Antistato”. Solo in apparenza. Perché quell’immagine, al contrario, conferma che la politica vive delle collusioni e delle complicità. Inutile girarci attorno. Ma quello non sarà mai lo Stato. E’ il peggiore volto che la delinquenza possa esprimere. Perché non ne fa parte chi ha scelto di fare il delinquente. Ma è rappresentato anche da chi indossa la giacca e la cravatta, da chi ricicla, da chi addirittura spesso si candida per rappresentare le istituzioni ed inquinarle, infiltrarle. Assecondarle. Condizionarle ai voleri dei clan. Condizionare addirittura la legalità e lo Stato agli interessi deviati e perversi. Un rischio sempre presente ad Afragola, più che altrove, soprattutto quando si vota. E gli scioglimenti per camorra degli anni passati lo dimostrano almeno nella descrizione del quadro indiziario, nella descrizione delle frequentazioni pericolose, degli interessi, degli affari. Questo resta il nemico da abbattere. Comunque andrà il ragionamento politico, ovunque porterà la dinamica politica, un punto dev’essere sancito. Almeno per la stragrande maggioranza dei cittadini e dei politici che resta onesta e perbene: distinti e distanti dalla criminalità e da chi rappresenta quegli interessi, quelle famiglie, quelle lobby. Anche perché hanno fiutato come cani da tartufo il profumo del voto e tenteranno laddove cinque anni fa hanno fallito. Perché, come detto, l’elezione di Tuccillo a sindaco ha rappresentato una svolta storica sotto questo punto di vista. Ecco perché bisogna fare attenzione. E riprendere quei concetti che proprio da queste colonne sono stati espressi ad inizio mandato e ribaditi per tutta la consiliatura. Acclarato che il sindaco in carica ha garantito il ripristino della legalità ed ha preso a calci nel sedere, con atti e provvedimenti coraggiosi ed incisivi, chi esprimeva interessi lontani da quelli collettivi, la politica deve interrogarsi su cosa è andato, su cosa non è andato e su come migliorare. Ma quando si parla del bilancio dell’esperienza Tuccillo, si parla di politica e di amministrazione. Anche il più critico, anche il militante più accanito dell’opposizione, che si affanna a parlare di fallimento, sa bene, ove mai avesse ragione, che si tratta di un fallimento politico. Squisitamente politico. Cosa diversa da chi, al contrario, vuole candidarsi per rappresentare gli interessi dei clan con le stesse logiche, gli stessi valori, gli stessi obiettivi. Frequentando gli stessi ambienti, condividendo business e metodi. E li riconosci a vista d’occhio. Non parlano dei problemi della gente. Non si confrontano. Hanno due missioni, precise: infangare la gente perbene. Possibilmente attraverso l’anonimato. Perché della loro faccia, e peggio ancora della loro storia, si vergognano. Perché è fatta di galera e imbrogli, di assegni e di usura, di corruzione e fallimenti, di truffe e di continui riciclaggi. E allora decidono di mettersi nell’ombra, al buio, senza mai guardare in faccia gli interlocutori. Sparano. Non colpi di pistola. Ma pallottole di fango. La loro ascesa passa per la “cacciata” della gente onesta. Il loro “repulisti” resta quello: togliere dal campo gli onesti, togliere dal campo chi non solo è come loro ma ha addirittura dimostrato il coraggio di reagire e di opporsi. Devono sgomberare il campo da chi è visto come un ostacolo ai loro sporchi e loschi disegni egemoni. Perché sanno bene che se si annulla la “voce”, se si annienta la resistenza, con l’arma del ricatto, dell’intimidazione, facendo leva sull’omertà della gente espressione di paura, cala il silenzio. Ed è in quel silenzio che loro, i collusi, i colletti bianchi, i “fratelli” dei camorristi, familiari non di sangue ma di fatto, potranno realizzare i loro disegni. E per raggiungere il contesto ideale hanno iniziato ad offendere, ad infangare addirittura cercando di mettere in pericolo rapporti familiari. Puntano direttamente alle famiglie nella classica logica mafiosa. Con i cappucci che nascondono volti noti, a tutti. Ai buoni ed ai cattivi. Una macchina del fango che punta a lanciare un messaggio diretto e chiaro agli affetti più chiari. Uno squallore. Un metodo chiaramente mafioso che caratterizza mafiosi di nome e di fatto. Nei confronti dei quali, anche alle prossime elezioni se ce ne sarà bisogno, Afragola sarà chiamata a prendere le distanze in maniera netta. In attesa che arrivi ancora, puntuale, la giustizia, la magistratura e le forze dell’ordine a pulire un contesto da quella minoranza collusa e legata alla criminalità. Colpevole del degrado di un territorio che ha imparato la lezione. Un territorio che non piegherà più la testa. Un territorio che non si lascerà intimidire, che non si lascerà trasportare nella paura e nell’omertà. Un territorio che continuerà a dimostrare gli anticorpi giusti. Perché questi cappucci avranno di fronte un esercito, a viso aperto, formato da gente con le loro facce, le loro storie, i loro valori ad impedire che Afragola torni quella colonia del malaffare com’è stato per anni. L’azione di Tuccillo non sarà sprecata. Comunque andrà: distinti e distanti dalla criminalità!

(direttore Mosaico – editoriale 25 marzo 2017)

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