giovedì, Novembre 28, 2024
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Aversa: Emanuele ucciso a 14 anni da coetaneo, “dopo 11 anni nessun colpevole”

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Sono passati undici anni e l’omicidio del 14enne Emanuele Di Caterino, accoltellato a morte ad Aversa, in provincia di Caserta, il 7 aprile del 2013, non ha ancora un colpevole. Nuovo processo in corte di Appello, il terzo, per questa morte assurda che vide cadere sotto i fendenti sferrati da un bullo 16enne il povero Emanuele, al culmine di una rissa alla quale era estraneo.

“Il ritardo della giustizia determina un senso di impunità pericoloso e disumano per le future generazioni”, sottolinea con forza l’avvocato Maurizio Zuccaro, legale della famiglia Di Caterino, che, ancora una volta chiede “sia fatta luce su questa vicenda dopo l’ennesimo annullamento da parte della Cassazione e una nuova udienza, la terza, dinnanzi la Corte di Appello di Napoli, fissata per il prossimo gennaio”.

La dinamica di quello che accadde è piuttosto chiara: una lite tra gruppi di giovanissimi a causa di qualche parola di troppi. Poi gli spintoni, gli schiaffi e infine le coltellate. A fronteggiarsi furono il gruppo di giovani di cui faceva parte anche Emanuele che a questo evento non aveva partecipato, e un branco in cui c’era il anche 16enne che sferrò le coltellate.

Emanuele, come già sottolineato, non prese parte a quella rissa, ma l’accoltellatore prese di mira proprio lui: dopo essere stato schiaffeggiato, senza esitazione, pur potendo darsi alla fuga, tornò indietro e accoltellò Emanuele, non lasciandogli alcuno scampo”.

“Gli avvocati dell’imputato chiedono che all’assassino venga riconosciuta la legittima difesa – afferma l’avvocato Zuccaro – per un ragazzo che andava in giro armato di coltello e che ha ucciso senza esitazione un coetaneo che non gli aveva fatto niente”.

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Gratteri: se avessi soldi demolirei mille case abusive

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NICOLA GRATTERI CASE ABUSIVE
NICOLA GRATTERI CASE ABUSIVE

Se avessi i soldi demolirei mille costruzioni abusive ma stiamo iniziando dai Campi flegrei“. Lo ha detto il procuratore capo della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, intervenuto a Casa Corriere in corso a Palazzo Reale a Napoli.

Gratteri, nel sottolineare che “i soldi li sta mettendo la Regione anticipandoli con i Comuni“, ha ricordato che “abbiamo costruzioni abusive anche nella zona rossa e bisogna abbatterle subito perché io non voglio funerali di Stato. Dobbiamo intervenire ora: abbiamo Ischia dove se dovesse piovere due ore di seguito avremmo un’altra Casamicciola“.

Gratteri ha evidenziato che “non esistono reati di serie A o di serie B, di certo la priorità non è il balcone abusivo, ma bisogna iniziare dalle zone sismiche, dall’occupazione di suolo demaniale e poi arriviamo al resto“.

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Indagini sull’omicidio di Emanuele Tufano, al vaglio tutte le testimonianze

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EMANUELE TUFANO BANDE
EMANUELE TUFANO BANDE

Stanno cercando riscontri alle dichiarazioni apprese durante gli interrogatori di ieri in Questura, gli investigatori della Squadra Mobile e i magistrati della Procura dei Minorenni e della DdA che stanno indagando sull’omicidio di Emanuele Tufano, ucciso con un colpo di pistola alla schiena la notte tra il 23 e il 24 ottobre a Napoli.

Si tratta di un’opera certosina finalizzata a delineare anche nei minimi dettagli quanto successo in via Carmeniello al Mercato, all’angolo con corso Umberto I. Le modalità dell’accaduto sono tipicamente mafiose anche se al momento non è chiaro se lo sia anche chi ha sparato. L’attenzione si è concentrata su alcuni minorenni piuttosto spregiudicati: alcune dichiarazioni rese risultano essere collimanti tra loro, altre invece discordanti e gli approfondimenti sono in corso già dalla notte appena trascorsa.

Intanto è stato dimesso uno dei due amici della vittima, un 14enne giunto in ospedale con ferite varie, definite non gravi: escoriazioni e lievi traumi al capo. Nel Cto della città ieri, insieme a lui, è giunto anche un 17enne con una ferita d’arma da fuoco al braccio che ha costretto i sanitari a un intervengo chirurgico urgente.

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Gragnano: violenta ragazza dopo averla drogata

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GRAGNANO
GRAGNANO

Avrebbe violentato una ragazza in una zona appartata di Gragnano (Napoli). La scoperta dopo che il presunto autore della violenza è stato aggredito dal fratello della vittima, una circostanza che ha spinto i carabinieri ad indagare fino ad arrivare all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della procura oplontina. L’arrestato è accusato di violenza sessuale e lesioni personali aggravate.

Dalle indagini dei militari dell’Arma è emerso come l’uomo avrebbe carpito la fiducia della vittima, frequentando assiduamente il locale dove la giovane lavorava, anche offrendole marijuana. Successivamente, l’arrestato avrebbe contattato ripetutamente la giovane con messaggi a chiaro sfondo sessuale, chiedendole insistentemente un appuntamento. Nella serata del 18 settembre scorso, a bordo della propria auto, l’uomo – stando alla ricostruzione delle forze dell’ordine – avrebbe intercettato la vittima e, dopo averla convinta ad appartarsi nel parcheggio della stazione ferroviaria di Gragnano per fumare stupefacente, l’avrebbe violentata, sfruttando lo stato di alterazione della ragazza dovuto all’assunzione delle sostanze stupefacenti.

La ragazza, inizialmente contraria a sporgere querela, il giorno successivo alla violenza si sarebbe confidata con il fratello, il quale – dopo aver organizzato un finto incontro con l’attuale indagato per chiedergli conto della violenza commessa il giorno prima ai danni della sorella – aggredì il presunto autore della violenza. Proprio quest’episodio ha permesso ai carabinieri di intervenire, consentendo così di avviare le indagini e di raccogliere le possibili prove del reato.

Decisive anche le analisi delle immagini catturate dagli impianti di videosorveglianza attivi nella zona dove si sarebbe consumata la violenza, che hanno permesso di individuare la targa del veicolo. Importanti per le indagini anche alcune testimonianze e il riconoscimento fotografico da parte della vittima, che ha individuato il proprio aggressore. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato portato nel carcere napoletano di Poggioreale.

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Giffoni Film Festival nella bufera, contestato danno erariale da 500mila euro

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GIFFONI FILM FESTIVAL
GIFFONI FILM FESTIVAL

Un invito a dedurre da quasi 500mila euro, emesso dalla Procura Regionale per la Campania della Corte dei conti (procuratore Antonio Giuseppone e sostituto procuratore generale Mauro Senatore), è stato notificato dai militari del Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli all’Ente Autonomo Giffoni Experience.

Il provvedimento riguarda l’associazione, il presidente pro tempore, il direttore generale e altre due persone ritenute responsabili di un danno erariale da 468.908 euro. Tra i destinatari anche il direttore artistico del festival Claudio Gubitosi.

La convocazione della Procura Regionale per la Campania della Corte dei conti riguarda l’associazione “Ente Autonomo Giffoni Experience”, in relazione alle edizioni del festival dall’anno 2016 al 2022; Claudio Gubitosi, in qualità di managing director della stazione appaltante Ente autonomo Giffoni Experience, in relazione alle edizioni del Giffoni Film Festival, degli anni 2016, 2017 e 2018; Pietro Rinaldi, presidente dell’Ente autonomo Giffoni Experience, relativamente alle annualità 2016, 2017 e 2018; Vincenzo Barletta, in qualità di responsabile unico del procedimento relativo all’affidamento del servizio di movimentazione ospiti e giurati della stazione appaltante Ente Autonomo Giffoni Experience, in relazione alle edizioni del Giffoni Film Festival, dall’anno 2016 al 2022 e Maria Pia Montuori, in qualità di responsabile dell’ufficio ospitalità della stazione appaltante Ente Autonomo Giffoni Experience, in occasione delle edizioni del Giffoni Film Festival, dall’anno 2016 al 2022.

A Gubitosi Claudio viene contestato un danno erariale da 97.102,40 euro; a Pietro Rinaldi da 48.552 euro; Vincenzo Barletta da 221.423 euro e a Maria Pia Montuori da 101.831 euro.

Dalle indagini dei finanzieri è emerso “un indebito uso di finanziamenti pubblici di fonte comunitaria e gestiti dalla Regione Campania, per l’esecuzione del servizio di movimentazione di ospiti e giurati nelle edizioni del festival cinematografico, dal 2016 al 2022, mediante certificazioni di regolare esecuzione dell’appalto del servizio di trasporto, risultanti, a seguito della predetta indagine, non conformi”.

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Milan Napoli in chiaro su DAZN, non accadeva dal 1996

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MILAN NAPOLI IN CHIARO
MILAN NAPOLI IN CHIARO

La decima giornata del massimo campionato italiano sta per ‘riscrivere’ la storia del calcio: martedì 29 ottobre alle 20:45, il match di Serie A Enilive tra il Milan di Fonseca e il Napoli di Conte sarà trasmesso per la prima volta gratuitamente in chiaro e in esclusiva su Dazn.

Non accadeva dal 1996, quando l’ultimo incontro trasmesso in chiaro fu quello disputato il 13 aprile allo stadio Delle Alpi tra Juventus e Sampdoria. Una svolta storica per il grande calcio resa possibile grazie a Dazn che riporta in chiaro la Serie A Enilive per accendere ancora di più la passione calcistica. Un’opportunità che rientra nel pacchetto “Try and buy” dei diritti Tv acquisiti dalla piattaforma di live streaming sportivo per la trasmissione fino al 2029 del campionato di calcio di Serie A e che consente di poter trasmettere un numero limitato di partite (fino a 5 partite su 380) in chiaro e gratuitamente, per ogni stagione.

Il primo big match della stagione 2024/2025 scelto è dunque quello di San Siro con la data del 29 ottobre 2024 che entra così di diritto nella storia del calcio italiano segnando una svolta per la trasmissione della Serie A. La formazione Dazn schierata per raccontare questo evento straordinario vedrà Pierluigi Pardo e Andrea Stramaccioni alla telecronaca, insieme a Diletta Leotta in collegamento dal campo a partire dalle 19:45 per le analisi del prepartita e le interviste a fine gara.

Inoltre, DAZN Serie A Show si accenderà eccezionalmente nel postpartita con Giorgia Rossi alla conduzione insieme all’allenatore della Nazionale italiana di Basket, Gianmarco Pozzecco, come super ospite in studio, Massimo Ambrosini e Ciro Ferrara. Proprio Ferrara che quel 13 aprile del 1996 scese in campo per giocare quella che fu l’ultima partita disputata in chiaro, chiudendo un ciclo per la storia della Serie A in tv e che ora, da talent e voce tecnica di DAZN, ne riaprirà simbolicamente un altro. Stefano Azzi, Ceo di Dazn Italia commenta: ”Trasmettere in chiaro per la prima volta dopo quasi 30 anni un big match segna una svolta storica, e lo è ancora di più se consideriamo che sarà in diretta esclusiva streaming su Dazn senza necessità di abbonarsi.

Si tratta di un’opportunità straordinaria che abbiamo fortemente voluto e che ci permetterà di portare le emozioni de grande calcio italiano a un numero di tifosi ancora più grande”. Anche per Milan-Napoli sarà attiva Fan Zone, la funzionalità di Dazn che permette di commentare la partita con gli altri tifosi, partecipare a sondaggi esclusivi e vivere un’esperienza interattiva.

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Omicidio Emanuele Tufano, sospettato15enne. Ipotesi scontro tra bande

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EMANUELE TUFANO BANDE
EMANUELE TUFANO BANDE

Per tutta la giornata di ieri, in Questura è stato interrogato un 15enne sospettato di aver preso parte al commando che ha seminato il panico in corso Umberto ed ha poi ucciso Emanuele Tufano. Il ragazzino, della zona di piazza mercato, non è stato fermato. A riportare la notizia è “Il Mattino”.

Gli Agenti della Questura stanno svolgendo tutte le verifiche del caso per avere un quadro più esaustivo possibile di quanto avvenuto la notte tra mercoledì e giovedì in Corso Umberto a Napoli.

Una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti è quella della “sfida” tra bande di ragazzini di quartieri diversi. Starebbero emergendo altri episodi, cronologicamente collocabili nelle settimane precedenti, di dispetti tra le opposte fazione. Ma l’altra notte è successo qualcosa di diverso.

I ragazzini del Rione Sanità forse avevano intenzione di “invadere” il territorio della banda rivale scorrazzando sui motorini in piazza Mercato. Ma potrebbero essersi ritrovati in una trappola, fatta di armi e proiettili. Da mesi i cittadini di piazza Mercato denunciavano lo sciamare di decine di motorini nelle ore notturne.

Al momento però nessuna ipotesi viene esclusa, decisive saranno le testimonianze dei due ragazzini, 14 e 17 feriti ed amici di Emanuele Tufano, per capire con maggiore esattezza cosa sia avvenuto. Comunque va ricordato e sottolineato che la vittima era incensurata e la famiglia non aveva nessun tipo di legame con la criminalità organizzata.

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Ischia: chiesta archiviazione per morte Antonella Di Massa, per Procura fu suicidio

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Antonella Di Massa, la 51enne scomparsa a Ischia il 17 febbraio scorso e trovata morta 11 giorni dopo in un terreno nel borgo di Succhivo, si è suicidata. Questa la tesi della Procura di Napoli che ha presentato al gip la richiesta di archiviazione dell’indagine.

Secondo quanto ricostruito dai magistrati napoletani, la donna si sarebbe tolta la vita ingerendo un liquido, refrigerante per auto, il cui contenitore è stato trovato accanto al corpo che dopo giorni di ricerche fu ritrovato dagli inviati della trasmissione “Chi l’ha visto?” in un terreno nel comune di Serrara Fontana, non lontano dal luogo dove era stata precedentemente trovata la sua auto.

Dalle indagini non è emerso il coinvolgimento di altre persone né sono state rilevate tracce genetiche di persone terze sul cadavere. Inoltre la donna è stata vista comprare il liquido in totale autonomia.

Resta il mistero sulla data della morte: l’unica ipotesi formulata, quella del medico legale intervenuto sul luogo del ritrovamento del corpo, è che la donna fosse deceduta tra dalle 18 alle 72 ore, non c’è quindi chiarezza su cosa la 51enne abbia fatto nei giorni precedenti.

La famiglia della donna, difesa dall’avvocato Francesco Brizzi, non presenterà opposizione alla richiesta di archiviazione della Procura, non avendo nuovi elementi di indagine da suggerire al pm come previsto in questi casi.

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Camorra: arrestato in Colombia latitante Luigi Belvedere

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Nella notte, a Medellin (Colombia), è stato arrestato Luigi Belvedere, latitante da dicembre 2020 ed inserito nell’elenco dei latitanti pericolosi del ministero dell’Interno, destinatario di un provvedimento di carcerazione definitivo per 18 anni, 9 mesi mesi e 20 giorni, nonchè di una ulteriore misura cautelare sempre per il reato traffico internazionale di stupefacenti.

La cattura ha visto la partecipazione diretta di investigatori della Polizia di Stato in missione nel Paese sudamericano.

L’inchiesta, coordinata dalla procura distrettuale di Napoli e condotta dalla Squadra mobile della questura di Caserta, dalla Sisco di Napoli e dallo Sco, in diretta collaborazione con organismi investigativi colombiani e con il sostegno operativo di Europol, della Dcsa e del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, ha consentito di documentare l’operativita’ di Belvedere, broker casertano specializzato nell’illecita importazione di cocaina, che agiva come intermediario tra i cartelli colombiani ed alcuni clan del “cartello” dei Casalesi.

L’arresto e’ maturato nell’ambito di articolate indagini che, avvalendosi anche delle informazioni estrapolate da un noto sistema di messaggistica in collaborazione con Europol, hanno consentito di accertarne la presenza in Colombia dove era attivo nell’organizzazione delle spedizioni di droga dal Sud America verso l’Europa.

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Pozzuoli: Ventunenne ferito a colpi d’arma da fuoco

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Un ventunenne è stato ferito a colpi d’arma da fuoco alle gambe ieri notte mentre si trovava in piazza Antonio De Curtis, a Pozzuoli, in provincia di NAPOLI. Il giovane è stato accompagnato nell’ospedale “La Schiana” dove i medici del pronto soccorso gli hanno riscontrato due ferite d’arma da fuoco: le sue condizioni di salute al momento non destano preoccupazioni.

Secondo il racconto fornito dalla vittima alla Polizia di Stato del locale commissariato, il fatto di sangue è avvenuto intorno a mezzanotte: il ragazzo, incensurato, era in piazza con degli amici quando si è avvicinata un’auto dalla quale sono stati esplosi diversi colpi di pistola.

Sul ferimento sono in corso ora indagini da parte degli investigatori della Polizia di Stato di Pozzuoli.

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